La mattina mi svegliai felicissima. Erano le otto. Ero ancora appoggiata al petto di Gonzalo. Chiudo gli occhi, e mi godo per qualche minuto la sensazione di pace, di sicurezza che avevo. Mi alzo dolcemente, cerco di non farlo svegliare. Preparo una spremuta, mentre sento Gonzalo alzarsi e venire verso di me. Era dietro. Sentivo il suo respiro, i baci sul collo, e mi stringeva.
:- Buongiorno amore mio.
:- Buongiorno! Sto preparando la colazione, prendi quello che vuoi.
Mi girò di forza.
:- Non prima di averti baciato.
Gli sorrisi, e l'abbracciai. Mi baciò, poi si sedette.
:- Hai dormito bene? Mentre prendeva una tazza dal mobile.
:- Molto, tu?
:- Bene, però ti muovevi sempre!
Scoppiammo a ridere.
:- Però prima devo passare a casa a prendere il borsone. Vieni con me?
:-Non so, o vogliamo andare in auto separate, per non dare nell'occhio?
:- Vieni con me, e basta.
:- Agli ordini.
:- Piuttosto, ho pensato. Dato che Marta è giù di morale, magari dirle che stiamo insieme le fa piacere. Ti va, stasera?
:- Ma si, va bene. Mi arriva un messaggio sul cellulare. Era Sara.
:- Ti devo parlare.
:- Non ora, ciao.
:- E' urgente, cazzo. Ci vediamo alle nove in sede.
:- Farò tardi.
:- Senti, ho bisogno del tuo aiuto.
:- Alle nove e mezza fuori dalla sede.
:- Ok.
..
:- Chi era?
:- No, Sara.
:- Che vuole?
:- Mi deve parlare.
:- Probabilmente ti dirà che è incinta di me. Mi spiace non avertelo detto prima. Ride.
:- Ma che ... Rimasi un attimo di sasso.Solo perchè aveva pensato una cosa simile, gli avrei tirato una sberla grossa quanto una casa.
Mi prende la mano, e mi fa sedere sulle sue gambe.
:- Amore, l'unica persona che voglio che sia la madre dei miei figli sei tu, e basta.
:- A meno che, non sia incinta di qualcun altro, tipo Göckan! Gli risposi, cacciando la lingua.
:- In tal caso, ammazzo prima lui e poi te.
Gli accarezzo il viso, o meglio, la barba. Gli do un bacio sulla guancia. Poi mi alzo.
:- Dobbiamo prepararci, faremo tardi.
..
Alle nove e venti io rimango fuori sede, lui parcheggia e va ad allenarsi. Chissà cosa doveva dirmi di importante.
:- Che devi dirmi?
:- Buongiorno intanto.
:- Devo lavorare, veloce.
:- Bene, ho un ritardo di otto giorni..
:- O Cristo... Metto una mano sulla fronte, non volevo neanche pensare fosse vero.
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Stringiti forte su di me,così non ho paura mai. ||Gonzalo Higuain||
Fanfiction"Ho dovuto imparare a proteggermi da chi mentre mi tradiva,mi diceva fidati.."