Cap. 39

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La reggente scozzese continua a mandare altre lettere alla figlia in Francia. Chiede disperato aiuto, spera che la Francia possa mandarle altre truppe per due motivi: uno per prevenire che gli uomini di Narcisse attacchino, due per difendersi dagli inglesi. Regina Elisabetta continua a provocare la Scozia sperando di ottenere una reazione da Maria Stuarda, vuole impadronirsi della Scozia per evitare che essa si impossessi dell' Inghilterra.
Maria chiede dei soldati al marito ma lui rifiuta. Ha già mandato cinque compagnie e non può permettersi di mandarne altri, lascerebbe la Francia vulnerabile in quel caso. Purtroppo Maria non la pensa in quel modo e deve trovare un'alternativa. Lei continua ad essere sempre più convinta che le azioni del marito siamo solo verso nei confronti della Francia senza preoccuparsi della Scozia quando invece Francesco tiene molto alla sicurezza dell'altra nazione.
Questo, però, non è l'unico desiderio della reggente scozzese, la donna chiede disperatamente alla figlia di creare un erede per la sua nazione. Anche la Scozia aveva bisogno di un re o una regina ma nel proprio castello e non che venisse governato altrove. Un erede che la Scozia potesse considerare futuro re.

" Ma come faccio a pensare ad un erede quando non riesco a farmi toccare da mio marito? Perché non riesco a perdenarlo? Forse il suo tradimento è stato così forte che non riesco a pensare ad altro. Tra tutte le donne che avrebbe potuto scegliere, proprio la mia amica? Con Lola non sarà mai più come prima e con il bambino... non lo so sinceramente. Il bambino non ha colpa eppure vorrei che non fosse mai venuto alla luce di questo mondo. Come ho fatto a diventare così crudele? Con un bambino! Ho davvero bisogno di lasciare la Corte francese, devo tornare in Scozia e pensare cosa ne sarà della mia vita matrimoniale. Non vorrei ammetterlo ma l'amore che nutrivo nei confronti di Francesco sta svanendo. Non posso credere di averlo appena pensato ma è così. Troppe cose sono accadute ultimamente e non riesco ad accettarene nessuna. Non posso incolpare Francesco per questi avvenimenti perché queste sono le conseguenze della mia azione spinta dal volerlo salvare. È me stessa che devo incolpare mentre vengo considerata la vittima. Però Francesco quel giorno ha fatto la sua scelta. Ha scelto Lola e il suo bambino piuttosto che sua moglie incinta. Forse anche Francesco nutre dei sentimenti per Lola ma non riesce ad ammetterlo perché mio consorte. E sono ancora io la vittima? Lasciare na Francia è la cosa giusta, Francesco avrà una vita migliore senza me al suo fianco." cominciò a pensare Maria. Erano diversi giorni che Maria e Francesco non avevano più intesa. Condividevano la stessa camera per chiudere i pettegolezzi ma non condividevano più nemmeno lo stesso letto e le loro conversazioni erano limitate se non pari a zero. Francesco pensava di aver fatto un passo in avanti con le lucciole e invece il risultato era stato peggiorare ancora di più la situazione.

Nella stanza reale, presenti anche Bash, Leith, Condè e un altro soldato conosciuto come Montgomery, la regina rese noto il fatto che era necessaria la sua presenza in Scozia. La scusa usata davanti agli uomini era che sua mamma aveva un bisogno fortissimo della figlia in Scozia ma Francesco sapeva la dura e cruda realtà. Certo, non si immaginava la partenza della moglie senza mai in ritorno, ma sapeva bene il motivo per cui desiderava partire.
<< Non puoi partire da sola in Scozia. >> interviene il re non appena la rergina fa notare la sua decisione ferrea.
<< Non sarò sola, i tuoi soldati mi accompagneranno. >> continua la regina senza dare molto peso alla presenza degli stessi uomini. << I soldati francesi non sono abbastanza. Hai bisogno di qualcuno fidato per essere accompagnata fino alla tua nazione. È pericoloso farti partire in questo modo. >>
<< Bash mi accompagnerà allora.>>
<< Con tutto il rispetto e il permesso - interviene Bash - non credo sia una buona idea. Sarei molto più utile alla Corte francese che quella scozzese. >>
<< Tuttavia sei l'unico uomo fidato. >> concluse Francesco trionfante dell'insuccesso della moglie.
<< Potrei essere io il suo cavaliere se me lo permettete maestà. Io non vedo l'ora di mostrare la mia lealtà, la mia fedeltà e la mia gratitudine alla corona e se portare la regina sana e salva in Scozia mi sarà d'aiuto, lo farò molto volentieri.>> comincia il principe di Condè poco prima che Francesco congedasse gli uomini lí presenti.
<< E la regina ne sarebbe molto grata. >> replica Maria.
Francesco non poteva fare altro che accettare per non dare all'occhio della crisi che combeva sulla coppia. Il fratello, però, nota una certa esitazione negli occhi del re quindi, per fargli da aiutante,
<< E Leith si unirà a voi. È un uomo molto fidato e leale alla Francia e alla corona. Inoltre è molto abile e nessuno meglio di lui può garantire la vostra salvezza. >>
<< Bene, allora vado a preparare i bagagli. Partiremo sta sera, qualche minuto dopo cena. Con permesso. >> ed è così che se ne lava le mani la regina. Anche gli altri uomini si allontanano, solo il fratello rimane, avvicinandosi al re e abbassando il tono di voce: << Non mi fido di quel Borbone, Francesco. >>
<< Vuole soltanto una ricongiunginzione fra le nostre famiglie. >>
<< Potrebbe anche essere così ma non dimenticatevi delle sue radici. La sua brama di potere e vendetta per i Valois è nel suo sangue e non nelle sue azioni. Riesco a percepirlo. >>
<< È solo la vostra immaginazione fratello. Non dico di avere fiducia in Condè ma ha il beneficio del dubbio. Non ha mostrato risentimento nei miei confronti, io non lo mostrerò nei suoi. Voglio un cambiamento Bash, voglio un mondo migliore, una Francia serena ed allegra. Voglio che il mio nome venga ricordato non come Francesco II di Valois, ma come quello di un re che ha reso la sua nazione un luogo unito e pacifico e per farlo devo cominciare con le persone più vicine a me. Come posso pretendere la pace se io stesso non la concedo? >>
<< Bel discorso fratello ma la fiducia è meglio non darla a chiunque. >>
<< Questa è una nuova era. >>
<< Siete molto buono Francesco. State attento alle mura del vostro cuore però. Di questo passo rimarrete ferito un giorno. >>
<< Non preoccupatevi di me. >>. Con il permesso del re, Bash andò a "sbrigare qualche faccenda" la chiamò lui.

Pochi minuti prima della partenza della regina con i soldati e dei due uomini, Bash si presentò nella stanza di Leith:
<< Mi dispiace avervi messo in questa situazione amico mio ma siete l'unico di cui mi possa fidare. >>
<< A cosa devo rivolgere la mia fiducia? >>
<< Al principe. Non mi fido di lui, voglio che lo teniate d'occhio e che al vostro ritorno mi informiate anche delle sue più piccole mosse. >>
<< Come desiderate ma, se permettete, perché non avete accettato l'invito della regina? Non avreste avuto bisogno del mio aiuto. >>
<< È complicata la mia posizione in questo caso. >>
<< Si tratta di lei vero? Voi nutrite ancora sentimenti per la regina! >>
<< Posso fidarmi di voi? >>
<< Certamente. Per quel che vale, nemmeno io mi fido del principe.>>

Francis & Mary - A Better End? -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora