Capitolo 27

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Eravamo davanti il quartier generale di Antra.
Finalmente.
Erano tutti in Chara Trasformacion.
Io e Ikuto eravamo Fortuna Amuleto e Tesoro dei sette mari.
L'edificio sembrava vuoto. Non c'era una luce che provenisse dalle finestre, ne un rumore.
<Siamo nel posto giusto?> chiese Rima.
<Si.> rispose Tadase <Tutte le mie fonti dicono che Antra si trova qui.>
<Bene.> disse Nagihiko <Allora, iniziamo.>
Ikuto guardò Lucia, Bianca e Fabio. Questi annuirono e si diressero verso la porta.
Laura e Michael girarono dietro l'edificio, e lo stesso fecero Cristina e Raffaello.
Intanto Lucia, Bianca e Fabio erano entrati dalla porta principale, dopo poco uscirono.
Lucia ci invitò con la mano ad entrare.
Ikuto, io e Tadase ci avvicinammo.
<Allora?> chiese Ikuto.
<È completamente vuota.>disse Lucia.
<Sembra abbiamo abbandonato l'edificio in fretta.> aggiunse Bianca.
<Se posso permettermi...> si avvicinò Kyle, con Yaya al suo fianco.
<No.> lo zittii Ikuto, poi tornò a riferirsi agli altri <Devono essere da qualche parte...non è possibile che siano scappati.>
<Io...> iniziò Kyle.
Ikuto lo ignorò <Dove possono essere...>
<Se tu mi ascoltassi...> continuò lui.
Ikuto era testardo, non voleva sentire una sola parola da parte sua.
<Io posso...> provò ancora Kyle, ma Ikuto niente, non gli rivolgeva neanche una parola.
<Ikuto.> lo chiamai io.
Lui si girò verso di me. Chiuse gli occhi frustato, poi si rivolse a Kyle con un sorriso tirato <Cosa c'è?>
<So dove sono.> rispose lui.

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Pov'Laura
Avevano quasi aggirato tutto l'edificio e non c'era traccia di Antra.
<Sembra deserto.> disse Michael con un vago accento francese.
<Sento puzza di trappola.> sussurrai guardandomi intorno <Meglio tornare indietro e restare tutti insieme.>
<Avreste dovuto pensarci prima.> disse una voce, poi un colpo secco alla testa mi fece cadere e svenire.

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Pov'Amu
<Allora? Parla.> disse Ikuto impaziente.
<Prima di tutto: è meglio allontanarci da qui e richiamare gli altri.> ribatté Kyle.
Tadase indicò a tutti di ripararsi dietro un vicolo.
<Ciro.> lo chiamò Tadase <Cesare.>
I due si avvicinarono.
<Andate a cercare Cristina e Raffaello, poi a Laura e Michael, poi tornate qui.> spiegò loro, i quali annuirono e corsero a chiamare i loro compagni.
Andammo a ripararci dietro il vicolo.
<Avanti parla.> disse Ikuto.
Kyle si guardò intorno poi parlò <È una trappola.>
<Come?> fece Tadase <Di cosa stai parlando?>
<Come una trappola?> chiese Ikuto.
<Il quartier generale non è nell'edificio, ma sotto.> disse Kyle.
<Come sotto?> chiesi io.
<Sotto l'edificio.> spiegò Kyle girandosi verso di me.
<In caso di attacco i nemici non troverebbero nulla.> pensò ad alta voce Ikuto.
Kyle annuì <Si, è così.>
<Come fai a saperlo?> chiese Nagihiko.
<Bhe, è stata una mia idea.> rispose Kyle con un sorriso sghembo.

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Pov'Antra
<Capo.> la voce di Paolo irruppe nella stanza <Abbiamo preso i due che stavano per avvicinarsi a una delle entrate.>
<Bene...Fuori due. Andate a prendere gli altri due dall'altra parte dell'edificio.> ordinai <Avete iniziato questa partita nel modo sbagliato, cari miei.>
<Signore.> aggiunse Paolo.
<Che c'è?> chiesi senza staccare gli occhi dai monitor che proiettavano l'esterno dell'edificio sotto cui ci trovavamo.
<Ehm...si tratta dell'agente...ex-agente.> si corresse lui.
<Cipriano.> dissi io <Kyle Cipriano.>
Se c'era lui, c'era anche la possibilità che quei mocciosi possano entrare.
<Manda fuori gli agenti migliori. Dovete prenderlo. Prendetelo prima che dica a gli altri come entrare.> quel moccioso era riuscito a farmi perdere la pazienza <Muoviti!>

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Pov'Ikuto
Prima che Kyle potesse continuare le voci di Ciro e Cesare  ci interruppero.
<Tadase.> dissero con affanno.
Con loro c'erano Cristina e Raffaello. Sembravano usciti da un agguato.
<Cosa è successo?> chiese Tadase.
<Era una trappola. Hanno già preso Laura e Michael. Siamo arrivati giusto in tempo per aiutare Cristina e Raffaello.> disse Cesare.
<Cosa?> chiese Ikuto.
<Ve l'avevo detto.> rispose Kyle senza scomporsi, come se non fosse successo nulla.
Ikuto gli lanciò uno sguardo di fuoco Allora perché non ci hai fermato prima?!> esclamò.
<Perché.> rispose lui guardandolo con uno sguardo privo di emozioni <Tu eri troppo occupato per sentire quello che avevo da dirti.>
<È vero...> disse Yaya facendosi avanti <Lui ha provato più volte a parlarti ma senza riuscirci.>
Ikuto scrollò le spalle, sapeva di aver sbagliato.
Non c'era tempo per decidere a chi dare la colpa.
<Cosa possiamo fare?> chiesi finalmente.

Ciaoooooo,
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-ilovelettura

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