Lauren si sveglia; era solo un incubo grazie a Dio.
Si siede sul lungo divano su cui si ritrova asciugando gli occhi; probabilmente ha pianto durante il sonno e si guarda intorno accorgendosi di essere ancora nella hall dell'ospedale, ma questa volta qualcuno è accanto a lei e la sta fissando.
"Cosa....?!?" Esclama sorpresa Lauren prima di essere assalita da due braccine grandi quanto i suoi polsi "...Emma cosa ci fai qui?" esclama la donna ricambiando l'abbraccio nascondendo il suo naso nei capelli della bambina. Ha lo stesso odore di Camila.
"So che mamma è qui, ma non me la fanno vedere. Gli uomini in bianco dicono che è stanca dal troppo lavoro e sta dormendo in una stanza di questo albergo. Ma dove?!" chiede Emma stringendo ancora di più la presa sulla mora.
"Lo so tesoro, non la fanno vedere nemmeno a me. Ma, aspetta un attimo..." chiede Lauren guardandosi intorno, "...sei da sola??" esclama scostandosi e guardandola negli occhi.
Le risate di Emma riempiono il cuore di Lauren, proprio come nell'incubo che ha avuto precedentemente. "Ma cosa dici Miss Lauren?? Come faccio essere qui da sola? Mamma non mi fa nemmeno andare in giardino da sola!" esclama la bambina portandosi una mano in fronte e scuotendo la testa. "Sono qui con nonno e nonna! Sono venuti qui per stare con me, perché papà non c'è. Mi hanno spiegato che è via per lavoro...ma non gli credo." Sussurra la bambina abbassando la testa e giocando con il vestito "So che è successo qualcosa e non me lo vogliono dire. Ma...voglio vedere la mia mamma adesso. Non papà." Esclama la bambina prima di essere presa di peso e spostata sulle gambe della mora.
"Okay, ti prometto che presto vedrai la tua mamma. Sono sicura che sta bene e che si è ripresa dallo stress del lavoro!" esclama Lauren sorridendo a malapena per far sentire meglio la bambina.
"E' una promessa?" chiede Emma portando il suo mignolo in alto per incontrare il viso di Lauren.
La more non riesce a resistere alla dolcezza di Emma, come può una bambina ritrovarsi in una situazione del genere? Il padre in carcere per abusi domestici e la madre in un letto di ospedale che cerca di combattere ancora una volta per restare in vita. Bambini come Emma non dovrebbero mai soffrire, è contro la natura umana.
Lauren alza il suo mignolo e senza pensarci stringe il mignolo della bambina e ridendo esclama "Promesso." Ma con quella parola Lauren promette a se stessa di proteggere la bambina che la sta guardando con occhi sognanti e pieni di vita da qualsiasi cosa le possa capitare. Ed insieme a lei promette di proteggere anche Camila.
Pensando alla donna un crampo allo stomaco fa storcere le labbra di Lauren e cerca di nascondere il dolore abbassando lo sguardo.
"Miss Lauren stai bene?" chiede la bambina guardandola preoccupata "...la tua pancia sta facendo rumori strani e di solito mamma dice che quando il mio pancino fa quei rumori è perché ho fame." Esclama la bambina portando una mano sulla sua pancia.
Questa bambina è un genio. Da quanto tempo Lauren non mangia? "Lo sai..." esclama Lauren portando un dito sul mento ". Credo di aver visto un signore in bianco passare con del cibo prima...cosa ne dici se lo andiamo a cercare e chiediamo anche come sta la tua mamma?" la mora cerca di parlare con voce calma e dolce, la stessa che usa in classe con i suoi alunni.
I suoi alunni. Il suo lavoro. Lauren manca da lavoro da almeno una settimana e la prossima cosa da fare prima di capire come sta Camila è quella di chiamare la scuola e cercare di capire per quanto tempo può prolungare questa assenza, sperando che la supplente sia disposta a rimanere più del dovuto.
STAI LEGGENDO
La Casa sul Lago (Camren)
FanfictionDal Capitolo 4: "Ora va, divertiti principessa e non combinare guai!" urla prima di vedere la bambina scomparire in mezzo ai giochi e agli altri bambini. "Che mamma premurosa" esclama una donna con un paio di pantaloni di pelle e una magliettina di...