Capitolo 11

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Pov'Amu
<Dove sono?> chiesi io mentre i muscoli del corpo mi si contraevano.
<Sono con Ikuto. Dobbiamo incontrarci con loro a...com'è che si chiamava?> chiese Utau a Kukay.
<Livorno.> rispose Kukay.
<Perfetto.> dissi mentre correvo a prendere le mie cose <Cinque minuti e torno.>

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Pov'Kyle
In quella stanza non avevo la cognizione del tempo. Mi sembravano passate ore da quando quei ragazzini se n'erano andati per confabulare chissà quale grandioso piano.
Mi alzai dal letto e iniziai a rovistare nei cassetti, forse c'era qualcosa di interessante.
Prima che potessi accorgermene qualcuno aveva aperto la porta.
<Se cerchi qualcosa da leggere puoi trovarla lì.> disse una voce femminile.
Sobbalzai di scatto e mi girai verso di lei.  Era la ragazzina che si vestiva in modo buffo.
<Ehm...ok, grazie.> risposi io chiudendo il cassetto dietro di me con il piede e tornando a sedermi sul letto <Yaya, giusto?> chiesi alla fine.
<Esatto. Tu, invece, sei Kyle.>
<Già.> risposi io guardandomi in torno.
Rimanemmo per qualche istante in silenzio poi lei esclamò <Stavo quasi per dimenticarmene.>
La guardai, domandandomi se lo facesse apposta ad essere così maldestra o pure era fatta proprio così.
<Gli altri mi hanno chiesto di dirti che tra poco dobbiamo partire.> disse lei.
<Per dove?> chiesi io.
<Non mi è concesso dirtelo.> disse fingendo di chiudersi una cerniera sulla bocca.
<Ok, ho capito...> non era da biasimarli se non si fidavano di me.
<Se ti serve qualcosa chiedi pure.> aggiunse lei. Era evidente che non voleva essere scortese ma al contrario si voleva rendere utile.
<Ehm...Non mi serve niente, grazie.> risposi io.
Lei parve un po' delusa dalla mia risposta è qualcosa in me mi spinse a rimediare <Ripensandoci mi andrebbe qualcosa da bere...>
Il suo viso si illuminò <Cosa posso portarti? Limonata? Thè? Succo? Coca-cola? Sprite? Aranciata?...> se non l'avessi fermata ero sicuro che mi avrebbe elencato tutte le possibili bevande che c'erano sulla faccia della terra.
<Acqua.> risposi frettoloso.
<Con ghiaccio? Limone?...> continuò lei.
<Semplice acqua andrà benissimo.> risposi io.
<Perfetto!> esclamò lei saltellando verso l'uscita.
Non ebbi nemmeno il tempo di respirare che la porta si riapri.
<Ecco a te!> esclamò la ragazzina.
<Ehm...grazie.> dissi prendendo il bicchiere.
Feci un lungo sorso d'acqua poi appoggiai il bicchiere sul comodino.
Non sapevo proprio cosa dirle. Quella ragazzina mi metteva una strana ansia addosso.
Mentre pensavo a cosa dirle la sentì parlare <Non sembri pericoloso.>
<Come scusa?> chiedi girando la testa verso di lei.
<Gli altri hanno detto che non c'è da fidarsi...> spiegò mettendosi con la schiena contro il muro, accanto al comodino.
Alzai le sopracciglia quasi divertito <Quindi la prima cosa che fai e parlarne con me...molto astuta.>

~~~~~~~~~~~

Una settimana dopo.

Pov'Ikuto
<Siete pronti?> chiedi a tutti i presenti nella stanza <Manca qualcuno?> scrutai tutti i visi uno a uno.
<Yaya dov'è?> chiesi io.
<È con Kyle. Lo sta aiutando a scendere.> rispose Rima.
<Non è mica un invalido.> borbottò Kairi.
<Certo che quei due hanno legato parecchio...> osservò Nagihiko.
<Non dobbiamo fidarci.> ripeté per l'ennesima volta Tadase, e per una volta diedi ragione al Piccolo principe.
Dopo esserci messi d'accordo con Utau, Kukay ed Amu su dove ci saremmo dovuti incontrare Tadase insistette sul fatto di aspettare un paio di giorni prima di uscire.
Così passati 3 giorni eravamo pronti a partire ma Nagihiko aveva insistito sul fatto di affittare un piccolo minivan. In modo da viaggiare in maggior sicurezza per quanto riguardava Kyle eper velocizzare i tempi.
Amu, Utau e Kukay avrebbero preso strade di campagna, poco trafficate, mentre noi avremmo dovuto fare in modo che se qualcuno ci avesse seguito gli avremmo reso la vita più complicata.
Kairi aveva preparato una lista precisa di dove saremo dovuto andare.
Rimini
Bologna
Lucca
Viareggio
Livorno
<Hai allungato parecchio il tragitto.> notò Rima.
<È solo per sicurezza.> rispose Kairi.

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Pov'Amu
<Dove siamo?> chiesi per l'ennesima volta.
<Siamo partiti 10 minuti fa!> esclamò esasperata Utau.
<Siamo quasi a Pievevecchia.> rispose Kukay calmo <Ora però stai calma...>
Ritornai a guardare fuori dal finestrino.
Ero sicura che con tutto il nervosismo che avevo in corpo non mi sarei mai addormentata. Invece, dopo neanche cinque minuti crollai, sentendo tutta la stanchezza che avevo represso scaricarsi sulle mie spalle.

Ciaoooooo!
Come va?
Scusate se sto pubblicando di meno😅.
Visto che la scuola è quasi finita proverò a pubblicare più capitoli possibili.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
-Ilovelettura

Amu & Ikuto#3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora