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"L'hai già portata indietro? Che cosa è successo? Alec!" Urlò Alice seguendoci in camera.
Quando ero entrata nella villa era rimasta stupita di vedermi già di ritorno e subito dopo si era infuriata notando lo stato in cui vessavo.
"Non è questo il momento! Silenzio!" Urlò il lupo quasi correndo su per i gradini che separavano l'atrio dalla stanza dove dormivo.
"Cambiati. Fatti un bagno. Sei sudicia!" Urlò slegandomi i polsi dalle catene, le uniche che avevo in quel momento. Tremava dalla rabbia.
"Alec.."
"Mi ha sfidato Alice. Davanti a tutti!" Urlò ruggendo e afferrando un libro dalla biblioteca scagliandolo contro il muro.
Mi allontanai da lui sconvolta da tanta violenza e mi guardò con disprezzo muovendosi verso di me.
"Non osare allontanarti da me" sussurrò arrabbiato. Mi preparai mentalmente ad essere maltrattata. Era incredibile con quanta dolcezza mi avesse sorriso prima sulla barca e come fosse cambiato in pochi istanti.
"Chi ha osato sfidare l'alpha?" Chiese Alice mettendosi le mani sulla bocca. Notai quanto fossero delicati i suoi polsi e quanto fosse elegante e aggraziata. L'esatto opposto di me, che vivendo da prigioniera non avevo mai potuto essere femminile o curata nell'aspetto.
Arus mi ripeteva spesso quanto fossi bella, ma in realtà ero sporca, vestita di stracci e non sapevo nemmeno acconciarmi i capelli.
Provai un moto di invidia verso l'unica persona che si era mostrata cordiale con me e me ne pentii all'istante.
"Bar! Lo voglio morto! Non posso resistere"
"Se lo uccidi non sapremo mai chi e stato a tendere l'agguanto a mamma e papà"
A quelle parole Alec si voltò verso di me e mi prese per le spalle.
"Diccelo tu!" Urlò iniziando a scuotermi.
"Che cosa volete sapere da me?" Urlai ormai stremata.
Alec si calmò sentendo la mia voce.
"Chi ha ucciso i miei genitori? Chi ha rivelato ai vampiri la loro posizione?"
Scossi la testa tristemente.
"Non vedo il passato" sussurrai guardandolo preoccupata.
Mi avrebbe colpito?
Chiusi gli occhi preparandomi all'impatto ma mi lasciò andare sedendosi sul letto e prendendosi il volto tra le mani. Era la prima volta che lo vedevo così debole.
Alice si gettò ai suoi piedi e lo abbracciò.
"Avremo la nostra vendetta. Se è stato lui la pagherà!"
Rimasi ferma, in piedi, al centro della stanza non sapendo bene cosa fare. Erano tante le domande che mi frullavano in testa.
Pensai alla notte trascorsa in quella botola, la peggiore della mia vita e la paura che avevo provato. Sarebbe stata questa la mia esistenza? Mi domandai tristemente.
"Facciamo un patto" dissi ad alta voce senza pensare alle conseguenze.
I due lupi mi osservarono stupiti.
"Io vi aiuterò. Sono fuggita unendomi a voi giusto? Quindi penso di meritare un briciolo di compassione in più. Vi dirò tutto ciò che vedo, vi darò una mano..ma voi mi permetterete di vivere senza catene. E niente più carceri." Osservai il volto di Alec sperando di non averlo fatto infuriare ma lessi solo sorpresa nei suoi occhi neri.
"Un patto? Tu sei nostra prigioniera. Sei obbligata ad aiutarci"
"Non ho aiutato il vampiro nonostante fossi sua prigioniera.."
Abbassai gli occhi quando Alec si alzò in piedi e si avvicinò a me.
"Se proverai a fuggire, ti farò vivere il resto dei tuoi giorni in quella botolo. Sei nel territorio magico, finché abiterai qui non potrai morire di morte naturale. Sarai giovane e in salute per sempre, a meno che nessuno ti uccida, e questo significa un eternità di sofferenza se oserai tradirci"
"Rapiranno dei bambini. Due per ogni villaggio umano. I vampiri. Li ho visti, li portavano via di notte e scomparivano nel nulla."
Entrambi i lupi sgranarono gli occhi alla mia rivelazione.
"Quando?" Chiese Alec sconvolto.
"Questa notte" risposi.
"E perché diavolo non lo hai detto prima."
Arretrai vedendo la sua rabbia ricomparire. Era già buio.
"Non so. Ho avuto l'attacco di panico. Ho urlato di poter parlare con te ma nessuno mi ha dato retta. Volevo dirtelo ieri. Poi sono successe tante cose, velocemente..io.. mi dispiace"
"Max!" Urlò il lupo con tutto il fiato. Egli arrivò di corsa e spaventato.
"Che succede?"
"Preparati. Partiamo. Ora! Raduna altri soldati e preparatevi alla marcia"
"Max osservò fuori dalla finestra ma non disse nulla. Si limitò a girarsi e ad eseguire gli ordini.
"Alice, occupati di lei in mia assenza"
"Voglio venire con te Alec" piagnucolò avvicinandosi.
"Noo" urlai io tenendomi la testa e lasciandomi cadere per terra.
Una visione più forte delle altre stava giungendo.
Sentivo l'odore del sangue. Pungeva nel naso e il freddo mi faceva pizzicare la pelle.
Non sapevo dove mi trovavo, c'era solo neve macchiata di rosso.
Vidi Arus ridere mentre trascinava il cadavere di Max per la coda. Era morto. Altri lupi erano stati uccisi mentre diversi vampiri di incamminavano dalla parte opposta."
"Un imboscata" sussurrai stringendomi le gambe al petto.
"Non andate" dissi piangendo.
Mi sentivo svuotata dopo aver avuto premonizioni così forti. Era tutto troppo intenso.
"Chi ci ha teso un imboscata?"
"Arus. In mezzo alla neve. Non troverete i bambini. Ci sono altri vampiri.. sono molti. La guerra è iniziata"
Tossii e cominciai a piangere.
"Vedi dove sono i bambini?"
Scossi la testa alla domanda di Alice.
"Deve esserci un modo! Perchè li hanno presi?" Chiese l'alpha.
Chiusi gli occhi e li vidi. Immagini confuse.
"Sacrificio. Luna piena. Sacrificio"
"Cosa? Provaci Aria ti prego" mi chiese la lupa stringendomi il polso.
"I vampiri non hanno l'albero che garantisce loro vita eterna. Per vivere devono sacrificare degli innocenti alle tenebre. Per questo li hanno presi"
"Mancano 20 giorni alla luna piena" constatò Alec.
"Vogliono farvi uscire allo scoperto. Vogliono farvi allontanare, vogliono uccidere le persone a cui tenete per farvi mollare" sussurrai.
Alec rimase in silenzio per alcuni istanti e poi mi sollevò di peso mettendomi a letto.
"Sei stata brava. Riposati un poco ora. Domani partiremo alla volta di tutti e sei i villaggi."
Guardai i suoi occhi stranamente teneri in quel momento e poi mi addormentai stranamente calma.

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