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Mi sentivo strana.
Ogni parte del mio corpo era strana.
Corpo che nel giro di un ora era cambiato completamente e ora non sapevo più se fosse mio.
Alec rimase al mio fianco abbracciandomi forte e cercando di scaldarmi.
Mi baciò continuamente il volto e mi massaggiò le spalle.
"Senti dolore?" Chiese guardandomi con apprensione. "Sono stato poco delicato?"
Anche se in realtà sentivo più parti del corpo doloranti, negai con la testa per non farlo rimanere male.
Sorrise teneramente e mi attirò più vicino facendomi appoggiare la testa sul suo petto.
"La mia guerriera. Non ti spaventa nulla" sussurrò baciandomi i capelli.
Alzai gli occhi per incontrare i suoi e vedendo il suo volto così disteso e felice mi resi conto che avrei potuto affrontare un po' di dolore ogni giorno per ottenere quel risultato.
"Non sarà sempre così. Se me lo permetterai, ti insegnerò a stare bene. Non farà male ogni volta"
Sorrisi all'idea che volesse farlo di nuovo, significava che gli era piaciuto.
"Forse è meglio aspettare fino a domani" risposi sorridendo poco sicura di volerci riprovare subito.
Mi diede un lungo bacio sulla guancia.
"Penso che potrò tenere a bada il lupo che è in me fino a domani" sentenziò alzandosi dal letto e andando a prendere una sua maglia che era appoggiata ad una sedia e un barattolo di crema.
Osservai di nuovo il suo corpo compiacendomi di ciò che vedevo.
"Mettila, la temperatura scenderà ulteriormente durante la notte. Questa invece servirà per lenire il dolore che senti più in basso"
Mi sollevai per infilarmi la maglia e lo sentii trattenere il fiato.
"Nashi" sussurrò con un filo di voce avvicinandosi e toccandomi un fianco.
"Non è nulla" gli dissi per tranquillizzarlo. I suoi occhi erano colmi di dispiacere mentre toccava le piccole cicatrici circolari che costeggiavano un lato del mio corpo.
"Non le avevo viste" rispose sconvolto abbassandosi per baciarle una ad una. Infilai velocemente la maglia appenna ebbe finito per nascondere quello scempio.
"È stato Arus?" Chiese stringendo forte i pugni. Il suo viso mutò in un espressione che mise paura anche a me. Gli toccai la guancia.
"Torna da me" domandai guardandolo negli occhi.
Inizialmente sorpreso dalla mia richiesta, trasse due respiri profondi riuscendo così a calmarsi e si stese al mio fianco stringendomi forte.
"Mi puniva alle volte. Voleva che vedessi di più, che lo aiutassi di più con le mie visioni..erano quasi sempre punizioni psicologiche. Sai, mi lasciava senza cibo oppure al buio per giorni interi. Alle volte, quando era davvero arrabbiato, passava a quelle corporali. Non amava farlo..diceva che ero bella e che così mi avrebbe rovinato"
Trattenni le lacrime a quelle confidenze domandandomi se anche Alec pensava che fossi rovinata e non tardò a rispondermi.
"Sei bellissima e quelle cicatrici non fanno altro che accrescere la tua persona. Sono li per dimostrare che sei una combattente, che sei scappata dai vampiri con le tue uniche forze e che ce l'hai fatta. Non posso non adorarle" concluse mettendo un mano sotto la maglia e toccando la parte lesa.
"Non dubitare mai della tua bellezza. Non vedi come ti guardano tutti? Mi trattengo a stento ogni volta. Sei bella e anche semplice, non allontani le persone pensando di essere migliore ma ti avvicini a chiunque con un sorriso. So per certo che soffrirò parecchie volte nel corso della mia vita" concluse ridendo e dandomi un altro bacio.
Mi addormentai così, con Alec stretto al mio fianco che mi accarezzava e mi parlava.
Mi addormentai per la prima volta in vita mia senza sentirmi sola e senza avere paura.
Mi addormentai sentendomi amata.

"Buongiorno Nashi" Alec mi girò sulla schiena e mi baciò la punta del naso.
Sollevò la maglia iniziando a baciarmi i fianchi e facendomi scoppiare a ridere.
"Hai ancora dolori?" Domandò serio guardandomi.
"No" risposi onesta. La crema sembrava aver svolto il suo lavoro.
"Bene, perchè pensavo che avrei potuto iniziare a mostrarti alcune cose"
Rotolò tra le mie gambe sollevandole intorno ai suoi fianchi e senza permettermi di dire altrò iniziò a baciarmi.
Sentii il mio corpo rispondere a quell'invasione e sorrisi al pensiero dell'effetto che mi faceva.
Ero molto più rilassata del giorno prima, ora che sapevo che sarebbe stato attento.
Mi sollevò portandomi a sedere sopra le sue ginocchia distese e mi prese una mano guidandola verso la sua intimità.
Fece lo stesso con me e restammo per diversi minuti a guardarci negli occhi mentre ci toccavamo a vicenda.
Era intenso vedere le sue iridi cambiare per il piacere che provava.
"Nashi" sussurrò il mio nome attirandomi verso di sè e penetrandomi con un colpo secco.
Ero così bagnata che entrò senza problemi ma sentii comunque una punta di dolore all'inizio.
"Tranquilla piccola. Passerà presto, rilassati" mi incitò lui aspettando un attimo prima di iniziare a muoversi.
Quella posizione amplificava ogni sua mossa e potevo sentirlo molto di più.
Lasciai andare un gemito di sorpresa quando una spinta mi fece appannare gli occhi.
Non riconoscevo le sensazioni del mio corpo, tremavo sotto le sue spinte e sentivo qualcosa crescermi in fondo alla pancia.
Mi stese sulla schiena senza mai uscire da me e cominciò a spingere più forte.
I suoi tratti erano quasi animaleschi e i suoi occhi cambiavano colore diventando gialli e poi tornando normali.
"Lasciati andare" sussurrò spingendo di nuovo. Tremai e quasi mi misi a piagnucolare per tutte quelle sensazioni.
"Non voglio venire senza te"
Lo osservai inpaurita sentendomi vicino all'arrivo ma non riuscendo a concludere e lui capì i miei sentimenti.
Con una mano iniziò a toccare il mio punto sensibile continuando a dare poderose spinte e tutto il mondo si fermò esplodendo subito dopo.
Sentivo il cuore battermi ovunque, come se ne avessi mille.
Mi sentivo come quelle farfalle che spinte dall'acqua prendevano il volo assaggiando la libertà.
Mentre venne anche lui mi sentii leggera e aprii le braccia sul letto pensando che forse davvero avrei potuto volare in quel momento.
Mille emozioni mi gonfiarono il cuore mentre alzò il mento per osservarmi e sorrise mostrandomi la solita fila di dento bianchissimi e qualcosa di nuovo nei suoi occhi.

MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora