1. Renaissance

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Il rinascimento è un periodo artistico che si sviluppò a Firenze tra il 1500 e il 1600.

Aaron Lee aveva urlato quella frase letta dal libro d'arte di suo padre prima che i suoi due amici Richard Hughes e Johanne Hedengaard si prendessero a schiaffoni per decidere quale nome dare al loro club.

Richard e Johanne non capirono niente di quella frase, avevano dieci anni e di certo a loro non interessava niente di quella roba.

Ma a Richard Hughes piacque il nome 'Renaissance', per questo dopo un'altra lite, i tre bambini decisero di nominare il loro nuovo club Renaissance.

All'inizio era una cosa innocua, un semplice gruppetto di bambini che si divertivano sulle spiagge di Brighton, ma poi questi bambini diventarono sempre più dispettosi e spavaldi che il club si tramutò in qualcosa che di innocuo aveva ben poco.

Ora Richard, Johanne e Aaron erano all'ultimo anno della Longhill High School, il loro club era diventato molto famoso, tanto da spingere le persone a chiedere se potevano farne parte, ma Richard era furbo, lui voleva membri con il sangue freddo, che non si fanno molti problemi a commettere bravate o ruberie.

Per questo decise di sottoporre coloro che volevano entrare nel club ad una prova che consisteva nel picchiare uno del primo anno ogni giorno della settimana avvenire al giorno in cui si chiede di partecipare al club. Al venerdì sera, bisognava infiltrarsi nella casa dell'ex tenente della marina militare inglese, Mr. Harvey, famoso in tutta Brighton per il suo patriottismo, e rubargli l'amata bandiera inglese appesa sopra al suo letto.

In due anni, solo diciotto membri erano riusciti a superare la prova per entrare nel club, e Richard era più che fiero di avere persone di un certo calibro al suo fianco.

•••

-Passami il verde!- mi urlò Zachary dall'altra parte della strada.

Presi la bomboletta verde dal mio zaino e gliela lanciai.

-Cosa disegni?- mi domandò mentre facevo scorrere lo spray nero sul muro, creando una linea dritta.

-Le solite stronzate-

Passammo qualche minuto davanti a quei muri, trasferendo i nostri pensieri sull'intonaco smorto e rovinato degli edifici.

Quando finì il mio lavoro, misi la bomboletta nello zaino insieme alle altre e me lo misi in spalla, raggiungendo poi Zachery.

-Io ho finito- gli dissi, poi lui abbassò il braccio che teneva la bomboletta e si mise a contemplare l'alieno verde che aveva disegnato sul muro.

-Anche io- disse infine, dandomi la bomboletta.

-Che ore sono?- chiese,

-Le otto e dieci-

-Andiamo a scuola?-

Sospirai e annuì.

Zachery Young era un ragazzo con un brutto ciuffo spettinato e un piercing tra le sopracciglia, non sapevo come le ragazze potessero essere attratte dalla sua indole da rincoglionito (perché diciamocelo, Zachery non è mai stato un tipo sveglio, ancora adesso, dopo due anni, mi chiedo come abbia fatto a superare le prova del club), ma hey, sei ben dotato? Sei a cavallo, le persone ti devono fare la stessa domanda almeno cinque volte dietro fila? Non importa, il tuo cazzo è molto più importante della tua intelligenza alla Longhill High School.

Fatto sta che io e Zachery eravamo come culo e camicia. Lui era stato uno dei primi a chiedere di entrare nel Renaissance e a superare la prova, da quando divenne un membro del club, siamo sempre stati insieme.

Erano le dieci e quaranta e la pausa era appena iniziata.

Io Zachery e altri due del club, Evan e Fabian, eravamo in corridoio.

I tre ragazzi scherzavano tra di loro mentre io scrivevo sul muro 'SEND NUDES' con un pennarello indelebile rosso.

-Hey- mi girai curiosa di sapere chi aveva chiamato Evan.

Vidi Nora Lewis passare evitando i nostri sguardi. Aveva in mano dei libri e lo zaino le penzolava sulle spalle.

