Calitolo 23

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Una settimana dopo

"Oh mio amato: perché, perché il tuo cuore era taciturno e insofferente accanto a ella? Alla mia domanda, ahimè, non occorreva risposta. Le mie idee più chiare non potevano essere, il dilemma da me formulato era stato risolto da me sempre, il tuo cuore provava malinconia affianco a ella poiché la tua anima portava con onore il nome di un'altra, di lei, la giovane donna il cui cuore cingevi con dolci e delicate carezze. Il cui destino non poteva che essere legato per obbligo al tuo."

"Brava. É stata favolosa" risponde mio nonno tutto fiero, dopo avergli letto una mia bozza per un tema di italiano.

"Grazie nonno.... ma non è nulla di che" minimizzo io.

"Però non capisco una cosa: perché hai questa immagine dell'amore? Così malinconico e sciagurato" chiede dolcemente. Mi metto a ridere.

"Nonno per la poca esperienza che ho ti so dire che è tutto un casino" rido amaramente più di prima.

"Ma Lauren non funziona in questo modo" ride lui dolcemente. Ha sempre preferito il mio secondo nome.

"Ma scherzi? È tutto un intreccio orribile" mi giustifico.
Penso a quando una settimana fa Nyal ha detto di amarmi e io l'ho rifiutato chi sa per quale assurdo motivo. Subito dopo sono andata da Zayn e l'ho lasciato. Dai tanto era una storia che non aveva avuto neanche una speranza dall'inizio e mi aveva dato noia come le sue mani mi avevano toccato spudoratamente.

"Lauren guarda che non é complicato per nulla: una persona o la si ama oppure nulla. Ci si accorge sempre quando si ama una persona e sai come lo si capisce? Si capisce perché i difetti che danno il nervoso agli altri tu li trovi teneri" sorride "tua nonna l'ho conosciuta che.." lo interrompo.

"Ti ringrazio. Questa ne la racconti un'altra volta però" dico velocemente mettendomi la giacca e prendendo la mia borsa.
Mi rendo conto di tutto: quando Nyal mangia e si sporca tutta la faccia la gente lo trova stupido mentre io la trovo una cosa troppo tenera. Quando va a tutta velocità sulla moto io mi diverto mentre i suoi amici dicono che sia pericoloso e angosciante. Quando mi prende in giro io rido, gli altri si incazzano. Quando è ubriaco e dice minchiate io la trovo una cosa tenera e i suoi amici lo prenderebbero a sberle.
Quando gli altri non lo vogliono io nel frattempo lo amo.
Corro verso casa sua e quando arrivo suono al campanello trafelata.

"Ciao sviata. Cosa vuoi?" Dice Angy aprendo la porta. No cazzo, no.

"Togliti" sibilo sorpassandola "Nyal?" Urlo cercandolo.

"Victoria?" Chiede confuso guardandomi "Cosa vuoi?" Chiede pure lui.

"Te" sussurro, corro verso di lui e lo bacio. Gli allaccio le braccia al collo. Le sue labbra restano ferme per un istante ma poi le apre.

Fuochi d'artificio

Ho la sensazione di respirare di nuovo. Come se per tutto questo tempo fossi restata senza ossigeno. Sento una una scarica lungo la colonna vertebrale. Mi sento di nuovo viva.
Sento il cuore riprendere a battere, il sangue che mi riprendere a scorrere nelle vene, i polmoni che mi fanno respirare nuovamente, i muscoli muoversi dopo tanto e le lacrime di gioia agli occhi.

"Victoria ti" inizia lui.

"Amo Nyal" finisco io. Sento il ticchettio dei tacchi svanire e la porta sbattere.

"Cazzo se ti amo" sussurra lui vicino alle mie labbra asciugandomi una lacrima. Io continuo a lacrimare forse dalla stanchezza o dalla gioia. Non capisco più nulla.

Questione di sguardi [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora