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Gli abitanti del paese pattugliavano le strade impauriti. Vidi anche alcuni ragazzini che imbracciavano il fucile e facevano su e giù per le strade di Acqua. Le donne e i bambini erano rinchiusi nelle loro case in attesa che tutto finisse.
L'aria che si respirava era pesante e colma di ansia.
Strinsi più forte il pelo di Alice.
"Andrà tutto bene vero?"
Non potevo fare a meno di rivedere i due occhi azzurri del bambino al quale avevano tolto la vita.
Alec era là fuori e i vampiri erano molto più forti di ciò che credevano. Questi in particolare erano stati addestrati per uccidere e non si sarebbero fermati per nulla al mondo.
Quando Arus mi aveva rapita, nessuno del mio villaggio si era messo in mezzo per proteggermi.
Era arrivato alle mie spalle e mi aveva messo una mano sulla bocca per poi trascinarmi via.
Mi chiesi se qualcuno mi avesse cercata dopo, se qualcuno fosse dispiaciuto per me.
"Dove vado Aria?" Chiese telepaticamente Alice.
Stavamo passando di fronte ad un'abitazione in quel momento e lo sentii.
"È questa! È qui che vive la bambina dai capelli color grano"
Scesi dalla schiena di Alice pronta a fiondarmi all'interno della casa.
"No Aria!" La lupa mi bloccò la strada. "Dobbiamo stare insieme. Se salverai lei,prenderanno un altro bambino. Dobbiamo ucciderli"
Pensai a quelle parole e mi resi conto che aveva ragione. Sentii la lama di un coltello penetrarmi nella pancia quando mi resi conto che non potevo fare nulla e all'improvviso la mia testa sembrò scoppiare.
Mi lasciai cadere sulle ginocchia mentre una fitta fortissima mi faceva sbattere i denti e lacrimare gli occhi.
"C'e un quarto vampiro. Oh mio Dio..Alec! Alec non lo sa..io non l'ho visto prima! Arriverà dopo.."
Alice mi leccò il muso cainando.
"Dobbiamo tornare indietro! Alec is separerà dal gruppo. Verrà ferito"
"Vampiro!"
Urlò un umano accanto a noi sparando un colpo.
Un uomo della notte corse verso il centro del villaggio.
Era veloce, avanzava zigzagando con un sorriso maligno stampato in volto.
Sollevò di peso una persona che gli puntava contro il fucile scaraventandola lontano.
Altri colpi si persero nell'aria senza riuscire a colpiro.
"Ce ne è un altro!" Urlarono all'unisono altre persone.
Il pianto di un bambino interruppe i rumori della guerra attirando l'attenzione delle due creature.
"Resta qui Alice. Vado io ad avvisare Alec"
Non mossi più di alcuni passi prima di essere spinta per terra.
"Troppo pericoloso" disse soltando lasciandomi rialzare.
"Non c'è tempo"urlai.
Altri lupi raggiunsero la piazza iniziando una lotta all'ultimo sangue.
Aprofittai della disattenzione della lupa per iniziare a correre verso il ponte.
"Alice, la bambina!" Le urlai notando che il vampiro si stava pericolosamente avvicinando alla casa.
Si voltò per guardarmi un istante prima di essere colpito ad una spalla da un proiettile vagante.
I suoi bei lineamenti si distorsero creando il volto di un mostro mentre con un ruggito si girò pronto all'attacco.
Corsi con tutte le mie forze sapenso bene dove avrei trovato Alec.
Aveva mandato il suo gruppo verso il fiume così che se i vampiri fossero riusciti a rapire un bambino, li avrebbero fermati mentre fuggivano.
Lui invece attrato dall'odore dell"ultimo mostro, stava controllando il bosco poco distante dalle terme.
"Alec!" Lo chiamai vedendolo in lontananza.
Il lupo nero drizzò le orecchie e con una zampa ancora alzata ululò alla luna.
Scoppiai in lacrime sentendo quel suono così triste e disperato. Il verso di un animale che sa che sta per perdere qualcuno che ama, che teme per la vita di chi ha accanto, che sa di aver perso.
Mi corse incontro a grandi falcate e mi gettai in ginocchio abbracciando il suo grande collo peloso.
"Ce ne è un quarto" scoppiai in lacrime mentre lui con una zampa mi dava dei colpetti sulla schiena.
"Smettila di metterti pericolo. Vattene! Rispetta i miei ordini una buona volta. Non posso fidarmi di te! Va via"
Ringhiò arrabbiato leccandomi poi il muso per farmi capire che non ce l'aveva realmente con me.
Sapeva che ero fatta così.
Per un anno intero ero stata prigioniera e per una vita intera non avevo avuto nessun buon motivo per combattere. Ora che avevo trovato i lupi ero pronta a sacrificarmi per qualcuno e ne sarebbe valsa la pena.
"Aria?" Un altra voce si aggiunse ai pensieri di Alec.
Mi voltai e vidi Ash. Nessuna premonizione mi aveva avvisato che sarebbe successo.
Alec gli ringhiò contro dimenticandosi per un attimo che non era quel lupo bianco il pericolo.
"Che fai qui?" Chiesi terrorizzata.
"Ti ho visto andare via spaventata. Volevo proteggerti" potei sentire nei suoi pensieri.
"Non devi preoccuparti per lei. Me ne occupo io! Stalle lontano. Lei è mia!"
Alec avanzò alcuni passi verso il suo antagonista dimenticandosi del perché eravamo in quel bosco.
Quando vidi il vampiro arrivare mi mancò il fiato per urlare o per fare qualsiasi altro gesto che attirasse l'attenzione dei lupi.
Ash lo vide in tempo e corse per intercettare quella mano che stava per colpirmi.
Venne scagliato contro ad un albero e cainò per il dolore.
Il vampiro corse a nascondersi dietro ad un albero per tendere un agguanto all'altro lupo.
"Aria, Ash. Ascoltatemi bene. Raccogliete le vostre ultime forze e quando lo dico io, iniziate a correre"
"Amico non posso, devi combatterlo" ash si trascinò avanti su due zampe.
"Impossibile. Non con lei qui. Aria preparati a saltarmi sul dorso"
"Non ce la faccio" rispose il lupo lasciandosi cadere. Era troppo ferito per fuggire.
Rimasi zitta, sapendo che il vampiro non poteva sentire i licantropi ma udiva perfettamente la mia voce. Corse dietro ad un altro albero sgranando gli occhi quando realizzò chi probabilmente ero. Quale altra umana sarebbe stata insieme all'alpha se non la veggente?
"Seguirà noi" sentenziò Alec."torneremo a prenderti. Ora Nashi!"
Saltai sulla sua schiena senza nemmeno il tempo di realizzare cosa stessi facendo e partì subito in una grande corsa.
Mi voltai per vedere l'uomo seguirci con le mani allungate nell'intento di afferrarmi e un brivido mi percorse la schiena all'idea di tornare nelle mani di Arus.
"Più forte Alec" urlai spaventata.
E poi capii. Appena vidi il pozzo con le terme dove avevo fatto il bagno realizzai il suo piano.
"Corri"

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