Due giorno dopo a scuola quelli del Renaissance furono più che felici di vedere che la vecchia Johanne era tornata.
Evan aveva portato a scuola una bottiglia di rum e la bevemmo al nostro posto come dei pirati.
E io ne bevvi così tanta da ubriacarmi. Ero ubriaca a scuola e mi ero ricoperta del deodorante di Marvin e avevo in bocca cinque chewing-gum per coprire l'odore dell'alcol.
E mi sembrava tutto così strano e divertente, non ero così tanto ubriaca da non capire un cazzo, così riuscì ad essere discreta per tutte le lezioni. A dire il vero dormì per tutte le lezioni ma nessuno si accorse della mia camminata sbilenca o del mio sguardo assente. Ed era esilarante.
E prima che suonasse la campanella del pranzo io ero già pronta ad andare ad atletica leggera. Mi ero già un po' ripresa dall'ubriacatura ma non era passata.
Ero seduta sulle panchine davanti alla scuola insieme a Jaxson e Paul e Fitz e un'altro del club di cui non mi ricordavo il nome, ridevamo e ci divertivamo e io ero felice di essere tornata la stessa di sempre.
E poi mentre ridevo suonò la campanella e un secondo dopo vidi Alberic Wilson e Nora Lewis camminare insieme con entrambi la divisa scolastica e i libri sotto braccio e mi sembravano solo due poveri sfigati. Erano appena usciti dall'entrata principale della scuola e stavano per sederti ai tavoli.
Mi alzai e andai verso di loro perché volevo far visita ai miei vecchi amici, dimenticai pure di atletica leggera.
-Buongiornissimo!- misi le braccia sulle spalle di entrambi i due piccioncini e loro si sorpresero di vedermi così.
-Ma che vuoi!- Alberic Wilson si tolse il mio braccio di dosso e mi tolse il braccio pure dalle spalle di Nora.
Nora. Mi guardi e non dici niente perché ora sai che mi piaci e non sai cosa dire.
-Vattene- sibilò il ragazzo,
-No, sono qui per la tua bella fidanzatina- la guardai e misi un braccio attorno al suo fianco.
E dietro di noi alcuni del mio club arrivarono ed erano già pronti a difendermi in caso di rissa. Oh sì, volevo proprio menare la faccia di Alberic Wilson.
-Lasciaci stare e stalle lontana- lui cercò di scostare il mio braccio da lei ma io mi parai.
-Avanti, siete sempre solo voi due- e guardai Nora negli occhi e poi le diedi uno schiaffo sulla natica sinistra e strinsi le dita. Lei sobbalzò arrossendo più di un pomodoro e Alberic Wilson mi ammazzò con lo sguardo.
Poi sorrisi e il pugno del rugbista mi arrivò dritto sull'occhio destro e io caddi all'indietro.
Risi perché il dolore era una cosa comune ed ero troppo felice di essere tornata la solita Johanne Hedengaard.
Jaxson mi prese per le spalle e sentì Nora richiamare con voce potente Alberic. Poi Nora Lewis si chinò davanti a me insieme a Paul ed Aaron. Oh, ciao Aaron.
-Joha accidenti!- lei mi guardò l'occhio,
-Nora Lewis sei caduta dal paradiso quando ti sei fatta male?- e lei mi guardò con confusione e pure Aaron e Paul lo fecero, probabilmente anche Jaxson lo era.
-Volevo dire... ti sei fatta male quando sei caduta dal paradiso? Perché a me fa male la faccia... no uhm... ho sbagliato ancora- ridevo e ridevo e parlavo e lei mi guardava confusa.
-Per l'amor del cielo Johanne, ti hanno appena tirato un pugno, puoi stare seria per un secondo o almeno far vedere che ti fa male? Non nasconderlo-
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Renaissance
Roman pour AdolescentsJohanne Hedengaard faceva parte del club più esclusivo e violento e criminale di tutta Brighton, il famoso e temuto Renaissance. Dentro al Renaissance non tutto era rose e fiori però. I casini erano sempre dietro l'angolo e puntualmente Johanne Hede...