Benvenuti ad Asgard!

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-Un figlio che desiderava il trono oltremisura... e un altro che addirittura lo ricusa. Questo è il mio retaggio?- Affermò il padre degli dei, con una nota un po' delusa nella voce.

-Loki è morto con onore, io nello stesso modo proverò a vivere. Non è un retaggio sufficiente?- Fu la ferma risposta del dio del tuono.

Odino fece un lieve cenno con il capo, prima che Thor gli porgesse Mjolnir.

-Appartiene a te, se ne sarai meritevole.- gli concesse benignamente il sovrano.

-Cercherò di esserlo.-Non potrò darti la mia benedizione, né tantomeno augurarti buona fortuna...- Aggiunse il re.-Lo so.-E se fossi orgoglioso dell'uomo che mio figlio è diventato... anche questo non potrei dire; resterebbe unicamente nel mio cuore. Va, figlio mio!- Concluse, accennando un sorriso.

Prima che il figlio potesse rispondere, un improvviso fascio di luce intensa si espanse in un punto sul soffitto, proprio sopra la testa del padre degli dei.
Sembrava una sorta di apertura, un portale per la precisione: aumentava sempre più d'intensità, prima lentamente, poi si spalancò di colpo lasciando udire delle urla e, successivamente precipitare due figure estranee.

-Padre!- Urlò il biondo, gettandosi su Odino, salvandolo. -Ma che...- Imprecò quest'ultimo, prima di ritrovarsi a terra.

Fanny e il professore atterrarono dritti sulla scalinata che portava al trono dorato, facendo un tonfo assordante.

-Accidenti! Quando tornerò a casa devo ricordarmi di fare qualche piccola modifica sulla fase di atterraggio... Questi sono un tantino poco delicati per i miei gusti.- Si lamentò il professor Buck.

Si alzò da terra e si diresse verso la giovane. -Signorina sta bene?- le domandò.

-Ehm, più o meno...- Rispose lei, con una mano a sorreggersi la schiena dolorante. Sperò di non essersi rotta qualche costola, cosa di cui però dubitava fortemente.

-State bene padre?- Chiese il dio Thor ad Odino. -Oh, ma levati di dosso pezzo d'imbranato!- Sbraitò irritato il re, lasciando l'altro del tutto sconcertato e stupito da quell'improvvisa fredda reazione. Dopo tutto gli aveva salvato la vita.

La cosa non durò molto, perché l'attenzione dei due divini venne attirata dai due,non si sa come, arrivati.

Nello stesso momento i due neo viaggiatori si guardarono per un attimo intorno, per cercare di capire dov'erano. Finalmente si accorsero di non essere soli.

La prima a sorprendersi fu Fanny, che capì all'istante dove erano finiti. -Oh. Mio. Dio.- Mormorò, gli occhi e la bocca completamente spalancati.

Quello vicino a lei la guardò, -Cosa ci riserva questa volta il futuro signorina?- Disse. -Non mi dica che ci sono altri mostri surgelati, sbafosi e orribilanti in giro intenzionati a usarci come stuzzicadenti!- Il tono palesemente sarcastico.

Vedendo l'espressione fuoribonda di lei, curioso, si voltò nella sua stessa direzione.

-Oh per bacco!- E questi chi cavolo sono? Sanno che carnevale è già passato da un pezzo?- Sbottò poi, aggrottando le sopracciglia e assumendo un'aria tipica alla Jack Sparrow.

Il dio del tuono avanzò di un passo verso di loro. -Voi chi siete? Come avete fatto ad arrivare qui senza l'uso del bifrost?- Chiese.

Thor sapeva benissimo che in tutti i nove regni, c'era solo una persona che conoscesse altri modi per viaggiare indisturbato tra i vari mondi: altri non era che suo fratello. Nessun'altro ne era a conoscenza se non lui.

Perciò non seppe spiegarsi come quei due midgardiani, sicuramente tali visto il loro modo di vestire, fossero arrivati lì. Ma c'era anche un'altra questione che in quel momento turbava il figlio di Odino: da come i due mortali si comportavano, si direbbe che conoscessero sia lui che il regno in cui erano appena incappati. Non tanto il bizzarro vecchietto, ma più la giovane mortale.

Nella vita mai dire maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora