Nei giorni seguenti la notizia dell’imminente partenza della giovane e del professor Buck si venne presto a sapere. La ragazza dopo quello che era accaduto con il guerriero, aveva deciso di prendersi un po’ di tempo per se stessa; anche per riordinare le idee. Era incredibile come fosse cambiato tutto. Pensò a tutto quello che aveva condiviso insieme al dio dell’inganno: risate, scherzi, anche predicozzi, e… infine la loro ultima conversazione che sperava andasse diversamente. Poi ripensò al bacio con Fandral e a ciò che aveva potuto significare per lei; ma l’unico risultato che ottenne fu la confusione totale, ragion per cui voleva andare via il prima possibile.
Non aveva più senso rimanere ad Asgard ormai, anche se aveva capito che lo spadaccino provasse qualcosa nei suoi confronti… non sapeva più cosa pensare. Raggomitolata in quei pensieri per ore e ore, ad un certo punto qualcuno bussò alla porta.-Fanny, posso entrare?- La ragazza riconobbe la voce di Thor.
Si staccò dal davanzale della finestra dov’era appoggiata e andò ad aprirgli.-Ciao Fay…- Le sorrise gentilmente.
-Sono venuto per dirti che, in vista della vostra imminente partenza, abbiamo deciso di organizzare per stasera una specie di festa per dirvi addio, diciamo… così come siete abituati sulla terra. Se vi fa piacere e non sembri banale…- La informò il dio del tuono, con una punta di tristezza nella voce.
Una festa? Beh, almeno si sarebbe distratta un po’.
-D’accordo, grazie Thor…- Accettò dopo momenti di esitazione, alzando per un attimo lo sguardo e mostrando un piccolo sorriso, il primo dopo tempo.
Tuttavia il dio biondo non resistette e l’avvolse con le sue possenti braccia in un affettuoso abbraccio. Fanny trovò che il suo era diverso: per lei era come un fratello maggiore e viceversa.
-Alle otto di stasera allora. Vi aspettiamo tutti- Concluse lui prima di uscire, sorridendole.
Rimasta nuovamente sola, la ragazza tirò un sospiro profondo.
All’improvviso si riscosse: Basta! Doveva andare avanti, la vita continuava... Doveva stare tranquilla e godersi il suo ultimo soggiorno ad Asgard. Doveva piuttosto pensare a cosa indossare per l’occasione; ma c’era un problemino… Le che ne sapeva di abiti asgardiani?
Fandral era nervoso mentre camminava su e giù. La notizia della partenza della ragazza lo aveva sconvolto molto.-Non posso credere che se ne andrà… No, non posso accettarlo! Dopo quello che c’è stato tra di noi…- Sentenziò, agitando una mano.
-Amico calmati…- Intervenne Hogun.
-Come faccio Hogun, come?-
-Non immaginavo che le donne fossero così complicate…- Affermò
Volstagg, mentre preparava tranquillamente un altro super panino.
-Un bacio però può non essere sufficiente…- Affermò lady Sif.
-Ecco… ascolta la voce della ragione!- Rammentò il possente mangione.
Lo spadaccino non rispose, non sapendo più cosa dire…
-Tu la ami?-
Lui annuì. –Si Sif…-
Alle 19:30…
Fanny si stava preparando, aiutata da due ancelle. Per fortuna che era riuscita a trovarle altrimenti non sapeva proprio che cosa combinare.
Anche se, sebbene fossero in tre, non riuscirono a concludere un bel niente.Avevano spogliato tutti gli armadi, ma niente. La ragazza non sapeva più che fare. La suddetta festa sarebbe cominciata fra niente meno che mezz’ora e lei non era ancora pronta. Improvvisamente entrò un’anziana ancella, che aveva tutta l’aria da classica nonnina buona.
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Nella vita mai dire mai
FanfictionFanfiction ispirata a "sette ragazzi solo per me" di Lady windermere e ovviamente con il suo consenso. Fanny Edwards è una ragazza come tante altre, la cui vita non potrebbe proprio dirsi essere 'baciata' dalla fortuna. Almeno fino a quando, insie...