Pov Gonzalo.
Il giorno dopo, il 12 dicembre, avevano spostato Serena nella suastanza. Era sola, non c'era nessuno. Passo alle sette di mattina,prima di andare a lavoro. Avevo dei fiori, e un piccolo peluche.Insomma, nulla di che, ma le avrebbe fatto piacere. Quando entronella sua stanza, aveva solo la flebo, non più maschere o tubi.Potevo baciarla!
Entro in stanza, lei dormiva ancora.
Le accarezzo i capelli, poi le do un bacio sulla guancia.
Apre dolcemente gli occhi, poi mi guarda e sorride.
:- Non volevo svegliarti.
:- Non importa, ero già sveglia da un po'. Buongiorno amore!
:- Buongiorno a te! Come ti senti oggi?
:- Un po' meglio, finalmente posso parlare!
:- Mancava la tua voce. Tieni, questi sono per te.
Prende i fiori e li annusa, poi guarda il piccolo panda e sorride,poggiandolo sul comodino.
:- Grazie piccolino, non dovevi.
:- Naah, dovevo eccome.
Mi faccio spazio sul letto; appoggio una mano sul suo fiancosinistro, e con l'altra le stringevo la mano destra.
:- Vai ad allenarti ora?
:- Si, tra un po' vado. Abbiamo una partita importante domenica.
:- Si, lo so. Voglio venire allo stadio!
:- Non puoi, lo sai.
:- Mi annoio qui.
:- Dopo la partita, vengo qui.
:- Mi annoio comunque.
:- Passerò tutte le notti qui. Non riesco a dormire sapendo che tusei qui sola.
:- Amore...
Prova ad alzarsi, appoggia i cuscini sulla spalliera. Le do una mano.
Mi avvicino di qualche centimetro, lei lascia la mia mano e la poggiala sua sulla mia guancia. Mi sorride, e mi bacia.
Quanto mi mancava tutto questo.
Quanto cazzo mi mancava tutto questo.
Ci stacchiamo, ma rimaniamo vicini, molto.
:- Non ti baciavo da 19 giorni.
:- L'ultimo bacio te lo sei rubato sul pianerottolo di casa mia.
:- Eh, tu non mi baciavi, l'ho fatto io.
:- Non vedo l'ora che torni a casa.
:- Anche io. Menomale che ho il telefono, almeno possiamo sentircipiù spesso.
:- Non serve. Appena riesco, torno sempre qui.
Le do un bacio sul collo, poi salgo fino ad arrivare all'orecchio.
:- Fermo, se arriva il medico...
:- Che fa?
:- Mi stressa, dice che devo stare ferma.
:- Capito, come va con la dottoressa? Rido.
:- Va bene, insomma. La sento blaterare col medico con frasi di tipo"Wow, quello è Gonzalo Higuain, oddio ma quello è Pepe Reina. Macome fanno a conoscersi, mio Dio, hai visto come sono belli" e blabla bla, però non avevo forza per rispondere, ho lasciato perdere.
:- Allora, ti spiego una cosa. La gente può dire quello che vuole.L'importante è quello che ci diciamo noi. Quello che pensiamo noi.Quindi tu devi stare tranquilla.
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Stringiti forte su di me,così non ho paura mai. ||Gonzalo Higuain||
Fanfiction"Ho dovuto imparare a proteggermi da chi mentre mi tradiva,mi diceva fidati.."