8.

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Finalmente siamo ad agosto. Domani c'è la prima partita di campionato, Napoli- Bologna. E' passato esattamente un mese da quando ho iniziato la mia avventura partenopea, alla fine va bene così. Sono in sala conferenza, tra poco il mister farà un discorso alla squadra, io traduco. Sono seduta sulla mia grande sedia nera girevole, e mi sto rilassando col telefono in mano. Qualche minuto dopo, inizio a lavorare. Il mister è carico, vuole una grande squadra domani! Anche oggi doppia seduta. Mangiamo tutti insieme. Il pomeriggio si ritorna in campo, decido di andare anche io, per prendere un pò d'aria. Affianco il mister e Bigon, mentre parlano di schemi e moduli. Un lancio sbagliato fa si che la palla arrivi ai miei piedi. Con aria di sfida, Marek Hamsik mi dice.

:- Dai, tira da lì, vediamo dove la spari. Il signorino non sa mica che ho fatto la calciatrice quando avevo sette anni.

:- Dai, ma lasciala stare. Risponde José, che temeva il mio tiro sulle stelle. 

Allungo di qualche centimetro la palla, cerco di mirare bene. Un minuto dopo, la palla era finita in rete, superando la barriera. Una grande punizione, alla Cristiano Ronaldo. 

:- Ma che cazz..... Sentivo Gonzalo sorpreso, ma soddisfatto. 

:- La prossima volta non mi sfidare Marek.

S'è dovuto ricredere. Me ne ritorno dentro, con aria compiaciuta.

..

Sette di sera, la mia giornata lavorativa era finita. Stavo per avviarmi verso l'uscita, quando vedo Gonzalo che torna nello spogliatoio con le lacrime. Devo dire che rimasi di stucco. Entrai di corsa.

:- Oh, che è successo?

:- Niente, lasciami stare.

:- Non solo lo stavo aiutando, mi risponde anche male!?!

:- Dai, stai piangendo. Che hai fatto?

:- Ti ho detto niente, puoi andartene.

Mi alzo dalla panca,guardando Josè, cercando di capire dai suoi occhi cosa fosse successo. 

:- Dai Serena, lascia stare.

Non sapevo perchè stesse così, però mi dispiaceva.

La sera stessa gli mandai un messaggio.

:- Come stai ora?

:- Da quando ti interessi a me?

:- Stupido, magari posso aiutarti.

:- Non serve il tuo aiuto, ciao.

:- Ciao.

'Sta volta, era lui che mi aveva lasciato senza parole.

..

Finalmente tra poco inizia la partita. Sono molto contenta, spero bene. Sono allo stadio con Marta, Alicia, Sara e qualcun'altra conosciuta alla cena. E in più ci sono mio fratello e Alessandro. Prima di iniziare il riscaldamento, scendo giù negli spogliatoi a tradurre la preparazione di Benitez. Porto Alessandro con me, si stava divertendo molto. Lo prendo in braccio, e nel frattempo parlo. Mentre gli altri stavano sistemando le loro cose, gli chiedo.

:-Ale, quale ti piace di questi giocatori? Mi indica Gonzalo, e lo porto da lui.

:- Che c'è?

:- Ha detto che sei il suo preferito, vuole conoscerti. Si scambiano la mano, e iniziano a giocare insieme per qualche minuto. Approfitto per chiedere a Gonzalo come stesse.

:- Tu, tutto ok?

:- Possiamo non parlarne?

:- Centro io?

:- No, non credo. Lasciami stare ora.

:- Vabbe, in bocca al lupo.

:- Crepi.

:- Ciao Gonzalo! Accenna Alessandro qualche verso, e gli fa segno con la mano.

:- Ciao Ale!

..

La partita finisce con una grande vittoria del Napoli, 3-0. Che bella partita. Tutte noi ragazze scendiamo sotto negli spogliatoi, ognuno a congratularsi con il proprio "amore". Viene con noi anche mio fratello, anche se cerco di tenerlo lontano. Non volevo vedesse Gonzalo. Ma secondo quale ottica io sono fortunata? In quell'istante, dalla porta esce Gonzalo, e mio fratello stava passando. 

:- Oh, bene, eccoti.

:- Scusa, tu sei?

Non si erano mai visti prima, solo tramite qualche foto.

:- Come, sono il fratello della tua ex.

:- Ah già. Senti, non ho voglia di discutere.

:-Faresti meglio ad andare, va.

In quel momento, Alessandro lascia la mano di suo padre, e corre verso Gonzalo, indicando di volergli salire in braccio. Cerco di fermare il bambino, ma alla fine lo lascio fare. 

:- Ale, vieni qua! Si spazientisce mio fratello. Che simpatico quadretto familiare che eravamo. Gonzalo lo prende, gli fa un bacio sulla guancia, e lo rilascia. Prende il suo zaino, e se ne va. Chissà perchè stava facendo così, pensai. Nel frattempo, Dries e Sara stavano provando ad avere una conversazione. Vedevo in Sara la ragazza più ingenua che si stava illudendo. Mi veniva da ridere, ma decisi di mettermi in mezzo per farli capire a vicenda. 

Pov Dries.

Questa ragazza mi ricorda molto Kat. I lineamenti, la voce. Devo stare attento, potrebbe farmi cedere. Non deve succedere questo. Però, che bel sorriso che ha .. 

Pov Gonzalo.

Era suo fratello, mio Dio. Perchè poi sto trattando male Serena? Credo che debba chiederle scusa. Anche se non riesco. Mi sembra che stia legando molto con uno dei miei compagni, single, Göckan Inler. La gelosia mi sta uccidendo. Serena era mia, e basta.

..

Più tardi mi arriva un messaggio.

:- Ciao, scusa se ti disturbo, volevo chiederti scusa per come ti ho trattato.

:- Ei, non preoccuparti, stai tranquillo. Ma è grave?

:- No, non tanto. Per me un pò si, ma non è niente di che.

:- Sicuro? Se vuoi parlarne, posso darti una mano.

:- No, meglio di no. Grazie comunque, e scusa ancora. Buonanotte.

:- Va bene. Buonanotte. 

Chissà cosa aveva davvero, pensai.

Stringiti forte su di me,così non ho paura mai. ||Gonzalo Higuain||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora