30. Darling, stand by me

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È come quando dormi che poi ad un certo punto ti svegli ma rimani con gli occhi chiusi.

Non sono più priva di sensi ma mi fischiano le orecchie ed è tutto silenzioso.

Ho male alla faccia. È gonfia e brucia e la pelle tira e sento che se apro gli occhi vedo solo una fessura perché sono gonfi.

E se ero così mal concia come avrei fatto a curarmi? Del ghiaccio e del disinfettante non sarebbero bastati.

Non potevano portarmi all'ospedale, certo che no. Allora che mi avrebbero fatto?

Ah boh.

Mi avrebbero creato strati e strati di cerotti e avrebbero usato bottiglie intere di disinfettante. Meglio che niente. Sono i miei amici dopotutto, loro farebbero tutto per me come io faccio con loro.

Come io ho fatto con Richard. I suoi casini, la mia faccia.

Quando ebbi la forza di muovermi mi toccai la faccia e mi stupì di sentire delle bende e dei cerotti e delle garze ben messe.

Apro gli occhi, metà della mia faccia era coperta da garze sterili, l'occhio sinistro era oscurato da quelle garze e sono sicura che se anche non ci fossero state non sarei riuscita a vederci.

Cieca da un occhio come un pirata.

Sono sul ring ancora insanguinato e sotto la mia testa dei guantoni mi fanno da cuscino, la pelliccia di Richard funge da coperta.

Girai la testa perché la luce sopra di me mi dava fastidio e vidi Zachery appoggiato al paletto dell'angolo con Nora sotto braccio. Entrambi dormivano e mi chiesi quanto tempo restai priva di sensi.

Ma poi Nora era lì ed era l'ultima cosa che volevo. Perché Nora era lì? Non ero pronta ad affrontarla in quel momento, volevo solo andare a casa e dormire. Non volevo parlare con Nora in questo stato. E come aveva fatto a sapere che mi ero cacciata in quel guaio?

Prima di svenire volevo che Nora fosse di fianco a me, mi pareva che la sua presenza mi avesse giovato da tutto quel dolore che stavo provando, ma ora che ero più razionale mi rendo conto che non era un bene che le fosse lì.

Mi alzai e non mi preoccupai di svegliare i due dormienti. Ero ancora nei miei vestiti da combattimento e mi misi la pelliccia di Rich per stare calda.

Scesi dal ring e mi diressi verso il corridoio con l'ufficio del capo. Mi avvicinavo sempre di più e sentivo sempre più forte delle voci discutere.

Arrivai fino alla porta dell'ufficio di Roger e mi affacciai. Aaron e Rich erano in piedi davanti alla scrivania del capo mentre Roger era seduto sulla sua poltrona.

Rich aveva una guancia gonfia, le nocche fasciate, un grosso cerotto bianco sulla fronte e l'occhio sinistro gonfio e viola e rosso e pieno di vene, era conciato molto meglio di me.

Quanto i tre mi videro si zittirono e Rich si affrettò ad uscire, chiudendo la porta dietro di se.

-Come stai?- domandò abbracciandomi,

-Sono ancora un po' stordita ma molto meglio di prima, stavate litigando?- indicai la porta dove Aaron e Roger iniziarono di nuovo a discutere.

-Non abbiamo vinto- Rich però teneva in mano delle sterline rosate e bianche e ignorò la mia domanda.

-Ma ci hanno dato un premio di consolazione perché il pubblico è impazzito e perché è stato il nostro primo combattimento, gli facevi pena, guarda come ti ha ridotto quello stronzo- Rich mi diede in mano i soldi e li contai.

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