Capitolo 20

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Pov'Amu

I suoi baci erano caldi e lenti. Mi infondevano sicurezza.

Ormai, mi ero girata completamente verso di lui. Gli allacciai le braccia al collo attirandolo verso di me. In quel momento i nostri baci divennero più accessi e veloci.

Senza che me ne accorgessi, mi ritrovai sdraiata sul terriccio umido della boscaglia.

Sussultai quando il suo corpo schiacciò il mio. Mi ritrovai senz'aria, e non era per il peso che avevo addosso.

Feci salire le mie mani sui suoi capelli, scompigliandoglieli.

Gli sfuggii un gemito, che avvenne attutito dai nostri baci.

Abbassai le mani sui suoi fianchi, poi le feci salire sotto la sua camicia. Sfiorai i suoi muscoli asciutti.

Spostò la sua bocca al mio orecchio, sussurrandomi <Ti amo...>

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Pov'Utau

<Dovremo chiamare anche Ikuto e Amu, per metterli al corrente delle decisioni prese.> disse Nagihiko.
Annuí <Vado a cercarli.>
Spero proprio che non stiano facendo qualcosa per cui mi venga voglia di cavarmi gli occhi...
Mi diressi all'auto.
<Hey!> esclamai da lontano.
<Che c'è?> rispose Kyle mettendosi a sedere.
<Hai visto mio fratello e Amu?> gli chiesi poi mi accorsi di Yaya sdraiata accanto a lui.
Quella ragazza era troppo ingenua per capire che Kyle la stava prendendo in giro.
Feci finta di nulla e aspettai una sua risposta.
Il viso del ragazzo parve contrarsi <Allora?> chiesi spazientita.
<Sono andati a prendere dell'acqua.> mi rispose a voce alta, poi pensando che non mi sentisse aggiunse <...Quasi tre quarti d'ora fa...>
Mentre mi giravo e mi dirigevo verso il punto in cui avevano lasciato la borsa con l'acqua e gli altri bagagli, sperai proprio di non dovermi pentire di andare a chiamare quei due.

Pov'Amu
I baci di Ikuto lasciavano tracce infuocate sul collo e sulla bocca.
Lui stava per alzarmi la t-shirt, mentre io sbottonavo la camicia. Mi rimanevano altri 4 bottoni, quando Ikuto si alzò di scatto.
<Che c'è?> chiesi pensando di aver sbagliato qualcosa.
<Sta arrivando qualcuno.> mi rispose abbottonandosi la camicia.
Mi misi in piedi velocemente.
<Chi?> chiesi mentre riabbassavo la maglietta, che sfortunatamente per me era arrivata appena sopra l'ombelico.
Ebbi giusto il tempo di aggiustarmi i capelli, quando da dietro un albero spuntò Utau.
Lei si fermò di scatto, mentre ci guardava prima il fratello poi me. Come a controllare che non ci fosse nulla di scandaloso fra di noi.
Fece un sospiro di sollievo <Vi ringrazio, per esservi tenuti i vestiti addosso.> poi sfiorandosi la pancia aggiunse <Spero proprio che mio figlio non somigli allo zio...>
Per essere incinta non lo dava a vedere. Di solito nei film le donne incinte erano isteriche e con le caviglie gonfie. Lei sembrava uscita da una passerella di moda.
<C'era un motivo importante per cui sei venuta a cercarci?> chiese Ikuto irritato per l'interruzione.
<Si.> rispose lei <Gli altri volevano mettervi al corrente del loro piano per rimetterci in viaggio.>

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<Allora siamo d'accordo. Amu, Ikuto e Nagihiko andranno a prendere la benzina.> disse Tadase.
<È qualcosa da mangiare.> aggiunse Kukay.
<Gelato.> dissi io.
<Ti porterò una montagna di gelato!> esclamò Amu.
Kukay e Amu si preoccupavano per me, era evidente.
Chissà per quanto avrei retto questo stile di vita. Era quasi un mese ormai. Di questo passo mi sarei ritrovata con una pancia enorme senza nemmeno accorgermene.

Ciaoooooooooooo,
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-ilovelettura

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