Capitolo 13

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<Amu?> mi riportò alla realtà la voce di Ikuto.
<Cosa?> chiesi io.
<Hai capito cosa ti ho detto?> mi chiese lui con un filo di preoccupazione nella voce.
<Si. Si, ho capito.> risposi io.

Dovevo ammetterlo, ero un po' delusa dal fatto che non ci fosse Ikuto tra i ragazzi che sarebbero venuti con noi.

<Dobbiamo accordarci sul luogo in cui incontrarci.> continuò Ikuto.
<Si, certo.> risposi io <Ora...sarà meglio passarti Utau.> aggiunsi dirigendomi verso l'auto.
<Amu, va tutto bene?> chiese lui.
<Si, tutto apposto. Ora devo andare.>
<Chi è?> chiese Utau, quando mi avvicinai e gli passai il telefono.
<Tuo fratello.> risposi io.
<No, aspetta Amu,> disse Ikuto ma avevo già passato il telefono a Utau.

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Pov'Ikuto
Riagganciai e mi misi il telefono nella tasca della giacca.
<Allora?> chiesero all'unisono quando tornai in auto.
<Ci incontreremo ad Arezzo.> dissi chiudendo la portiera.
<È successo qualcosa?> chiese Rima.
La guardai per qualche secondo.
Quella ragazzina era molto perspicace.
<Niente. Non è successo niente.> risposi continuando a guardarla poi distolsi lo sguardo <Allora, vogliamo partire?>
Kairi mise in moto l'auto e ripartimmo.
Mi girai verso il finestrino, ripensando alle parole di Utau.

<Forse, questo stupido piano che avete attuato di fare due strade diverse non è così brillante come pensavate>
<Che vuoi dire?> le chiesi io.
<Voglio dire, che ci stanno seguendo.> mi rispose lei sottovoce.
<Come?!> le chiesi con voce strozzata.
<Non ne sono sicura ma...ho la sensazione che ci seguono. È io non mi sbaglio mai.> continuò lei <Forse dovremmo viaggiare insieme. Se decidessero di fermarci, come potremmo farcela? Sarebbe meglio restare tutti uniti.>
<Quando ci ritroveremo tutti insieme, decideremo cosa fare. Voi cercate di restare calmi e non dite niente ad Amu, non voglio si preoccupi solo per una tua sensazione. Potresti anche sbagliarti, ne abbiamo passate tante, sarai solo preoccupata per un nonnulla. Comunque, se dovessero esserci novità, chiamami subito.>

Amu doveva proprio esserci rimasta male dal fatto che non fossi io ad andare con loro, ma se gli altri avessero dovuto accettare il piano di Utau le cose tra noi sarebbero andate meglio.
Rimasi a guardare gli alberi che costeggiavano la strada passarmi davanti gli occhi, mentre contavo a quanto mancava al momento in cui avrei incontrato Amu.

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Pov'Amu
Ritornammo tutti in macchina.
<Avete preso quello che vi serviva?> ci chiese Kukay.
<Hai fatto benzina?> gli chiese a sua volta Utau.
<Cosa? Ehm...no, non l'ho fatto. Scusa, Tesoro. Torno subito.> rispose lui uscendo dall'auto.
<Se non ci fossi io...> incominciò lei guardandolo avvicinarsi alla pompa di benzina <Dimenticherebbe anche la testa.>
Rimasi in silenzio a guardare fuori.
Ran, Miky e Su stavano parlando vivacemente tra loro.
<No, non è vero!> esclamò Ran.
<Ti dico che è vero!> ribatté Miky.
<Bhe...io penso che Miky abbia ragione....> commentò sottovoce Su.
<Stai dalla sua parte, eh?!> urlò Ran <Traditrice!>
<Amu!> mi chiamò Utah con voce alterata.
<Cos'è successo?> chiedo allarmata.
<Ti sto chiamando, non mi senti?> chiese lei acida.
<Ah...scusa, ero distratta.> risposi io un po' confusa <Volevi dirmi qualcosa?>
Utau rimase a guardami per qualche secondo <C'è qualche problema?>
<Come?> chiesi corrugando la fronte <Non capisco di cosa parli.>
<Sei strana.> annunciò Utau.
<Ehm...credo che da parte tua sia un complimento....> dissi io.
<No, sei veramente strana. Cosa c'è che non va?> mi chiese lei.
Scoppiai in una risata isterica.
<C-cosa c'è che non va?!> ripetei io <Cosa c'è che non va?!>
Utau rimase a guardami impassibile.
Continuai a ridere finché le risate non divennero lacrime che scendevano lungo le guance.
<Vuoi dirmi cos'è che ti fa stare male?> mi chiese lei.
<Mi manca.> dissi con un filo di voce.
<Bhe. Non né dubito però....> iniziò lei.
<Mi manca da morire.> aggiunsi io.
Lei non disse nulla, mi lascio sfogare.
<Mi manca così tanto da sentirmi male.> continuai sempre più ad alta voce <Sento che potrei spaccarmi a momenti...è un dolore fisico, capisci? Senza di lui non riesco a stare...senza di lui...>
<Ecco fatto.> disse Kukay entrando in macchina <Pronti?> guardò prima me poi Utau e annunciò <Credo di essermi dimenticato...ehm...di comprare delle gomme da masticare...credo ci metterò un po'.> è uscì in fretta.
<Amu...capisco quello che provi...> disse Utau.
<No! Non puoi capirlo! Tu hai Kukay accanto a te! È sempre accanto a te! Io invece sono sempre sola! Sempre!> gridai io.
Lei non ribatté.
Restai per qualche minuto zitta a singhiozzare.
Ran, Miky e Su mi guardavano senza proferire parola.
<Scusate.> dissi io continuando a piangere <Me la sto prendendo con te, Utau, quando dovrei prendermela solo con me stessa.>
<Non importa. So che stai attraversando un brutto momento...> iniziò lei <Ma devi farti coraggio. Devi sempre pensare che alla fine ci sarà Ikuto ad aspettarti. Se non riesci a combattere da sola...nei momenti in cui lo dovrai fare perderai in partenza. Vuoi dipendere da Ikuto? È questo quello che vuoi?!>
<No.> risposi io a testa bassa.
<Allora fai un respiro profondo è combatti. Combatti con tutte le tue forze, così alla fine non dovrai stare dietro le spalle di Ikuto, aspettando che lui ti protegga. No, potrai stare al suo fianco. Potrai combatte con lui, per lui.> continuò lei ferrea.
Mi asciugai le lacrime dagli occhi.
<Ecco, così. Non dico di non mostrarti debole...ogni tanto devi sfogarti. Ti fa bene. No, quello che voglio dirti è non essere debole. Diventa più forte.> disse Utau <Riesci a seguirmi?>
<Si.> risposi.
<Bene, allora fatti forza, perché da ora in avanti dobbiamo mettercela tutta per risolvere questa faccenda è tornarcene a casa.>
<Prima però facciamoci un bel bagno sulle spiagge italiane!> esclamò Ran.
<Si!> concordarono Miky, Su, Eru e Iru.
<Bene, allora è deciso. Dopo tutta questa storia dovremo andare al mare.> disse Utau, sembrava quasi un ordine.
<Niente Debolezze.> annunciai io sorridendo.
<Vai così Amu!> esclamarono le mie Shugo Chara.
<Bene.> disse fiera Utau <Ora che stai bene, potresti andare a chiamare Kukay?>


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-Ilovelettura

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