13. Femme fatale

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Il Curchille Centre era un centro commerciale con qualsiasi tipo di negozio. Ci potevi trovare qualsiasi cosa volevi e sinceramente lo odiavo ma quel pomeriggio era molto diverso.

Avrei fatta santa Ashley visto che era grazie a lei che avrei potuto fare amicizia con Nora, ma la santa e Nora Lewis stavano facendo ritardo e troppe persone mi stavano circondando uscendo ed entrando dal centro commerciale.

Certi mi urtavano e mi venivano proprio addosso visto che ero l'unica ferma in mezzo alla folla in movimento. Come un palo in mezzo al traffico delle sei di sera.

Poi qualcuno mi si attaccò al braccio e vidi la santa insieme a Nora Lewis.

-Siete in ritardo di un quarto d'ora- puntualizzai e Ashley sorrise,

-Mi scusi miss, ma i genitori di Nora non la smettevano di parlarci di quanto ci saremmo divertiti in montagna quest'estate- Nora Lewis mi sorrise e io non potei fare a meno di imitarla.

-Andate in montagna d'estate? È una cosa da ricchi sfondati, d'estate si va al mare, ce l'abbiamo pure qui-

-Sì ma i genitori di Nora hanno i loro complessi e direi che sono molto strani- Ashley guardò Nora e lei annuì concordando,

-In questo ambito lo sono molto- parlò lei.

La prima ora la passammo tra i vari negozi perché Ashley voleva una cosa ma Nora ne voleva un'altra e quindi facemmo talmente negozi che persi il conto, ma poi Ashley disse che le sarebbe piaciuto comprare un vestito elegante e ci fiondammo in un negozio di lusso pieno di luci e carta da parati color bianco panna.

E finalmente mi sedetti su una poltroncina durissima davanti ai camerini mentre Ashley si cambiava e Nora era da qualche parte nel negozio.

-Johanne- canticchiò Ashley e io mi alzai dalla poltrona per entrare nel camerino con la faccia,

-Dimmi- Ashley era in intimo e stava togliendo la gruccia da un vestito grigio e corto.

-Non ti ho vista parlare molto con Nora, mi era parso di averti detto che questa uscita era per riconciliarvi-

-Ash se fosse per me...- mi bloccai in tempo che capire che davanti a me non c'era Zach e non potevo dire che me la starei scopando. Ero troppo abituata a quelli del club, e Ashley notò il mio silenzio improvviso e mi fissò mentre si infilava il vestito,

-L'hai detto pure tu che lei è troppo orgogliosa per chiedermi scusa, se lei è la prima a non volermi parlare non riesco a fare molto- parlai stando attenda a quello che dicevo.

Poi Ashley mi stava per rispondere ma la voce di Nora suonò alla nostra destra,

-Hey Ash, puoi venirmi ad aiutare con il vestito?- Ashley mi guardò sorridendo e poi le rispose,

-Sono impegnata, ti aiuta Joha- poi Ashley mi fece cenno con la testa di andare e io uscì dal camerino.

Proprio di fianco al camerino di Ashley mi abbassai fino a vedere sotto la tenda del camerino e vidi i piedi nudi di Nora e le sue scarpe affianco. Mi avvicinai e mi fermai,

-Hey Nora, sono io, Joha- non so perché lo dissi con così tanta insicurezza ma pensare che dietro al quella tenda c'era Nora senza vestiti mi mandò in tilt come se fosse una scolaretta delle medie. (Nora mi manda in tilt anche se ha i vestiti indosso).

-Certo Joha vieni pure- e con quel richiamo, come se lei fosse la sirena e io il marinaio, entrai nel camerino e vidi Nora davanti allo specchio con un vestito color bianco che la faceva sembrare un angelo.

-Mi allacci la cerniera?- lei continuava a guardarsi allo specchio e si indicò la cerniera aperta sulla schiena.

Guardai la sua schiena nuda e notai che non portava il reggiseno, perché diavolo se lo era tolto? Fatto sta che appoggiai una mano sulla parte bassa della sua schiena per tenere fermo il vestito e presi la zip e la alzai, coprendo la sua schiena.

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