Capitolo 24

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Arrivammo al campo e la partita era già iniziata, scendemmo sulle prime file per vedere meglio e fortunatamente c'erano due posti liberi.
A metà del primo tempo erano 1-0 per gli avversari, al 40' minuto Manuel segnò un goal e Agata si mise a saltare urlando il suo nome.
"Io questa non la conosco" scherzai.
"Stai zitta vorrei vedere se segna Marco"
Sorrisi e tornai a concentrarmi sulla partita.
Quando Marco passò a bordo campo, urlai il suo nome e lui si girò verso di me confuso ma quando mi riconobbe sorrise, mi mandò un bacio con la mano e ricominciò a giocare.
A metà del secondo tempo erano 2-2.
Poi tutt'un tratto Marco si ritrova a terra a reggersi un ginocchio.
Mi alzai di corsa e scesi in campo raggiungendo il punto dove il mio ragazzo era sdraiato e dove lo stavano soccorrendo.
"Amore come stai?" mi chinai verso di lui e sorrise.
"Sorridi quindi stai bene" scherzai.
"Stai tranquilla è tutto apposto"
"Leonardi ce la fai a finire la partita?" disse un uomo dai capelli bianchi sulla quarantina.
"Si coach ce la faccio" provò ad alzarsi e trovando difficoltà lo aiutai.
"Sicuro di farcela amore?" dissi, non era messo un granché bene.
"Sicuro, ora vai che ricominciamo" mi baciò e io mi allontanai andandomi a sedere sulla panchina a bordo campo.
Cercai con gli occhi Agata e la vidi in campo che stava con Manuel mentre beveva.
Si preoccupa tanto del fratello eh.
Poi le feci cenno di venire a sedersi vicino a me e l'arbitro suonò il fischietto segno che la partita fosse ricominciata.
Mancavano 5 minuti alla fine e il punteggio era sempre lo stesso. Poi Marco passò davanti a me un po zoppicante e mi disse "per te" e mi indicò facendomi l'occhiolino, poi partì all'attacco superando tutti gli avversari e ottenendo la palla, la passò a Manuel che poi gliela ripassò una volta che fu più vicino alla porta e... GOALL!
L'arbitro fischia la fine del secondo tempo e quindi della partita e la squadra di Marco vinse 3-2.
Corsi verso di lui e gli saltai in braccio, avvolgendo le mie gambe al suo busto.
"Grazie" sussurrò al mio orecchio.
"Di cosa? Non ho fatto niente, hai fatto tutto tu" dissi rimettendo i piedi a terra.
"Di essere venuta" mi abbracciò di nuovo, stavolta più forte.
"Stasera festeggiamo" disse Manuel avvicinandosi mano nella mano con Agata.
"Ovvio" risposi "sei stato bravo anche tu Manu"

La sera andammo in una pizzeria sul lungomare e dopodiché abbiamo fatto una passeggiata. Marco ci ha offerto uno zucchero filato e siamo tornati a casa alle 11:30.

La mattina dopo mi svegliai di buon umore.
Indossai un jeans a vita alta nero ed una t-shirt a maniche corte grigia (anche se è Marzo però fa molto caldo), con scritto "unicorns are real" ed infine le mie adorate converse bianche.
Arrivata a scuola vidi Marco parlare con dei ragazzi che avevo già visto con lui ma non li conoscevo, alcuni erano in squadra con lui alla partita ed altri erano nella squadra avversaria. Andai da lui e gli scompigliai i capelli.
"Come sta il mio campione?" dissi.
"Adesso bene" sorrise ed io ricambiai.
"Non me lo dai un bacino?" dissi facendo il labbruccio.
"Se proprio ci tieni" scherzò lui e mi diede un bacio.

Suonò la campanella ed entrammo.
Le 5 ore passarono lente e noiose come al solito e dopo essere uscita da scuola mi rinchiusi dentro casa a studiare dato che i miei voti erano un po calati ultimamente. E così tutti i giorni per almeno 2/3 settimane.
Qualche volta uscivo la sera con Marco a farci una passeggiata e svagarmi un po.
Negli ultimi giorni è un po strano e non ne capisco il motivo, mi evita oppure inventa una scusa per non stare insieme a me e sembra quasi arrabbiato con me...
Ora sono sul pullman dato che piove e non avevo nessuno che mi accompagnasse.

Arrivata a scuola scendo e mi dirigo verso Agata e Francesca che stavano parlando vicino all'ingresso.
"Buongiorno" dissi.
"Giorno, che hai?" mi chiese Agata.
"Perché?" domandai.
"Non sei sorridente come al tuo solito" rispose.
"Ti racconto dopo con più calma, ora sto cercando Marco.. Sai dov'è?" chiesi.
"Dovrebbe essere nella vostra aula" rispose Francesca che si intromise nella conversazione.
"Grazie Fra, ci vediamo dopo" baciai entrambe sulla guancia e andai dove mi aveva detto Francesca che avrei trovato Marco. E fu così che lo trovai spostato di banco vicino a Gabriel.
Lo guardai interrogativa e lui evitò il mio sguardo.
Mi sedetti e feci respiri profondi per calmarmi, ma successe tutto il contrario ed i miei occhi si riempirono di lacrime. Guardai in alto cercando di impedirne l'uscita ma una lacrima solitaria solcò la mia guancia e me la asciugai con il palmo della mano prima che entrasse il professore.
Sono sempre stata una ragazza emotiva, soprattutto quando si parlava delle persone a cui volevo molto bene. Io do sempre l'impressione di essere menefreghista e strafottente ma dentro, solo Dio sa come sto, sono distrutta, a pezzi.. Basta un qualsiasi gesto o una qualsiasi parola a far traboccare il vaso e piangere.
Vicino a me si mise Sara per mia fortuna e appena mi vide con gli occhi rossi mi chiese cosa fosse successo ma non le dissi niente, solo per il fatto che non volevo parlarne, avrei dovuto risolvere direttamente con lui e capire il perché faceva tutto quello.
Forse era solo una mia impressione e loro sono solo diventati buoni amici e si era stancato di essere anche il mio compagno di banco oltre che il mio  fidanzato...

Heyyyy
Come va?
Secondo voi cosa sta succedendo a Marco? Perché evita Serena?
Se volete saperlo lasciate una stellina e aggiornerò appena posso;)

His smile my paradise ||Marco LeonardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora