Cap. 54

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La donna ferita non aveva più forza per tenersi in piedi, si lascia andare ma, anziché stendersi a terra, si mette in ginocchio accanto al letto dov'era situato il re (apponggiandoci il corpo) tenendo per la prima e l'ultima volta le mani di suo fratello fra le sue.
<< Guardie!! >> urla disperata la regina per chiedere aiuto ma viene immediatamente fermata da quella ragazza che rimaneva bellissima anche in punto di morte.
<< Vi prego di non farlo. >> supplica quest'ultima alla regina, allontanando così le guardie.
<< Perché Clarissa? >> domanda ancora sconvolta la regina.
<< Perché è mio fratello... minore e... e devo fare il possibile per salvarlo. Non sono mai riuscita a fare niente per lui, ad essere niente. È ora di comportarmi da sorella e fare qualcosa per lui. Notradamus ha previsto la morte del primogenito di Caterina causato dalle vostre mani, ecco perché ho fatto si che il pugnale lo aveste voi. >>
<< No Clarissa, Nostradamus ha avuto questa visione prima di...>>
<< Prima di cosa? Di capire che si era sbagliato per poi avere un'altra visione più catastrofica? Maria... io lo so, Bash lo sa e Francesco lo sapeva ma ha deciso di non dirvi nulla perché consapevole di come avreste agito. Non è vero che la visione non c'è più, è solo mutata. - Maria deglutì - Secondo Nostradamus voi avreste portato alla morte il primogenito della regina Caterina De Medici. Ebbene, non è Francesco il primogenito ma io. Bash vi racconterà tutto... Ditegli che lo amo e che spero lui possa perdonarmi per questo. >> lascia un bacio sulla mano di Francesco guardandolo per l'ultima volta. Il battito della donna rallenta e, al suo ultimo battito, il re, mosse leggermente le dita lasciando andare la donna in un altro mondo ma con un sorriso perché consapevole che il fratello si sarebbe rimesso. Clarissa chiude gli occhi ancora umidi mentre il re li apre.
<< Francesco! >> esclama la regina. Non sapeva se essere felice per il risveglio del suo amato o se essere amareggiata per la perdita della donna. Maria corre da Francesco, abbracciandolo nonostante fosse ancora disteso e, probabilmente, ancora confuso. Solo adesso la donna mora comincia a versare innumerevoli lacrime di gioia.
<< Sei vivo! Sei vivo! - toccandogli il viso con una mano e bagnandoglo con le sue lacrime - Ti sei svegliato. Sei tornato, sei tornato da me! >>
<< Maria... perché sei sporca di sangue? >> domanda ancora debolmente.
<< Clarissa... >> si autointerrompe ripensando all'accaduto. Giusto un paio di minuti dopo, un uomo entra nella stanza fin troppo affollata.
<< No, no, no! Clarissa! >> urla Bash facendo scorrrere tante lacrime dai suoi occhi chiari. Prende la donna fra le sue braccia e comincia a piangere sperando di riaverla indietro ma così non sarà.
<< Quella Clarissa? >> domanda il re, ancora una volta, confuso e debole.
<< Francesco? >> incredulo il fratello. Si era precipitato sul corpo della donna senza accorgersi del risveglio del fratello. Successivamente, sulle mani insanguinate di Maria cadono gli occhi del vice re.
<< Cos'hai fatto Maria? >> domanda con denti stretti dopo essersi alzato e diretto verso la donna. Le sue mani sulle spalle della regina, la stringevano forte facendole capire la rabbia che lui dentro aveva.
<< Bash, non è come sembra! >> la regina in preda al panico.
<< Le tue mani sono sporche di sangue! Il SUO sangue!! >>.
Intanto Francesco si alza e si mette seduto sul letto. Ancora in condizioni deboli:
<< Cosa succede? Chi è quella donna Bash? >>
<< Vostra sorella. >> risponde l'uomo dopo essersi dato una calmata. Dandosi una calmata, però, il dolore non era sparito ma divenne solo più forte. Scoppia in lacrime e si mette in ginocchio lí dove stava. Maria lo raggiunge alla sua altezza e gli prende il viso facendo in modo che lui la guardasse negli occhi.
<< Lei vi amava Bash. Mi ha chiesto di ricordavelo. Io non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo fino a quando non mi prese le mani ferendosi il ventre. Solo allora mi spiegò tutto e niente. >>
<< Era tipico suo salvare queste situazioni incasinate. Mi dispiace avervi mandato di rispetto. >>
<< Vorrei sapere anche io. >> si intromise il re.
<< Si, vi racconterò tutto ad entrambi ma voglio che anche Caterina sia presente. Guardie! Tu, - si rivolge al più giovane - chiama la regina madre e dille di venire qui... dille che suo figlio si è risvegliato e voi, - rivolgendosi alle altre tre guardie - aiutatemi con la ragazza. >>.
Clarissa viene portata nelle stanze dove Nostradamus faceva le sue visite sulla salute della gente del castello.
Caterina, invece, non appena viene avvertita del fatto che Francesco si fosse risvegliato, comincia a correre fino le sue stanze. Per la prima volta dopo settimane, un sorriso si poteva vedere sul suo volto e quelle lacrime che scorrevano, erano lacrime di pura felicità.
<< Ma allora è vero! >> esclama la donna non appena entra nella stanza. Abbraccia fortissimo il figlio togliendogli, letteralmente, il respiro.
<< Madre così mi soffocate. >> scherza quest'ultimo.
<< Il mio piccolo bambino! >> dice staccandosi e posando la sua mano sulla sua gote.
Ecco che dopo l'addio dato a Clarissa, anche Bash raggiunge i due reali e la regina madre.
<< Niente più bugie. >> comincia quando entra nella stanza.
Bash comincia a raccontare tutto quello che dovrebbero sapere anche loro. Tutto.
Mentre le parole di Bash provocarono taglienti lacrime sugli occhi del re e della regina, su Caterina provocò una reazione del tutto differente: la donna cadde a terra dopo essersi toccata il petto. Bash la recupera dal pavimento e la porta nella sua stanza lasciando Maria e Francesco risolvere i loro problemi.
<< Francesco, so di aver provocato tanto dolore in te, so di averti portato dritto alla morte ma... >>
<< ... per favore basta Maria. >>
<< Francesco, ascoltami! Mi dispiace tanto. >>
<< D'accordo, ho ascoltato. Hai detto che ti dispiace ma non credo che ti è dispiaciuto altrettanto trovarti tra le braccia di Condè. >>
<< Franc... >>
<< ... la cosa che più mi ha ferito non è stato il tradimento di per sé. Infondo pensavo "magari lui la aiuterà a superare questo suo momento buio" però poi scoprire la lettera spedita al Papa... sapere che tu avevi pianificato una vita con un altro uomo... sapere che TU avresti contribuito alla mia morte... questo mi ha ferito perché io avrei fatto qualunque cosa per te. >>. Queste parole, seppure deboli dal tono, ferirono nel profondo Maria.
<< So di averti ferito, lo so. E mi dispiace, lo sai. Ma mai avrei potuto pensare che questo ti sarebbe costato la testa. Mai! - di nuovo in lacrime - Se potessi fare una qualsiasi cosa per farti stare meglio. >>
<< Una cosa potresti farla. >>
<< Qualsiasi cosa. >> con un leggero sorriso.
<< Potresti andartene! >> esclama. Facendo così, mette fine al piccolo sorriso della donna.
<< Intendi da questa stanza o... dalla Francia? >> domanda deglutando, spaventata.
<< Io non voglio più vederti. Puoi andare dove ti pare Maria, ma alla Corte francese non sarai più la benvenuta. >>

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