Capitolo 5

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*beep beep*
"Sveglia del cazzo" borbottai.
Mi rinchiusi in bagno cercando di nascondere delle grosse occhiaie nere sotto ai miei occhi.
Ieri sera alla fine io e mio fratello ci siamo messi a vedere l'esorcista -si mi piacciono i film horror- e ci siamo addormentati tardi, ecco il motivo delle mie occhiaie.
Uscita dal bagno mi vestii e andai in cucina dove trovai mio fratello seduto molto impegnato a guardare il suo telefono e mia madre che preparava la colazione.
"Buongiorno" mormorai per poi fare uno sbadiglio. Mio fratello mi guardò divertito.
"Sorellina mi sembri uno zombie" rise.
"Chissà di chi è la colpa! Un qualcuno a cui salta in mente di vedere un film alle 11 di sera" lo fulminai con gli occhi.
"Eh scusa se volevo passare un po di tempo con mia sorella" rispose alzando le mani
Lo abbracciai sospirando.
"Scusa" sussurrai nell'incavo del suo collo.
"Tranquilla" rispose dandomi un bacio sulla fronte.
"Mi accompagni a scuola?" chiesi guardandolo con il viso da cucciolo.
"No sennò faccio tardi devo passare a prendere Bianca" disse allontanandosi dall'abbraccio.
Bianca è la sua fidanzata ed è abbastanza simpatica devo dire.
"Okay allora meglio che vado oppure arrivo in ritardo, ciao mammaa" diedi un bacio sulla guancia a entrambi e uscii di casa.
Arrivai davanti scuola e mancavano ancora 10 minuti alla campanella.
Bene. Alla ricerca di Agata...
Hey ma non fai prima a chiamarla?
Giusto, perché non ci ho pensato prima?
Le scrivo un messaggio: "hey dove sei? Ti sto aspettando e non ti vedo"
Metto via il cell e mi siedo su una panchina.
"Hey.." sobbalzai un attimo e poi mi voltai
"Hey... Sara giusto?" chiesi
"Si" rispose imbarazzata
Sembra un po timida ma mi piace.
"Dai Siediti" spostai la mia borsa per farle spazio.
"Grazie... Allora... Come va con Marco? Intendo... Non sembra starti molto simpatico da come lo tratti" le scappò una risata e io sorrisi.
"Si è un rompi palle ed è la prima volta che ho un ragazzo come compagno di banco, come prima volta è andata abbastanza male" risi e lei fece lo stesso.
"Da dove vieni?" chiese dopo un po.
"Da qui vicino" sorrisi divertita "tu?"
"Io vengo da Bari, sai, i miei genitori si sono trasferiti qui per lavoro e quindi non conosco nessuno qui" rispose e potevo sentire la tristezza nella sua voce
"Ah capisco... Ti va se oggi pomeriggio ci facciamo una passeggiata in centro? Così ti faccio conoscere anche una mia amica se vuoi" domandai sorridendo. Lei ricambiò il sorriso "certo"
Suonò la campanella e guardai il telefono per vedere una qualche risposta di Agata.
"Sono in ritardo, scusa, ci vediamo a ricreazione. Baci"
Bene. Poi dice che sono io che arrivo sempre in ritardo.
Entrai in classe sorridendo a Sara e notando che Marco non era ancora arrivato. Già al secondo giorno di scuola una assenza? Bah.
La prima ora passò noiosa come al solito con la prof di inglese che ci aveva fatto fare le presentazioni.
*toc toc*
"Avanti" rispose la prof confusa
Fissai la porta per vedere chi fosse e apparve una figura di un ragazzo.
"Scusi del ritardo" disse semplicemente e venne verso di me per sedersi al suo banco.
Notò che lo stavo fissando.
"Principessa bassa fissarmi sennò mi sciupi" disse divertito "ti sono mancato?"
"Assai" ruotai gli occhi e mi concentrai sulla professoressa.
Suonò la ricreazione.
Finalmenteeee.
Appena uscii dall'aula iniziai a vagare per i corridoi.
A un certo punto sentii una mano sulla mia spalla e mi voltai di scatto.
"Hey" disse il ragazzo davanti a me.
Ma che è stamattina tutti che si sono alleati per far spaventare Serena?!
"Hey..." risposi
"Piacere sono Manuel il fratello di Marco, tu dovresti essere Serena giusto?" chiese passandosi una mano fra i capelli.
"Si.. Come mi conosci?" domandai confusa.
"Marco mi ha parlato di te" sorrise.
"Ah capito" ricambiai il sorriso e dietro Manuel vidi Agata. Merda. Agata.
"Scusa un attimo torno subito" andai verso Agata che spostava lo sguardo tra me e Manuel.
"Agata vieni" dissi prendendola per il braccio.
"Che ci facevi con Manuel?" domandò quasi arrabbiata.
"Ci stavamo solo presentando, vieni ora" la trascinai verso Manuel.
"Hey Agata" sorrise Manuel.
"Ciao Manu" rispose
"Voi due ci conoscete?" ci chiese Manuel continuando a guardare Agata.
"Si è la mia migliore amica" Agata mi anticipò.
Suona la campanella.
"È stato bello conoscerti Manuel ora dobbiamo andare" sorrisi e portai via Agata.
"Amo troppo quel ragazzo" disse Agata d'un tratto.
"Ed è reciproco" dissi sospirando
"Tu credi?" domandò speranzosa
"Si, ora vado ciaooo" le diedi un bacio sulla guancia e tornai in classe.
"Ho conosciuto tuo fratello"
"Mi interessa?" rispose scocciato
"Non è un rompi palle come te" dissi
"Ma non è neanche figo come me" sul suo viso apparve un ghigno e io sbuffai.
"Modesto mi dicono"
Fece qualche passo verso di me con quel solito sorriso beffardo.
È bellissimo il suo sorriso.
In effetti...
Solo ora che era a pochi centimetri da me, mi accorsi che era più alto di me. Ew odio essere bassa.
"Bambola ci sei?" la sua voce mi distrasse dai miei pensieri.
"Marco...1) non chiamarmi bambola o principessa o qualche strano nomignolo, mi da fastidio e 2) si ci sono" gli passai di lato e mi misi a sedere.
"È proprio perché ti da fastidio che ti chiamo così, principessa" si mise a sedere anche lui.
"fai come vuoi" sospirai e in quel momento entrò il prof.

His smile my paradise ||Marco LeonardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora