La ragazza raccontò al professore quello che era successo con Loki giorni prima.
-L’ha gettata in una fontana?-
-Esattamente!- Esclamò, incrociando le braccia sul petto.
-Ma lei gli ha fatto qualcosa?- Indagò l'altro, conoscendo bene il suo caratterino un po’ troppo impulsivo.
-No… Stavamo… solo parlando.- Spiegò la ragazza, con una certa agitazione.
Beh, forse un pochino era stata anche colpa sua. Lo aveva provocato, lo ammise ma non lo disse. Comunque il professore la conosceva fin troppo bene e non si fece ingannare.
-L’ha provocato non è vero?- Ripeté, ma dalla sua faccia si intuiva che sapesse già la risposta.
Fanny sgranò gli occhi. “Ma come ha fatto a…?” Purtroppo riconobbe che aveva ragione e annuì.
Svariati secondi dopo il professor Buck scoppiò a ridere, il che la lasciò completamente interdetta e un po’ offesa.
-Che c’è da ridere?!- Chiese, aggrottando le sopracciglia.
Ci mancava solo lui a prendersi gioco di lei e la lista era quasi al completo. Non gliene andava mai bene una.
-E allora che si aspettava signorina? Aveva per caso dimenticato di avere a che fare con il dio degli inganni, nonché uno degli esseri più ambigui e imprevedibili che esistano?- Replicò il vecchietto, con le lacrime agli occhi per le risate.
Fanny sbuffò. Come sempre era stata lei a rimetterci, e anche se da un lato ci era abituata, la cosa la irritava molto.
-Io non ci capisco più niente!- Sbottò, lasciandosi cadere a peso morto su una poltrona.
Il professore scosse la testa, ridacchiando.
-Si inizia sempre così dopotutto…- Mormorò più a se stesso che a lei.
Comunque la frase non passò inascoltata alla diretta interessata, anche se non fu sicura di aver sentito bene.
-Come?-
-Niente di importante…- La tranquillizzò lui.
Ad un certo punto parve rianimarsi.
-Ehm… Signorina io dovrei raggiungere quel simpatico asgardiano mangione.-
Poi gli si avvicinò come a volerle confessare qualcosa.-Sa, ci stiamo esercitando in gran segreto a ballare il rock!- Ironizzò.
-E lei invece?-
Io dovrei vedere Loki…- Fu la risposta rassegnata della ragazza.
Il professore sorrise sotto i baffi e le poggiò una mano sulla spalla per risollevarle il morale.
-Sorrida signorina Fanny, coraggio… Può non essere facile, è vero, ma cerchi di guardare con altri occhi. La realtà a volte non è quella che vediamo all’apparenza.- Detto questo, le fece l’occhiolino e sparì oltre la porta, lasciandola confusa.Dopo qualche minuto era ancora lì, seduta sul letto, a riflettere su quelle parole. “La realtà non sempre corrisponde a come appare…” Ripeté nella sua mente. “Guardare con altri occhi…” Possibile che non capisse cosa intendesse dire, accidenti!
Due erano le cose: o lei era veramente ignorante, o la frustrazione e i sentimenti negativi in quel momento la stavano opprimendo troppo da impedirle di vedere chiaro.
Comunque sia, anche dopo il piccolo inconveniente e con sorpresa della giovane, Loki continuò a mantenere la promessa. L’unica cosa che c’era di diverso però, era l’atteggiamento dei Fanny: mentre il dio si aspettava che da un momento all’altro esplodesse con le sue solite reazione esagerate, dal canto suo la ragazza se ne stava sempre in completo silenzio; si limitava solo a fare cenni col capo in segno di approvazione a ciò di cui “parlavano”, per modo di dire.
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Nella vita mai dire mai
FanfictionFanfiction ispirata a "sette ragazzi solo per me" di Lady windermere e ovviamente con il suo consenso. Fanny Edwards è una ragazza come tante altre, la cui vita non potrebbe proprio dirsi essere 'baciata' dalla fortuna. Almeno fino a quando, insie...