Capitolo 15

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Io e Agata decidemmo di ordinare una pizza.
Casa era tutta nostra dal momento che i suoi genitori erano fuori per lavoro e Cameron, il fratello, sarebbe tornato il giorno dopo per una pausa di università.

"E quindi domani torna Cam?" sorrisi.
"Esatto" sorrise "ma ora dimmi, che succede con Marcolino?"
"Beh..." le racconto tutto quanto dall'inizio alla fine e lei rimane a bocca aperta.
"Siete cotti" dice secca
"Cosa?"
"Tu ami lui e lui ama te... Capisci meglio così?"
"No perché non può essere" non ci volevo credere.
"Cosa non può essere? Tutto quello che mi hai raccontato fa pensare ad una cotta bella e buona reciproca"
"Ma a me non piace" abbassai lo sguardo.
"Sicura?" sorrise maliziosamente.
"E va bene! Si mi piace e anche tanto e quindi? Ma ora basta parlare di questo, dove sono le pizze?" cambiai argomento.

*giorno dopo*
Quando mi sveglio mi ritrovo sul divano sdraiata con di fianco la mia amica.. Praticamente stavo per cadere.
Cercando di non svegliare Agata mi alzai e presi il cellulare.
11:07.
Eravamo rimaste sveglie fino alle 3 di notte ed avremo visto tipo 3/4 film non ricordo.
"Oggi è il compleanno di Marco!" mi ricordai.
Devo svegliare Agata.
Presi la rincorsa e mi buttai sopra ad Agata.
"Serena ma che cazzo faiii" urlò.
Risi.
"Svegliati dormigliona sono le 11" le diedi un bacio sulla guancia e mi alzai.
"E quindi?" chiese stropicciandosi gli occhi.
"Stavo pensando che potremmo andare a casa Leonardi a fargli una sorpresa.."
"Ci sto" sorrise e si alzò.
Ci cambiammo ed uscimmo di casa.
Dopo 10 minuti ci trovammo di fronte quella piccola casa ma allo stesso tempo graziosa.
Aprimmo il cancello e bussammo alla porta.
Dei passi si avvicinammo alla porta.
La porta si aprì rivelando Manuel.
Appena ci riconobbe fece una faccia sorpresa e poi si sciolse in un sorriso baciando Agata.
"Dov'è Marco?" sussurrai.
Indicò la sua camera ed io annuii.
"Dorme?" chiesi
"Si" rise
"Meglio" risi anch'io
Guardai Agata che mi rivolse uno sguardo di intesa e aprimmo la porta della camera lentamente.
Dormiva beatamente.
"3...2...1... AUGURIIII" urlammo insieme io e la mia amica ridendo vedendo lo scatto di risposta che fece Marco.
Ci guardò e dopo qualche secondo realizzò e mise la testa sotto il cuscino.
"Andate a fanculo" disse e cacciò il dito medio.
"Su dormiglione è il tuo compleanno non puoi passarlo a dormire, dormirai domani" disse Agata e ci buttammo su di lui.
Mugolò si mise seduto stropicciandosi gli occhi.
Mi guardò qualche secondo.
"Perché non venite tutti i giorni a svegliarmi così?" disse sorridendo.
Presi un cuscino ma lui mi precedette bloccandomi il polso.
"Lo sapevo" disse ridendo e si aggiunse anche Agata.
Cominciò una battaglia con i cuscini.
"Hey ma che sta succedendo qui" disse Manuel entrando e mettendosi a ridere.
Ci ricomponemmo diventando seri, poi ci guardammo e scoppiammo a ridere di nuovo.
"Amore vieni mi dai un bacio?" disse Agata facendo il labbruccio.
Manuel si avvicinò e mentre si chinava su Agata lei lo prese per il colletto e lo butto sul letto e iniziarono a farsi il solletico ridendo, io intanto mi ero alzata e Marco anche.
"Grazie per la sorpresa" mi disse.
"È quello che fanno gli amici" sorrisi e lui ricambiò.
Non sapevo che fare o dire in quel momento, sembrava come se c'eravamo solo io e lui e nessun altro. Allora feci la prima cosa che mi venne in mente, lo abbracciai.
Rimase un po sorpreso da questo mio gesto ma ricambiò subito.
Poi mi staccai... Avevo le farfalle nello stomaco. Ma che dico!! Avevo una mandria di elefanti nello stomaco!
"Scusa" abbassai lo sguardo.
"Hey" mi prese il mento tra l'indice e il pollice e mi costrinse a guardarlo "non fa niente" sorrise.
Ricambiai timidamente ed uscii dalla stanza.
Presi la testa fra le mani e feci un gridolino di frustrazione.
"Perché ti comporti così?" chiese una voce. Feci uno scatto.
"Come scusa?"
"Perché ti comporti così" ripeté.
"Così come?" chiesi confusa.
"Lo sai benissimo"
"Non lo so" mi voltai dandogli le spalle.
"Sere..."
"Quando vuoi il regalo ora o sta sera?" cambiai discorso ricominciando a guardarlo.
Sospirò e si passò una mano fra i capelli.
"Ora" disse alla fine.
"Ok allora tieni" cacciai un pacchetto dalla mia borsa e glielo porsi.
Corrugò la fronte.
"Cos'è?" chiese
"Aprilo" finsi la sua voce e lui rise.
Lo scartò.
"Ti piace?" dissi impaziente.
"Bellissima grazie" ripiegò la maglietta con scritto "I'm bad boy" e la appoggiò sul tavolo.
"Non sembra ti sia piaciuta" dissi tristemente.
"Nono mi piace.. È che.. Niente lascia stare" si voltò andandosene in cucina.
Uscirono Manuel e Agata.
"Sere io e Manu usciamo, se vuoi rimanere qui poi ci riporta Manuel a casa per prepararci.
Io? Rimanere a casa con Marco? Da soli? Non ci riuscirei.
"Okay tranquilli magari mi faccio una passeggiata e torno a casa" dissi sorridendo.
"Okay a dopo" mi baciò la guancia e uscì con il suo amoroso.
Ok. Andiamo ad informare Marco.
"Marco Agata e Manuel sono usciti, io tra poco faccio un salto a casa così ti lascio se devi fare qualcosa" dissi tutto d'un fiato.
"Vuoi un caffè?" chiese intento a prepararlo.
"Si ma hai sentito quello che ho detto?"
"Si"
Non risposi e mi sedetti.
Questo ragazzo è troppo lunatico.
Mi passò la tazzina con il caffè.
"Attenta che scotta" disse sedendosi anche lui.
"Non sono cosi scema" risposi soffiando.
"Mh.. Ho qualche dubbio" rise.
"Stronzo" feci la finta offesa e rise di nuovo.
Bevemmo il nostro caffè in silenzio.
"Allora..." interruppi il silenzio "sei fidanzato?"
"Perché?"
"Sto cercando di trovare un argomento per fare conversazione con te"
"No sono solo"
"Ti piace qualcuna?"
Esitò un attimo.
"Si" disse.
"Posso sapere?" sorrisi.
Mi fissò per un attimo che sembrava eternità.
"No" rispose sorridendo.
"Lo scoprirò" dissi alzandomi.
"E tu invece?" chiese.
"Si mi piace qualcuno"
"Cioè?"
"Non te lo dico" gli feci la linguaccia.
"Lo scoprirò" cinguettò alzandosi a sua volta.
Risi e mi infilai il giubbino.
"Faccio un salto da Tia" dissi.
"Okay dopo torna che ci vediamo un film aspettando i piccioncini"
"Okay a dopo" e uscii di casa.

His smile my paradise ||Marco LeonardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora