L'indomani mattina, fu Alessandro che con le sue urla mi svegliò. Mi alzai di soprassalto. Quanto urla questo bambino, pensai. Lo presi in braccio, e andammo a fare colazione. Dopo avergli fatto mangiare una merendina, lavato e pronto, presi il necessario per andare a lavorare. In ufficio sarebbe passato il papà a riprendersi suo figlio. Molto ore dopo, verso le 10.00, mentre stavo parlando con la squadra e con il mister, bussano alla porta. Si affacciò lui.
:- Papà! Accennò Ale correndo verso di lui. Gli mostra anche il regalo.
:- Guarda che mi ha dato Gonzalo! Espone la maglia fiero.
:- Wow, che bella.
:- Dai io sto lavorando non è momento! Mi stavo innervosendo, in più mi fissavano tutti.
:- Puoi uscire un attimo, che devo parlarti?
Chiesi al mister, e mi diede cinque minuti.
..
:- Insomma, che vuoi?
:- Senti, io ho un problema al lavoro, devo partire per qualche giorno.
:- Dovrei tenerti Alessandro?
:- Per forza, a chi lo lascio, chi meglio di te.
:- Cazzo però, lo sai che non lo so fare!
:- Fatti aiutare anche dalle amiche tue e da Sara, è urgente!
:- Eh se, ciaone.
:- Ti fai aiutare da quello screanzato dell'amico tuo. Disse in maniera ironica, e provocatoria.
:- Smettila, che mi faccio aiutare da quello lì! Lo sai le cose come stanno.
:- Senti, 'sta volta va così. Aiutami, mi sdebiterò. E mi raccomando, attento a quello lì. Ci vediamo. Ciao Ale, ci vediamo tra qualche giorno!
Alessandro iniziò a piangere. Mio Dio che inferno. Il mister esce dalla porta, e mi guarda malissimo. Spiego ad Ale cosa bisognava fare. Lo dissi con tono serio, non replicò. Lo porto dentro, e continuo a lavorare. Ero un pò nervosa, ha scombinato tutti i miei piani. Però si doveva fare, e basta. Alla fine della riunione, stavo mettendo a posto, anche se stavo facendo ancora più casino. Si avvicina Gonzalo, anche se in questo momento non volevo sentire nessuno.
:- Che ti ha detto?
:- Niente, ora lasciamo stare perchè non è proprio momento.
:- Qualcosa di grave?
:- Devo badare ad Alessandro per cinque giorni, se non di più!
Notai il suo volto un po' sorridente. Ma che cazzo si rideva?
:- Tu ci ridi pure? Iniziai davvero a spazientirmi.
:- Pensavo peggio, dai è solo qualche giorno.
:- Vatti ad allenare, fai prima.
:- Ci vediamo dopo.
Porto Alessandro in campo, avevo finito il lavoro. Lo lascio correre con la palla, e fare qualche tiro. In tutto questo caos, altro problema era quella coppia belganapoletana. Dries aveva accompagnato Sara agli allenamenti. Approfitto della distrazione di Ale, per parlare.
:- Che avete fatto ieri? Dovevo sapere.
:- Ma niente, cosa vuoi che abbiamo fatto. Abbiamo riso, scherzato, parlato. Poi siamo arrivati qua.
:- Allora, vedi di ascoltarmi. Capisci che non puoi stare con lui perchè è fidanzato?
:- Allora, ascoltami tu. Io non sto facendo niente, lui mi cerca e mi scrive. Io non ho fatto nulla. Poi tu parli, che prima dici che non vuoi più vedere Gonzalo poi un altro pò vi baciate?
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Stringiti forte su di me,così non ho paura mai. ||Gonzalo Higuain||
Fanfiction"Ho dovuto imparare a proteggermi da chi mentre mi tradiva,mi diceva fidati.."