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Non c'era già più quando mi svegliai la mattina dopo.
Sul cuscino accanto alla mia testa aveva posato una piccola margherita.
La osservai per un tempo indefinibile prima di riuscire ad alzarmi dal letto.
Erano tutte emozioni nuove quelle che stavo provando in quel momento ed ero agitata all'idea di rivederlo.
Mi preoccupavo che forse, durante la notte, ci avesse ripensato e me lo sarei ritrovata davanti arrabbiato e nervoso.
Corsi fuori dalla camera con la margherita stretta in un pugno.
Sono così belli i fiori ma anche così delicati. Basta poco per ucciderli ma se siamo in grado di prendercene cura ci donano una bellezza senza eguali. Proprio come l'amore, pensai.
Mentre raggiungevo il centro del villaggio passai accanto ad una donna.
Stringeva forte la manina di una bambina e cercava di convincerla a seguirla.
"Andiamo bibi, non essere sempre capricciosa."

Sarebbero arrivati i vampiri e avrebbero setacciato alcune case prima di trovare la loro preda. Bibi non sarebbe stata portata via ma avrebbe visto la madre morire.
"Resta nell'armadio e chiudi gli occhi. Non aprirli per nulla al mondo"
La donna avrebbe salvato sua figlia, ma non dal trauma di vedere i vampiri toglierle la vita.

Accellerai il passo con il cuore in gola.
"Alec!" Dissi quando lo vidi in lontananza.
Si voltò a guardarmi con aria seria e lo raggiunsi.
"Dobbiamo impedirgli di arrivare al villaggio!"
Mise una mano sulla mia spalla e mi guardò intensamente.
"Vedo solo morte. Uccideranno delle persone, distruggeranno tutto..non c'è Arus a placare i loro animi. Si sfogheranno..."
"Lo so Aria. Lo impediremo"
Si voltò dando ordini a Phil e ad alcuni uomini. Tutti quanti imbracciavano un fucile.
"Se non porteranno indietro un bambino, ne verranno a cercare un altro" feci notare al gruppo.
"Li uccideremo! Non ne lasceremo uno in vita" Phil urlò alzando il pugno in aria.
"Arus penserà che ci stanno semplicemente mettendo tanto a tornare. Questo ci darà un vantaggio" sussurrò Alec al mio orecchio accarezzandomi una mano.
Quei piccoli gesti che faceva nei miei confronti mi facevano venire le gambe molli.
Lo osservai chiedendomi se anche lui sentisse le stesse cose per me.
Era testo in volto, sicuramente molto preoccupato. Viveva la scomparsa dei bambini come un fallimento e non poteva permettere che accadesse ancora. La mascella era contratto facendomi capire quanto fosse in ansia e i suoi occhi erano due piccole fessure luminose.
"Forza. Preparatevi a partire"
I lupi si misero nella solita coda di marcia. Salii in groppa ad Alice che era al centro del gruppo, dove era più facile difenderci.
Alec sarebbe stato in fondo, un po'staccato così da controllare che tutto funzionasse e che nessuno ci attaccasse alle spalle.
Un lupo sarebbe rimasto da guardia al villaggio, così da interpretare al meglio la nostra partenza.
"Andiamo"
Superammo Kiri e attravversammo un ponte ritrovandoci lontani da Acqua e lontani dalle terre dei lupi.
Salimmo su una grande collina innevata ritrovandoci in un piccolo spiazzo con un pozzo al centro. L'acqua era calda e del denso vampore risaliva verso il cielo.
Si scorgeva tutta la vallata da quella posizione e avevamo un ottima visuale sul villaggio.
"Odio che tu sia qui." Alec mi colse di sorpresa giungendomi alle spalle mentre ero intenta ad osservare il panorama.
"Questa non è la nostra terra. Ci sono tanti mercenari. Cacciano lupi, vampiri, veggenti..qualsiasi essere speciale. Dobbiamo stare attenti."
"Io non ho paura" gli risposi ridendo.
"Tu sei un incoscente".
Sorrise e per un attimo il mio cuore si strinse in una morsa.
"So che impedirai a chiunque di farci del male"
A quelle parole si girò a guardare Alice che ancora sotto forma di lupo si divertiva a giocare con gli altri.
Ash voltò il muso per incrociare i miei occhi e distolsi immediatamente lo sguardo.
"Non lo permetterei mai"

La notte scese troppo presto ed io non ero pronta per quello che sarebbe accaduto.
"Bene. È ora. Ci divideremo in tre gruppi, pattuglieremo le strade principali. Possono arrivare solo da questa parte, sono sicuro che non sono più all'interno dei nostri regni e penso che fuggiranno dal fiume come hanno fatto la prima volta. Vi voglio attenti, vigili, pronti ad agire e a dare l'allarme. Non dobbiamo perdere nemmeno un uomo." Alec iniziò il suo discorso d'incoraggiamento.
"Sono in tre" aggiunsi io. Erano in un numero inferiore e questo mi tranquillizzava.
"Alice, tu prenderai Aria e fuggirai all'interno del paese. Lei saprà guidarti dove sarà piú sicuro"
Sbuffai a quelle parole. Avevamo discusso tutto il pomeriggio finendo con il litigare per il ruolo che avrei assunto in quella serata.
Nonostante fossi l'unica che poteva vedere come sarebbe andata, si ostinava a volermi tenere lontana per proteggermi.
"Non si discute. Chiaro? Non posso preoccuparmi anche per voi. Il vostro compito è allontanarvi veloce dalla zona dei mercenari e mettervi al sicuro. Avete capito?"
Alice fece un segno d'assenzo per nulla felice nemmeno lei della sua protettività.
"Coraggio, siamo pronti a combattere!"
I lupi si trasformarono a partimmo tutti quanti verso Acqua.
Nella notte non si poteva sentire nulla se non i passi sulla neve e il respiro del branco. Sembrava quasi surreale e ogni qual volta che un ramoscello si spezzava o che un animaletto ci correva accanto sobbalzavo spaventata.
"Va tutto bene Aria, stai tranquilla"
Alice cercava di calmarmi mentre nella mia testa immagini di morte e distruzione prendevano il sopravvento.
L'area da pattugliare era ampia e dividersi a gruppi significava perdere il vantaggio numerico.
Cercavo in ogni modo di vedere da che parte sarebbero arrivati così da poterli aiutare, ma come sempre le mie visioni non erano così dettagliate.
"Andate!" Il lupo nero si mise davanti a noi e ci indicò il ponte con la testa.
Era giunto il momento.
Alice si avvicinò strofinando il viso nel suo pelo e io allungai la mano per toccargli il muso.
Lo spinse verso il mio palmo aperto lasciando andare un verso di felicità e leccandomi le dita.
"Stai attento Alec."
Sussurrai prima di sparire nella notte.

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