CAPITOLO 2

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La domanda di Harry lascia per un attimo basito Louis, non si aspettava di sicuro che un dominatore così sicuro di se stesso come Harry lasciasse a lui di poter scegliere il proprio destino. Il sottomesso guarda in silenzio il dominatore, mentre questi lo fissava in silenzio, quasi come se avesse paura di essere abbandonato da quello che tutti e due consideravano l'amore della propria vita. Ma l'insicurezza di Louis dura veramente proprio poco, guarda negli occhi di Harry e prima che il ricco potesse dire qualsiasi cosa gli salta addosso attorcigliandogli i fianchi con le gambe e il collo con le braccia.

-Non serve che me lo chiedi- dice Louis emozionato e con le lacrime agli occhi.

-Che vuoi dire? - domanda confuso Harry.

-Certo che rimarrò con te, ma ad una condizione- risponde Louis.

-Quale? - chiede ora spaventato il dominatore.

-Dovrai sposarmi- risponde il sottomesso deciso.

-Sai che se mi sposerai, poi non mi potrai mai lasciare? - chiede Harry.

-Sì, lo so- dice Louis -Ma sono sicuro, e poi potremmo finalmente vivere con i nostri amici-.

-COME CON I NOSTRI AMICI? - grida Harry mentre Louis scende da sopra di lui e si dirige fuori dalla camera lasciando un Harry totalmente basito.

Il liscio scende le scale e si dirige verso la mensa per andare a cenare, si gira per riuscire a guardare in ogni lato e vede che Luke tira uno schiaffo in pieno viso al suo sottomesso Michael. Louis guarda Luke con gli occhi sbarrati e la bocca aperta mentre se ne va lasciando il suo sottomesso in lacrime. Quando Michael alza gli occhi incontra quelli di Louis, gli sorride come se niente fosse e cerca di andarsene, ma l'altro sottomesso glielo impedisce e si piazza davanti a lui fermandolo.

-Dove pensi di andare Michael? - gli chiede Louis.

-Devo...devo andare...a...fare...devo...cioè...- cerca di inventare qualche scusa cercando di girargli intorno, ovviamente senza successo.

-Tu non devi andare da nessuna parte, anzi, devi venire con me a parlare con gli altri-dice Louis risoluto prendendolo per un polso iniziando a tiralo verso Liam, Niall e Isaac. Per raggiungerli dovevano passare in mezzo a tutti i dominatori che stavano ancora festeggiando il fatto che avevano vinto e potevano tenere con loro i sottomessi anche contro la loro volontà.

Dopo un paio di minuti in cui tentarono di raggiungere i loro amici finalmente ce la fecero e di sedettero nel tavolo che orami era diventato dei sottomessi, li videro tutti tristi e docili, come se avessero perso tutto nella loro vita.

-Ciao ragazzi- saluta loro Louis.

-Ciao- saluta un Niall più che contento.

-Come va? - chiede Liam, anche lui abbastanza felice.

-Perché siete così felici? - domanda loro Louis mentre intreccia la sua mano con quella di Michael.

-Abbiamo proposto ai nostri ragazzi di andare a vivere tutti insieme e loro...LOUIS, ATTENTO! - grida Niall che fa in tempo a mala pena a girarsi che si ritrova un pugno sulla mascella talmente forte che lo fa cadere a terra di lato.

Alza lo sguardo e vede Luke che grida contro al suo sottomesso e riesce a captare solo poche parole per colpa della rabbia che gli sta pian piano salendo.

-Louis...mani...Harry...sposarti...morto- dice Luke con rabbia mentre tira degli schiaffi a Michael. Fortunatamente viene staccato velocemente da Zayn e Morty, Louis viene messo in piedi delicatamente da Harry che lo prendeva come se fosse una principessa.

-Va tutto bene amore? - chiede con voce dolce il dominatore mentre dava un leggero bacio a fior di labbra al sottomesso.

-Sì- dice sottovoce Louis stringendosi a Harry che lo portava nella loro stanza. Zayn si avvicina minaccioso a Luke insieme a Morty.

-Non osare mai più fare una cosa del genere! - grida incavolato Morty prendendolo per il colletto e mettendolo contro il muro sollevandolo di almeno cinque centimetri. Poi di corsa Zayn e Morty presero i loro sottomessi e se ne tornarono di corsa anche loro nelle camere da letto. Scott abbraccia di slancio un Isaac sconvolto che subito si fa coccolare e raggiungono anche loro la stanza stendendosi sul letto e iniziando a farsi le coccole, ma ben presto le coccole divennero qualcosa di più infuocato.

Scott spoglia velocemente Isaac per poi sedersi sopra il suo bacino facendo scontrare i loro cazzi e facendo gemere il sottomesso, poi si sposta e fa appoggiare le gambe del sottomesso sopra le sue spalle e senza avvertirlo, gli infila due dita dento il suo buco iniziando a muoverle velocemente, ne inserisce un terzo per poi tirarle fuori e mettere dentro la sua lunghezza facendo gridare Isaac dal piacere. Scott inizia a muoversi già da subito per riuscire a sfogare la sua frustrazione e la sua felicità di aver vinto i Sex Games e potersi tenere per sempre il suo sottomesso. Sembra che a quest'ultimo non dispiaccia passare la vita con Scott, anche per essere solo scopato, visto che inizia a spingere il suo bacino verso il cazzo del dominatore

Il dominatore inizia a spingere più velocemente, per poi venire all'interno di Isaac, mentre l'altro viene sul suo stomaco. Scott si butta a peso morto a lato di Isaac mentre questo inizia a ridacchiare.

-Cosa c'è? – chiede infatti Scott.

-Sei già stanco? – domanda di rimando Isaac iniziando a ridere sempre più forte e senza che Scott dicesse niente, si ritrova con un'erezione infilata nel suo sedere che inizia subito a muoversi con la stessa velocità di prima.

-Sì...Più for...forte...ahh...sììì...- geme Isaac facendo eccitare di più Scott. Vengono nello stesso momento gridando il nome dell'altro; e senza accorgersene si addormentano abbracciati con Scott che circonda con una mano la vita di Isaac, e lui che appoggia la sua schiena sul suo petto accoccolandosi bene contro il dominatore.

...

La mattina dopo tutti i dominatori si svegliarono felici, finalmente potevano ritornare a scuola e poi portarsi i sottomessi a casa; ma non tutti i dominatori vogliono costringere i loro sottomessi a seguirli. Ma questo non è di certo il caso di Danny e Ethan.

-Ti ho già detto che non voglio venire con te! – grida Danny cercando di togliere il polso dalla presa ferrea di Ethan, ovviamente senza successo.

-E io ti ho già detto che verrai a vivere con me, che tu lo voglia o no! – urla a sua volta Ethan tirandolo verso di se.

-Perché? -.

-PERCHE' SEI IL MIO SOTTOMESSO! – grida Ethan in faccia al sottomesso facendolo spaventare leggermente.

-Sarò anche il tuo sottomesso, ma non di certo la tua puttana- dice Danny guardandolo negli occhi, anche se arriva a malapena al petto del suo sottomesso.

-Va bene, allora torna dalla tua famiglia, fai quello che ti pare- risponde Ethan iniziando a farsi di fretta la valigia per andarsene presto da quella stanza. Quando finisce prende il manico della valigia e sollevandola esce dalla stanza lasciandosi alle spalle un Danny seduto sul letto con lo sguardo basso e un paio di lacrime a rigargli il viso consapevole di aver perso una persona che lo amerà per come è veramente.

Fortunatamente la stessa cosa non sta succedendo con Justin e Selena, che stavano ridendo per una battuta di quest'ultima sdraiati sul letto nella loro camera con le valigie aperte sul pavimento.

-Avremo una casa enorme- stava dicendo Selena, mentre Justin le stava fissando le labbra –Con piscina, una cabina armadio e molte stanze per i nostri bambini...- e subito dopo l'ultima parola il dominatore si sveglia dal suo stato di trance.

-Bambini? – chiede infatti Justin.

-Sì, bambini- risponde Selena.

-E quanti ne vuoi avere? – chiede ancora Justin.

-Non lo so... ma tre o quattro sicuri- dice la sottomessa alzandosi dal letto incurante del fatto che fosse ancora nuda dopo la loro sessione di sesso e iniziare a sistemare le valigie.

-Come tre o quattro? -.

-Perché, tu quanti ne vuoi? – gli chiede Selena.

-Uno o due al massimo- le risponde e inizia a ridere quando vede la faccia sconvolta della sua sottomessa; si alza e aiuta Selena a sistemare le loro valigie, finiscono dopo a malapena cinque minuti e si vestono per poi scendere dalle scale e salire sull'autobus insieme ai loro amici iniziando a far confusione finché non arrivano a scuola.

Hunting -La Caccia (Versione 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora