Capitolo 11

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Arrivammo al centro commerciale e scesi dalla moto.
"Non vengo più con te" dissi incrociando le braccia.
"C'è ancora il ritorno" mi fece l'occhiolino.
Giuro che un giorno gli cavo l'occhio.
"Prendo l'autobus"
"Dai principessa" fece il labbruccio.
"Andiamo" gli restituii il casco ed entrai nel centro commerciale.
"Da quale negozio iniziamo?" chiese passandosi una mano fra i capelli.
"Terranova" ed entrai da Terranova e lui mi seguì.
Diedi un occhiata e Marco tornò con in mano due jeans strappati, uno nero e uno rosa, e una camicia a quadri rossa e nera con una felpa nera con scritto "quando pensi a come fottermi,  io ti ho già fottuto due volte".
"Vedi se ti piacciono" disse porgendomeli.
"Adoro" esclamai sorridendo e guardando quelle meraviglie.
"Questi già ce l'ho, prendo questi altri" dissi ridando indietro il jeans nero e la camicia.
"Bella scelta" disse facendomi l'occhiolino e allontanandosi.
Andai alla cassa e mi misi in fila. Marco tornò con un jeans in mano.
"Io prendo questo" disse.
Arrivò il nostro turno.
"Pago io" disse mettendosi davanti a me e cacciando il portafoglio.
"No Marco, grazie ma no"
"Shh" e pagò.
Uscimmo da Terranova e passammo davanti a Intimissimi e diedi un'occhiata alla vetrina. C'era un reggiseno verde-acqua in pizzo e mi innamorai subito ma ci sarei tornata non volevo prenderlo davanti a Marco.
Vidi Marco entrare e mi accigliai.
"Marco che fai?" chiesi
"Salve signorina vorrei comprare quel completino in pizzo che c'è in vetrina" disse alla commessa.
Cazzo.
"Certo, che taglia?" chiese gentilmente la ragazza.
Marco si girò verso di me.
"Che taglia porti?"
"No Marco non lo voglio andiamo" dissi sconvolta.
"Non fare la bambina, ho visto come lo guardavi su"
Guardai la commessa.
"Quarta" borbottai.
Marco pagò e uscimmo da intimissimi.
"Manco fossi il mio fidanzato" sbuffai.
"Lo diventerò" disse facendo l'occhiolino.
"Contaci"
"Vuoi un gelato?" chiese appena ci trovammo davanti una gelateria.
"No frappè" sorrisi
"Come lo desidera?" sorrise anche lui.
"Fragola e menta" fece una faccia disgustata e si avvicinò al bancone.
Mi misi a sedere ad un tavolo e Marco tornò con il mio frappè e un gelato, immagino sia per lui.
Presi il mio frappè e cominciai a berlo.
"Come fa a piacerti?" chiese disgustato.
"L'hai mai provato?"
"Si ma altri gusti"
"Prova" glielo avvicinai e sembrò pensarci su ma poi si decise e prese un sorso.
"Com'è?" chiesi curiosa
"Buono" sospirò
"Che ti avevo detto?" chiesi vantandomi.
"Ora prova tu" mi diede il suo gelato.
"Ma io lo mangio sempre il gelato so com'è" cominciai a ridere.
"È un nuovo gusto, dai prova"
"Che gusto?"
"Cheescake alla menta"
Mi decisi e provai.
"È buono" dissi leccandomi le labbra.
Cominciò a ridere.
"Che c'è?" chiesi confusa.
"Ti sei sporcata, sei proprio una bambina" disse ridendo e porgendomi un fazzoletto.
Mi pulii in fretta e finii il mio frappè.
Passeggiammo un altro po ed entrai da OVS.
"Voglio solo dare un'occhiata" dissi a Marco allontanandomi.
Vidi da lontano un vestito bianco. Mi avvicinai e osservai per bene quel vestito.
È stupendo.
Affianco ce n'era un altro con la gonna di velluto verde-acqua e top bianco con la schiena scoperta.
Stupendo anche questo.
Ok me li provo.
"Marco vado a provarmi una cosa torno subito" lo informai.
"Chiamami se ti serve qualcosa"
Andai nei camerini e mi provai il vestito bianco.
Chiamai Marco.
"Marco vieni devi darmi un consiglio"
"Arrivo"
Dopo due minuti me lo ritrovai davanti.
"Come mi sta?" chiesi

Mi squadrò da capo a piedi e non disse niente

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Mi squadrò da capo a piedi e non disse niente.
"Mi sta male vero?"
"No.. È.. Sei stupenda" balbettò.
"Sicuro?"
"Si"
"Ora mi provo l'altro e mi dici quale preferisci perché mi piacciono entrambi ma costano troppo" dissi controllando l'etichetta.
"Ok"
Cambiai il vestito e aprii la tenda.
"Questo com'è?" chiesi

"Ti stanno benissimo entrambi ma preferisco questo" fece spallucce

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"Ti stanno benissimo entrambi ma preferisco questo" fece spallucce.
"Okay lo prendo, tieni" gli passai l'altro vestito e tornai dentro per cambiarmi.
Uscii e andammo a pagare. Un'altra volta Marco ha voluto pagare.
"Altro che occhiata" borbottai ridendo mentre uscivamo.
"Già" rise anche lui
"Andiamo ti offro una pizza" gli dissi.
"Ma non devi"
"No devo, mi hai comprato tutti questi vestiti devo ringraziarti in qualche modo"
"Non mi interessa, davvero"
"Marco" lo fulminai con gli occhi.
"Improvvisamente mi è venuta fame" disse sorridendo
"Andiamo" sorrisi fiera di me stessa
"Prima devo chiamare mio fratello però"
Presi il telefono e lo chiamai.
"Tia io prendo una pizza con Marco non mi lasciate niente" lo informai
"Ma come, prima non ci volevi uscire e ora non vuoi nemmeno tornare?"
"Mattia..."
"Sto scherzando, stai tranquilla e divertitevi a dopo" e chiuse la chiamata.
Mi aspettavo tipo "non fare tardi" o "a casa entro le 10" ma meglio così.
Andammo a mangiare la pizza e poi mi riportò a casa alle 10:30.
Mentre mangiavamo, parlavamo e scherzavamo, sembrava un'altra persona.. Non avevo mai visto questo suo lato oltre a quello strafottente.
"Mi sono divertita oggi" ammisi "grazie ancora per i vestiti"
"Di nulla e anche io mi sono divertito"
Lo abbracciai.
"Ci vediamo domani allora" lo salutai e lui annuì.
Entrai in casa, chiusi la porta e mi ci appoggiai.
Poi decisi di andare in camera mia. Ero stanca.
Mi misi il pigiama e cacciai i vestiti nuovi dalle buste.
Mi buttai a peso morto sul letto e mi addormentai.

His smile my paradise ||Marco LeonardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora