Capitolo 3

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"Allora?" chiese spazientito
"Va bene è l'unica soluzione..." risposi.
Agata dove sei finitaaa
Passano 2 ore di matematica e finalmente arriva la ricreazione.
Camminai per i corridoi cercando Agata ma niente. Arrivai ai distributori automatici e presi un kinder bueno e poi ricominciai la ricerca della mia amica.
Dopo 50 metri intravidi dei capelli ricci rossi.
"Finalmenteeee" pensai ad alta voce e mi guadagnai qualche occhiataccia.
Andai verso Agata.
"Agata ma dove eri finita" si girò e... Merda. Non era Agata.
"Oddio scusami ho sbagliato persona"
Primo giorno di liceo e già inizio con le figure di merda... Benee.
Suonò la campanella e ancora nessuna traccia di Agata.
Ritornai in classe.
"Trovato la tua amica?" mi chiese Marco.
"No, strano" risposi.
"Com'è questa tua amica? Magari se la vedo..." domandò sedendosi al suo banco.
"È alta con i capelli ricci e rossi e occhi marroni" risposi sedendomi anche io.
"Si chiama Agata?" chiese dubbioso.
"Si come fai a saperlo?"
"Me l'ha fatta conoscere mio fratello non mi ricordo quando" rispose.
Rimasi a bocca aperta.
Non feci in tempo a rispondere che arrivò una ragazza davanti a noi.
"Serena?" chiese timidamente
"Si" risposi
"Una ragazza,Agata credo, ti sta cercando... Ti aspetta in bagno"
"Grazie al cielo, vado a vedere... Grazie mille ehm..."
"Sara, mi chiamo Sara" disse diventando rossa.
"Grazie Sara, io sono Serena e lui è Marco" la salutai e Marco le fece un occhiolino. Scemo.
Entrai in bagno e subito una chioma rossa attirò la mia attenzione.
"Sereeeeeeee" urlò abbracciandomi.
"Hei, che fine avevi fatto" chiesi
"Non ti trovavo e volevo dirti che c'è stato un errore e sono stata spostata in un altra sezione" rispose con un filo di tristezza nella voce "ho già conosciuto una ragazza, la mia compagna di banco, si chiama Francesca ed è abbastanza simpatica"
"Bene anche la mia compagnia di banco è moooolto divertente" alzai gli occhi al cielo.
"Come si chiama?" chiese curiosa
"Marco..."
"Stai scherzando vero?" disse shockata
"No sono seria"
Scoppiò in una risata che non finiva più.
"Si sta facendo tardi, ci vediamo all'uscita ciao tesoro" la salutai e tornai in classe.
"Che è successo?" domandò appena varcai la soglia della porta.
"Niente l'hanno solo spostata in un altra sezione purtroppo" ammisi
"E dai ammettilo che ti piace stare vicino a me" fece un sorriso beffardo e risposi "per niente sai"
"Vedremo, sono convinto che cambierai idea..."
Lo guardai per un attimo... "credo di no" risposi in fine.
Entrò la professoressa e cominciammo a presentarci.
Ah, ho scoperto che Marco di cognome fa Leonardi. Marco Leonardi.
Ti piace eh?
Ma ancora?! Ti ho detto di no
Ti ricordo ancora una volta che io sono la tua mente e quindi dico ciò che pensi
Io non penso questo
Okay vedremo...
"Signorina Ruta a cosa sta pensando di così importante da non ascoltare la lezione?" mi rimproverò la prof
"Scusi prof" risposi imbarazzata e guardando Marco notai che stava ridendo ma non voleva farlo notare.
Finalmente suonò la campanella e così passammo le altre ore noiose.
Uscimmo da scuola e salutai Marco.
Andai in contro ad Agata la quale era seduta su un muretto e fissava un punto lontano davanti a lei.
"Hey cosa guardi?" domandai osservando dove stava guardando e vedendo solo un gruppo di ragazzi che saranno stati minimo del secondo anno.
"Ow, niente.. È solo che... Niente lascia stare" disse balbettando
"No dai dimmi" la incoraggiai
"Mi sono innamorata di quel ragazzo" lo indicò e lo osservai.
Era alto, magro, capelli castani con un ciuffo che gli cadeva di lato...mh, niente male.
"Come si chiama?" domandai curiosa
"Manuel... È il fratello di Marco" disse continuando a guardare il ragazzo.
"Cooosa!? seria?" chiesi incredula
"Si... Ora andiamo?"
"Okay..."
Ci incamminammo verso casa insieme dato che abitavamo nello stesso quartiere.

His smile my paradise ||Marco LeonardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora