Ogni scherzo ha i suoi svantaggi!

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-Ma si, è sulla bocca di tutti ormai!- Dichiarò con fermezza lady Sif.
 

-C’era anche Volstagg?- Chiese a sua volta Fandral, a bocca spalancata per lo stupore.

-E’ stato proprio lui a dirmelo…-

-Thor lo sa?- Intervenne Hogun.

-Non credo…- Rispose la guerriera, scrollando le spalle.

Casualmente di fronte a loro comparve il dio del tuono, che si avvicinava a passo deciso.

-Cosa dovrei sapere?- Chiese, indagatore.

I tre si scambiarono un’occhiata complice, annuendo... 
 

Quella mattina Loki si era finalmente deciso a mantenere il loro accordo: l’aveva portata nella biblioteca, dove era solito andare.

-Asgard non è un regno rotondo come la Terra perché non ruota su un proprio asse e non gira attorno ad una stella. E' composta da una massa di asteroidi uniti insieme da una forza di gravità simile a quella terrestre e presenta due superfici: una inferiore, costituita dalle "fondamenta", mentre l'altra comprende il regno nostro, quello degli Asgardiani, composto sia da acqua che da terra.*- Le spiegò lui.

Fanny lo ascoltava affascinata, pendendo dalle sue labbra e prendendo più appunti che poteva, non tralasciando nulla.

-Quindi ci sono differenze notevoli tra il tuo pianeta e il mio?- Chiese ad un certo punto la ragazza, curiosa, ma la sua era più un’affermazione da confermare che una domanda.

-Certo!- Rispose il moro, prima di continuare.

-La materia presente su Asgard è molto più densa e durevole rispetto a quella di midgard, Il regno è circondato da una forza sconosciuta la quale impedisce che la terra presente qui venga erosa una volta uscita dall'atmosfera e che evita che letti d'acqua come fiumi o cascate non vengano dispersi alla deriva nello spazio, interrompendosi. Il giorno e la notte, invece, si alternano ad intervalli sconosciuti e non è chiaro se le fonti di luce appartengano a qualche tipo di corpo solare.
Il ciclo di periodi climatici sono alternati da diverse variazioni meteorologiche come lievi nevicate, che cambiano ad intervalli ignoti.-

Dopo che finì di parlare, il dio degli inganni rimase a fissarla mentre lei appuntava il tutto su una specie di quadernetto verde. Sembrava agitata.

-Sembri piuttosto nervosa oggi…- Le fece notare, con una punta di divertimento nella voce, mentre la squadrava da capo a piedi.

-E’ una tua impressione…- Rispose diretta la ragazza, non alzando lo sguardo, continuando a scrivere. Già cominciò a sentire il nervoso salirle in tutto il corpo. Sperava non tirasse fuori l’episodio del giorno precedente.

Tuttavia il giovane dio non appariva per niente convinto.

-Ti senti forse a disagio per il fatto che il nostro simpatico balletto di ieri sia finito sulle bocche di tutta Asgard?- La punzecchiò.

Bang! Come non detto, ecco il dito nella piaga!

La giovane gli lanciò un’occhiata di fuoco.

-Sai cos’è che tanto mi infastidisce? Il tuo perenne continuare a fare domande inutili ed irritanti, invece di parlarmi maggiormente di ciò che mi interessa davvero e ragione per cui ora siamo qui! E comunque riguardo al fatto di ieri, sappi che ho fatto di peggio carissimo!- Replicò acida, con una punta di sarcasmo. Chissà perché era leggermente arrossita...

-Ma sentila! Bella intraprendente!- La rimbeccò l’asgardiano, per nulla intimorito.

-Forse è davvero meglio chiuderla qui, non mi va di conoscere i dettagli delle tue suddette esperienze, dolcezza.- Dichiarò infine, chiudendo gli occhi e sgranchendosi le braccia.

Nella vita mai dire maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora