Capitolo 5

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Mi sono resa conto che io non so nulla di lui.
Io gli ho rivelato il mio passato, ovvero me stessa. Perché se uno conosce il mio passato conosce automaticamente me. Continuo a pensare a quell'abbraccio, è stato un abbraccio che non ricevevo da tanto e un abbraccio che mi ha dato la forza di non crollare di nuovo.
Abbiamo litigato per come dormire e alla fine ho deciso di mettere un cuscino tra noi.
Forse mi sta simpatico, potremmo diventare amici...

"Parlami di te" sono le quattro di notte ma sento che non sta dormendo.

"Come?" dice con la voce impastata dal sonno.

"Io ti ho raccontato quello che mi è successo, ora parlami di te" continuo "Sei felice?"

"Ho una sorella di sette anni e un fratello di quattro" fa una pausa e continua "mio fratello ha un cancro" mi si gela il sangue.

"Perché siete tornati qui?" Chiede dopo vari minuti in silenzio.

"Perché mia nonna ha un cancro" tutte le volte che lo dico a qualcuno o a me stessa sento come spezzarsi qualcosa dentro di me.
Senza dire nulla, tolgo il cuscino tra noi e mi accoccolo facendo toccare la mia schiena al suo petto.

"Da quanto?" Chiedo con un filo di voce.

"È due mesi che lo sappiamo" continua "Ha la leucemia" dice con voce spezzata.
Mi giro dalla sua parte e gli tocco la guancia dove trovo una lacrima solitaria. Sono le più brutte,piccole lacrime di dolore che non permettono di cadere in pianti forti e con singhiozzi.

"Non lo sa nessuno" mi dice quando gli tolgo la lacrima dal viso.

"Perché?"

"Tu mi hai rivelato qualcosa di tuo, io ti dico qualcosa di mio" continua "le cose mie non le tocca ne conosce nessuno"
Mi rigiro e ci addormentiamo in un sonno profondo.

***

"Sto per aprire la porta!" Sento dire dopo svariati toc toc. Si apre e un gridolino fastidioso mi fa aprire gli occhi e sveglia Nyal.

"Cosa cazzo succede?" Urla una ragazza alta, bionda con i capelli lunghi e mossi, gli occhi marroni truccatissimi , la pelle mulatta, avvolta in dei pantaloncini e un copri costume che non lascia nulla all'immaginazione. "Allora?" Urla con le braccia incrociate. Io mi alzo di scatto e lo fa anche Nyal.

"Angy!" Nyal dice con un sorriso nevrotico "Amore c'è stato uno sbaglio e non possono cambiarci le stanze" alla parola amore mi viene una fitta di gelosia. Perché?

"Beh allora io e te" mi indica " faremo cambio di stanza" mi guarda con odio.

"Sai vorrei veramente, ma i professori hanno detto che non si può" dico con un ghigno sulla faccia.

"E poi tu sei di quinta e lei è di quarta e la tua compagna di stanza è di quinta" balbetta Nyal. Come se non potessi stare con una ragazza di un anno più grande.

"Ne riparliamo dopo" dice miss culo di fuori e se ne va.

"Io...ehm cioè...volevo dirt" non lo lascio finire.

"Figurati! Tu non devi dirmi proprio niente, non sei tenuto" rido nervosamente.

"Okay, beh" La porta si apre ed entra la professoressa Gherrio.

Questione di sguardi [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora