Il silenzio più tombale era calato nella sala. I più esterrefatti erano senza dubbio Fanny e Loki, sebbene quest'ultimo cercasse di non mostrarlo. Anche se i suoi occhi spalancati, le sopracciglia appena aggrottate e la bocca contratta lo ingannassero.
La ragazza era duramente provata, iniziando a tremare quasi impercettibilmente. Il dio degli inganni nella sua mente, anche se doveva dirlo a lei, le diceva di non accettare. Non poteva restare per quel damerino, non poteva amarlo veramente! Non dopo quello che avevano passato insieme! Ma allora perché era come inchiodato al pavimento e si sentiva legato come un salame? Voleva agire, impedirle di commettere un enorme errore, ma non ci riusciva. Forse era a causa del suo dannatissimo orgoglio a prova di bomba. Gli unici, oltre a lui, ad essere seri erano Thor e il professore. Fanny intercettò lo sguardo di Fandral, quello dei suoi compagni ed infine quello di Loki, che appariva indifferente. Sebbene si potesse percepire una strana ansia nei suoi occhi.
Ma perché mai non agiva allora? Cosa glielo impediva di tanto grande? E se non provava qualcosa per lei, perché pochi minuti fa era stato proprio lui stesso a prendere l'iniziativa per quel ballo così passionale? Se non dici nulla ma poi ti comporti in tutt'altro modo, è facile che l'altra persona si illuda più di una volta. Ed è questo che le stava probabilmente succedendo. Nonostante Fanny non volesse ferire il guerriero, pur delusa, non poteva far finta da un momento all'altro che i suoi veri sentimenti non esistessero. Amava e avrebbe continuato ad amare più della sua stessa vita, solo il dio degli inganni. Così decise di fare ciò che ritenne giusto, cioè dire con delicatezza la verità. Anche se questo avrebbe recato un grande dispiacere a Fandral... dopotutto è sempre meglio un' amara verità che una dolce bugia. Gli si avvicinò rispettosamente.
-Fandral... io...- Biascicò con difficoltà le prime parole, ma si fece coraggio.
-Apprezzo il tuo gesto e comprendo quello che provi per me... mi fa piacere che me lo stai dimostrando apertamente...- A questa frase la giovane guardò per un secondo Loki.
-Ma...- Riprese immediatamente.-Ecco, non vorrei ferirti, però... io non provo lo stesso per te... perdonami!- Buttò fuori con molta paura, ma convinta delle sue parole.
Lo spadaccino ovviamente ci rimase malissimo, però non aggredì la bella midgardiana. -C-capisco... meglio un' amara verità che una dolce bugia dopotutto...- Rispose dopo un po', sconvolto, e usando il suo stesso pensiero.
Era palese che credeva di aver avuto fino all'ultimo le carte vincenti in mano. Ma aveva perso.
Un bacio può non essere sufficiente... queste parole non le scordò di sicuro invece, seppur manchi una parte: perché in alcuni casi neanche la più bella delle dichiarazioni funziona. Fandral non disse altro, forse gli ci voleva un po' più di tempo per mandar giù il boccone amaro.
Loki da parte sua era sollevato. Adesso rimaneva il suo orgoglio come ultimo ostacolo da superare. Quando rientrarono nelle loro stanze, il dio incrociò Fanny giusto poco prima che entrasse nella sua camera.
-Hai fatto bene...- Affermò, facendola sobbalzare.
-Ah, se tu...- Rispose lei, con una nota neutra nella voce. Il moro capiva che aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata con lui, perché sapeva che era così.
-Ho fatto bene a fare cosa?- Continuò, fredda, appoggiandosi all'anta della porta semi aperta.
-Dicevo... prima... hai fatto bene a dire di no a Fandral-Fanny alzò un sopracciglio.-E perché secondo te ho fatto bene?-
-Ehm... perché lui... non è la persona giusta per te...-Balbettò difficoltosamente Loki.
-E chi sarebbe la persona giusta?- Il dio voleva rispondere me le parole gli morirono in gola.
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Nella vita mai dire mai
FanfictionFanfiction ispirata a "sette ragazzi solo per me" di Lady windermere e ovviamente con il suo consenso. Fanny Edwards è una ragazza come tante altre, la cui vita non potrebbe proprio dirsi essere 'baciata' dalla fortuna. Almeno fino a quando, insie...