27. Life is crazy, I know

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Il Fight Club era stata l'unica idea di Richard.

Il Fight Club era lo stesso posto dove Aaron combatteva e io mi tirai subito indietro.

Aaron e Rich avrebbero fatto coppia per una sera sul ring e la vincita sarebbe stata di mille sterline.

Se avrebbero vinto il debito sarebbe stato pagato pure con qualche interesse e con Aaron in squadra la vittoria era già praticamente in pugno.

Richard ci aveva spiegato il piano alla festa dopo la gara di atletica, e poco dopo io mi stavo portando a letto una bella mora.


Quel lunedì mattina corsi verso Zach quando lo vidi scendere dall'autobus.

-Sono guarito!- esclamò mentre ci stringevamo l'uno all'altro e poi mi guardò il collo. La ragazza di venerdì notte mi aveva fatto molti succhiotti, tre a destra, due al centro, due a sinistra, ero a pois.

-Vedo che non ti sei fatta tanti scrupoli nel farti fare dei succhiotti, quanti sono? Otto?-

-Sono sette e sembrano buchi neri, guarda qua! Andranno via tra due anni- e indicai i peggiori a Zach rise. Ero così felice che fosse tornato.

E intanto la questione di Nora Lewis rimaneva ancora un enorme punto interrogativo, non sapevo più a cosa credere, ma una domanda mi ronzava in testa da molto, perché mai Nora avrebbe dovuto dirmi che era lesbica? Se lei, in veste da etero, si fosse fidanzata con me, cosa ci avrebbe guadagnato?

-Ron mi ha detto che lui e Rich faranno un incontro al Fight Club per il debito- annuì,

-Se vincono risolviamo tutto- ed entrammo a scuola.


Quel giorno saltai atletica leggera perché Miss Snow aveva avuto un imprevisto improvviso e nessuno potevo sostituirla.

Così, all'ora di pranzo, mi sedetti ai tavoli insieme a quelli del Renaissance.

Ma poi alcuni del club si girarono e poi mi picchiettarono la spalla,

-Qualcuno ti cerca- e mentre mangiavo io mio sandwich mi girai e quel qualcuno era Nora Lewis.

-Scusate un attimo- mi alzai da tavolo e presi Nora per un braccio portandola via da loro,

-Cosa c'è?- fui apatica nel chiederlo e lei mi sorrise.

-Volevo darti il mio numero così se hai voglia di uscire puoi chiamarmi- e poi guardò il mio collo e corrugò le sopracciglia.

Presi il mio telefono e lei lo prese, scrisse il suo numero e poi me lo porse.

Poi Nora guardò di nuovo il mio collo costellato da succhiotti e sembrava non voler distogliere l'attenzione.

Mi massaggiai il collo perché mi pareva bruciato dal suo sguardo e lei mi guardò negli occhi.

-Com'è finita la festa?- una semplice domanda incisiva che fa chiaramente intendere che a lei non frega nulla se c'era stata una rissa o qualcuno aveva vomitato sulla televisione, a lei interessava chi era quella che mi aveva succhiato il collo come un vampiro.

Alla festa di venerdì sera Ashley e Nora non c'erano e a dire la verità un po' mi mancava avere tra i piedi due ubriache.

-Bene, Aaron mi ha detto che uno è caduto dalla finestra ma non gli è successo niente perché c'erano delle persone sotto- lei sorrise e mi guardò di nuovo il collo.

-Eri a letto con qualcuna quando è successo?-

Unì le labbra e le bagnai, Nora era diventata mia madre? Il suo tono carico di disprezzo mi fece sospettare che forse la storie di lei lesbica ha un minimo di fondo di verità.

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