-Che ne dici di fare un giro su questa macchina del sesso?- domandò con un brutto sorrisetto sulle labbra mentre si indicava il cavallo dei pantaloni.

-Sono fidanzata- rispose fredda continuando a camminare.

-E allora? Cosa ti costa farti una scopata con qualcuno che non sia quel coglione del rugbista?-

Nora si fermò e si girò, fissando Evan con occhi di ghiaccio.

-Non ti permettere di chiamare in questo modo Alberic, e qui il coglione sei tu! E pensi che io sia una zoccola?- sbottò avvicinandosi al ragazzo con il dito puntato.

-Calmati piccola, anche se sei molto sexy quando ti arrabbi non voglio mica che ti si tolga quel bel sorriso che ti rende più innocente di quello che sei- guardai Evan con noia, odiavo assistere a questi teatrini.

-Non osare chiamarmi piccola-

Nora fece per andarsene, ma Evan fischiò guardando il suo fondoschiena. Vidi la ragazza aprire la bocca sbigottita, pronta a dirgliene quattro, ma la battei sul tempo interrompendola,

-Lascialo perdere- attirai l'attenzione di tutti.

-È un coglione, vattene se non vuoi guai- la guardai seria, lei sembrava volermi dire qualcosa, ma si limitò ad andarsene. Con lo sguardo, seguì il suo corpo snello camminare verso le scale, la gonna della divisa scolastica le faceva un culo davvero molto invitante, per fortuna era una di quelle che aveva deciso di indossarla nonostante non fosse più obbligatoria per noi dell'ultimo anno.

-Eddai Joha mi stavo divertendo- si lamentò Evan.

-Non sprecare tempo con quella, sai chi è il suo ragazzo?-

-Il capitano della squadra di rugby, com'è che fa di nome?- Evan schioccò le dita,

-Alberic Wilson- disse Fabian mentre mordeva il suo panino.

-Wilson ci odia e sai che ce l'ha il coraggio di romperci il cazzo-

-Quindi? Siamo in ventuno all'interno del club e siamo tutti pronti a difenderci-

-Noi siamo in ventuno ma lui ha quattordici giocatori di rugby dalla sua parte, se non vuoi finire all'ospedale evita di fare il cretino-

Evan mi guardò con uno sguardo interrogativo,

-Siamo o non siamo i più odiati e i più temuti da tutti qui a scuola?- domandò,

-Sì, lo siamo, ma questo non significa che possiamo fare tutto quello che ci pare, abbiamo dei limiti, e questi limiti ci proteggono dalla legge-

-Addirittura la legge?- sbottò Zachery.

-Vi siete scordati la volta in cui Alberic Wilson chiamò la polizia perché avevamo portato dei magnum al ballo scolastico dell'anno scorso?- i tre ragazzi annuirono all'unisono.

-Quello non si fa scrupoli a metterci nei casini grossi, e io non voglio avere problemi con la legge, quelli sono dei rompicoglioni incredibili, ti stanno attaccati al culo per tutta la vita se hai la fedina sporca-

Evan sbuffò e si appoggiò al muro dietro di lui.

-Non pensare alla Lewis, sai quante ce ne sono migliori di lei?- lo rassicurò Fabian.

-Hai ragione Fab- rispose Evan con un sorriso mentre batteva il pugno al suo amico.

Alberic Wilson era uno stronzo fortunato ad essere il fidanzato di Nora Lewis. Quella ragazza è il mio sogno da quando ho messo piede alla Longhill, a dire il vero è il sogno di molti all'interno della scuola, ma nessuno osava avvicinarsi a lei sapendo che il suo ragazzo era il mitico capitano della squadra di rugby.

Tutti portavano rispetto ad Alberic Wilson, ma non lo stesso rispetto che portavano a noi del Renaissance. Le persone ci temevano, non si azzardavano a toccare ciò che era nostro e facevano i lecca culo appena ce n'era la possibilità. Il rispetto che portavano ad Alberic Wilson era lo stesso rispetto che si porta ad un parroco, gli vuoi bene, credi nelle sue stesse cose e condividi i suoi pensieri.

Per me sono solo tutti sfigati.

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