Capitolo 6

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La notizia che mi aveva dato Utau mi aveva talmente sorpresa che per il resto della giornata non avevo fatto altro che camminare avanti e in dietro per la stanza.
<Non riesco a crederci...> dissi fra me per l'ennesima volta.
Ormai Ran, Miki e Su avevano smesso di darmi retta ed erano scese in salotto per giocare con Eru ed Iru.
<E...è una notizia fantastica!> esclamai ancora e ancora.
Utau era incita.
Incinta!
Alla fine mi sedetti sul bordo del letto.
<Wow...>
<Ma insomma!> esclamò Utau perdendo la pazienza.
Era rimasta seduta in un angolo nell'attesa che la smettessi e gli facessi i miei auguri.
<Ti ho detto che sono incita, non c'è bisogno di sconvolgersi in questo modo!> continuò lei <Non oso sapere cosa succederà quando il bambino nascerà!>
Rimasi a guardarla imbambolata.
Lei mi fulminò con uno sguardo di fuoco <La vuoi finire?!>
Mi ricomposi, più per paura che per altro, e schiarendomi la voce iniziai <Ecco...Bhe...è una notizia fantastica...ti...ti faccio i miei più cari auguri...>
<...non sembrano affatto degli auguri.> rispose lei.
<Avresti dovuto dirlo anche a lui.> dissi io alla fine, quasi in un sussurro.
Lei non rispose, forse non mi aveva sentito, ma alla fine si girò a guardarmi negli occhi <Se ti fossi trovata al posto mio l'avresti fatto?>
La risposta la conoscevo fin troppo bene ma aspettai qualche minuto a rispondere.
<No, non l'avrei fatto.>

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Pov'Ikuto
Mi ritrovai in un vicolo buio e stretto.
<Siamo arrivati?> chiesi uscendo per la strada.
<Si, siamo a San Marino.> rispose Dia.
<Bene. Se vuoi puoi andare.> dissi guardandomi attorno.
<Non scherzare. Se le cose non andassero come programmato io sono la tua unica via d'uscita.> disse lei.
Non risposi.
Continuai a camminare fra i vicoli del paese <Quando siamo partiti era mattina.> notai io.
<Infatti.> rispose lei.
<Allora dove siamo?> chiesi io allungando il collo per controllare che nell'incrocio che stavamo per attraversare non ci fosse anima viva.
<Il tuo problema parte dalla formulazione delle domande.> rispose lei <Quello che dovresti chiedere non è "dove" siamo ma "quando" siamo.>
<Siamo nel passato?> dissi alzando di un grado la voce.
<Ovviamente.> rispose lei <Ho pensato che sarebbe stato più semplice salvare Kyle quando è stato portato qui. Piuttosto che nel nostro presente. Quando i controlli sarebbero stati maggiori e le probabilità di fallimento elevate.
<Wow...che pessimismo.> sbuffai mentre attraversavamo l'incrocio.
<Non sono pessimista ma analizzo.> rispose lei secca.
<Ovviamente.> dissi io.
<Sembra che tu sappia dove vai.> notò lei <Ma in realtà non lo sai.>
<Per fortuna Amu non è solo così...> sussurrai io.
<Ti ho sentito.> disse lei <Tu sbagli a pensare che lei sarà sempre così.>
<Oh io mi sbaglio su parecchie cose ma su questo argomento spero di no. Una volta che avrà scelto chi vorrà essere voi tutte scomparirete e lei ne sarà distrutta.> dissi io continuando a strisciare nell'ombra.
<Deve crescere.> rispose Dia senza troppi convenevoli <È quando lo farà dovrà capire che è una cosa necessaria.>
<Si ma...> iniziai io.
<Zitti.> disse Kim che era rimasto in silenzio fino a quel momento.
Rimasi ad ascoltare.
Un rumore di passi riecheggiò nella notte.
<A occhio e croce dovrebbero essere in sei.> disse Yoru uscendo dal taschino della giacca.
Io annuì ma non parlai.
<Kyle è vicino.> sentenziò Kim.

Ciaoooooo.
Perdonatemi se non ho più aggiornato ma non ho avuto molto tempo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo alla prossima!

Amu & Ikuto#3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora