Non si seppe quante tisane, preparati, decotti e pillole anti-stress dovette prendere il povero Erik, dopo il trauma post-saw-Loki. D’altra parte anche il dio faceva la sua parte, negativa ovviamente, rivolgendogli beffardi sorrisetti che ogni volta gli facevano venire continue crisi. Tuttavia Thor lo rassicurò dicendogli che suo fratello era tenuto costantemente sotto controllo e che quindi non poteva più nuocergli in nessun modo.
-Se sapevate di avere un famigliare piuttosto vivace, non potevate adottarle prima le estreme misura di sicurezza?- Aveva brontolato l’astrofisico.
Erano riuniti nel grande salone riservato ai pasti, tutti intorno ad un lungo tavolo. Erik si era messo il più possibile lontano da Loki, tenendolo sempre d’occhio come un metaldetector. Per il resto la serata procedeva apparentemente bene.
-Vediamo se ho capito bene… Tu vieni dal mondo reale?- Domandò Darcy, scettica, ma allo stesso tempo curiosa.
-Precisamente- Confermò Fanny.
-E come avete fatto a venire qui?- Interferì Jane.
-Tramite la macchina altera-realtà…- Rispose il professore, masticando ancora il cibo.
-La che…?- Dissero le due donne all’unisono, completamente cadute dalle nuvole.
Loki in quel momento drizzò le orecchie, sentendo parlare di quello strano ma efficace marchingegno dallo strano nome. Forse sarebbe potuto tornargli utile un giorno… Chissà; forse per nuove conquiste.
-Allora noi in che razza di dimensione stiamo?- Replicò la stagista.
-Avete detto che siamo dei personaggi di un film, “Thor” giusto?- Esclamò Erik.
-Un film che porta il mio nome? Ma poi che cos’è un film?- Fece il dio del tuono, confuso, e
come lui così tutti gli altri.Il dio degli inganni alzò gli occhi al cielo, per l’irritazione. Fantastico, ora doveva sentire pure quest’ultima, brutta, novella: suo fratello, non solo eroe acclamato dei nove regni, ma addirittura titolo di un… Film? Quello che era insomma. Ci mancava solo che gli erigessero un monumento. Possibile che nessuno parlasse di lui nemmeno nel mondo reale? Infondo lui era molto più intelligente di quello stupido tonante.
-Un film racconta la vita o le avventure di qualcuno chiamato protagonista. Esso di solito deve combattere e sconfiggere un potenziale avversario chiamato antagonista o villain. Ma comunque ci sono vari generi di film… Ad esempio comici, fantascienza, azione, drammatici… - Spiegò Jane.
-Ma se voi siete del mondo reale, perché noi no?- Ribatté Darcy.
-Ve l’ho detto, perché voi siete proprio i personaggi di uno di quei film- Ribadì Fanny.
Gli altri asgardiani presenti non capirono una mazza dell’argomento trattato finora. Film, personaggi, fantascienza… Roba di cui non avevano mai sentito parlare in vita loro.
-Tutto questo parlare mi ha fatto venire sete sapete…- Commentò Volstagg, ironico.
-Allora vai con l’idromele!- Gridò il professore, pieno di entusiasmo; fin troppo entusiasmo forse,
dato che il povero Hogun sedutogli vicino per poco non si rompeva il timpano sinistro.Se ne versarono un bicchiere pieno fino all’orlo.
-Santo cielo professore! Non sta esagerando?- Gli ricordo che non sta per bere…- Sbottò la sua
compagna di viaggio, sbalordita.Troppo tardi… Già sgolato tutto.
-Acqua fresca…?- Concluse per lei Jane, al che la ragazza acconsentì.
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Nella vita mai dire mai
FanfictionFanfiction ispirata a "sette ragazzi solo per me" di Lady windermere e ovviamente con il suo consenso. Fanny Edwards è una ragazza come tante altre, la cui vita non potrebbe proprio dirsi essere 'baciata' dalla fortuna. Almeno fino a quando, insie...