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Delle urla mi fecero scattare sul letto.
"Alec?" Chiesi con la voce impastata dal sonno.
"Alec?" Urlai di nuovo non sentendo risposta e temendo di essere sola.
Il mio corpo tremò e cominciai a singhiozzare mentre altre urla giunsero al mio orecchio.

"L'abbiamo catturata per voi padrone. Siamo andati alla ricerca del nostro compagno ma abbiamo preso di meglio" disse un vampiro biondo spingendo Alice ai piedi di Arus.
"Possiamo scambiarla con la veggente."

"No" urlai alzandomi dal letto.
"Sono qui Aria!" Alec entrò in camera come una furia e corse ad abbracciarmi. Gli strinsi le braccia intorno al corpo massiccio e posai la faccia sul suo petto tranquillizzandomi con i battiti del suo cuore.
"Resta qui dentro. Chiuditi a chiave. Nasconditi. Fuggi se necessario" cominciò ad istruirmi dandomi una lampada luminescente. "Non avere paura. Ci sono alcuni vampiri nella zona. Stanno cercando quello che abbiamo ammazzato, ma non sanno che ci siamo anche noi. Hanno dato fuoco ad una capanna accanto alle risaie. Si sta diffondendo il panico"
Si girò per andarsene ma lo afferrai per un braccio.
"Alice è nelle risaie"
Il suo sguardo sconvolto mi fece ricominciare a piangere.
"La cattureranno l'ho visto. Dobbiamo andare da lei."
"Con chi?"
"Con Amir. Me lo ha detto prima" confidai abbassando gli occhi.
Alec mi guardò truce e si trasformò in lupo correndo fuori dalla camera.
"Alec" urlai piangendo.
Dovevo andare, dovevo essere coraggiosa, pensai afferrando la lampada e recandomi fuori dalle scale.
Al centro del villaggio le persone si erano radunate e formavano un cerchio con all'interno i bambini. Temeva che i vampiri fossero li per loro.
Non persi tempo e cominciai a correre dove il mio istinto suggeriva. Era buio e la luce della lampada troppo fioca mi faceva rallentare il passo.
I lupi correvano in ogni direzione alla ricerca delle creature della notte abbaiando arrabbiati e alzando polveroni di neve.
Improvvisamente nella mia testa li vidi correre verso al fiume, dove i fiori illuminavano la strada. Alice cercava di ribellarsi ma ormai allo stremo delle forze.
Comiciai a correre più velocemente.
Dovevo trovarla. Preferivo catturassero me, ma non lei!
"Carlos!" Urlai vedendo l'uomo ferito steso a terra.
"Li ho trovati i bastardi. Maledetti, che siano maledetti"urlò tenendosi la gamba palesemente rotta.
"Sono andati di li. Prendi il fucile e seguili. Avevano la lupa con loro!"
Non persi tempo e agguantai l'arma ricominciando a correre.
L'andrenalina ancora una volta mi spingeva ad andare avanti non facendomi avvertire alcuna paura.
"Alice" urlai vedendola in lontananza.
Era ferita, delle pozze di sangue coloravano la neve.
I vampiri si fermarono guardandomi confusi. Non sapevano chi fossi.
Estrassi l'arma sparando ad uno dei due e colpendolo diritto in testa. Non avevo mai sparato prima e probabilmente se avessi mirato non sarei riuscita a beccarlo.
Il secondo vampiro lasciò andare Alice lanciandosi verso di me.
Una sberla fortissima mi fece cadere all'indietro e subito dopo vidi i canini riflettere la luce della luna..
Urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
Non ancora, non di nuovo. Non volevo più sentire quel dolore, non volevo avere quel contatto.
Chiusi gli occhi aspettando di sentire il dolore ma nessuno mi morse.
Li riaprii giusto in tempo per vedere un grande lupo nero che trascinava il vampiro mordendogli una gamba.
Questo si avventò su Alec graffiandogli il dorso.
Il suo verso di dolore mi destò dalla paura e afferrai il fucile mirando.
Il vampiro tirò indietro la mano pronto a colpire di nuovo e gli sparai colpendolo ad un fianco.
Per la sorpresa si lasciò cadere indietro e Alec lo finì prontamente mordendolo al centro del petto.
"Alice" urlò di dolore trasformandosi in umano e correndo da lei.
"Sto bene. Cerca Amir, è ferito gravemente. Ci hanno colpiti alle spalle. Mi dispiace tanto" disse iniziando a piangere mentre il fratello la cullava e baciava teneramente.
Mi lasciai cadere contro la neve morbida e fredda senza più nessuna lacrima da versare. Troppi stanca per conbattere ancora, troppo scossa da ciò che era successo.
"Aria" mi sentii scuotere e poi stringere da delle braccia muscolose.
Misi la mano sul petto di Alec e sorrisi.
"Ti avevo detto di rimanere in camera" sussurrò dandomi un bacio tra i capelli.
Nonostante il momento drammatico non potei fare a meno di sorridere.
"Alec" Max arrivò come un fulmine accanto al suo alpha.
"State bene?"
"Si. Bor?"
"Anche lui. C'era un terzo vampiro. Tentava di raggiungere il villaggio ed è stato eliminato. Amir è ferito e anche Carlos. Il fuoco è stato spento" raccontò senza dimenticare alcun dettaglio.
"Prendi Alice. Portala in infermieria e manda qualcuno a prendere il cadavere dei vampri. Gli daremo fuoco" ordinò il lupo.
Mi sollevò da terra stringendomi forte e iniziando ad avanzare verso il villaggio.
"Sei coraggiosa" disse d'un tratto. "Quanto un lupo" continuò gonfiando il mio petto di orgoglio.
"Non dimenticherò cosa hai fatto per noi. Ti sei meritata la nostra fiducia, fai parte del nostro gruppo ora."
Lo guardai trattenendo le lacrime.
"Gruppo? Io non ho mai fatto parte di nulla. Io non sono nessuno, sono solo una prigioniera."
"Tu sei Aria e hai appena salvato mia sorella. Se le avessero fatto del male ne sarei morto e di conseguenza avremo perso la guerra segnando il destino di migliaia di persone. Sei molto più di nessuno"
Disse stringendomi un po'più forte quando si accorse che tremavo.
"Sei ancora nudo" constatai sentendomi improvvisamente imbarazzata.
La scena doveva essere parecchio comica ed infatti sorridemmo entrambi al pensiero di ciò che avrebbero visto gli abitanti del villaggio.
Era liberatorio poter sorridere di nuovo.

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