-Tombola!- Esclamò fiero il dio dell'inganno mentre si accingeva a coprire l'ultimo numero sulla sesta tessera.
Avevano avuto la, ormai non più, brillante idea di giocare al gioco che gli umani chiamavano tombola. E anche questa volta la fortuna sembrava girare a favore del bel dio moro.
-Uffa! È mai possibile che tu debba sempre vincere?- Si lamentò Fandral, incrociando le braccia ad un lato come un adolescente che si ostina a non voler pulire la sua camera.
-E dai Fandral! È solo un gioco, non fare il bambino!- Lo rimproverò scherzosamente Fanny, mollandogli una pacca amichevole sul braccio.
- Hai ragione Fay...- Rispose lo spadaccino nella stessa maniera in cui un cagnolino pende dalle labbra del suo amato padroncino, o in questo caso padroncina.
Loki assunse un'espressione quasi infastidita.
- Da quando in qua le dai del " tu "? E poi chi ti ha nominato il gran maestro dei soprannomi?- Affermò, inarcando un sopracciglio e incrociando le braccia, facendogli capire perfettamente a cosa si riferisse.
-Loki! Per favore, non ti ci mettere anche tu! Si da il caso che gli ho detto io che può farlo, ecco tutto...- Replicò schietta la ragazza.
Anche se, sotto sotto, non le dispiaceva poi così tanto la situazione che si era venuta a creare. La faceva sentire, diciamo, contesa tra i due e questo la rendeva euforica a tal punto che poteva avvertire l'adrenalina scorrerle rapida nelle vene. Però il continuo battibeccare del guerriero e il dio la riportò al presente.
-Credevo di avere solo io questo privilegio...- Borbottò il principe cadetto, fingendo un tono di voce di chi si sente offeso.
-Sei forse geloso dio degli inganni? Non sarebbe la prima volta poi- Lo schernì lo spadaccino.
Tuttavia, l'altro non si fece intimidire in alcun modo.
-E tu allora? Che ti metti a frignare anche solo perché perdi sempre ad uno stupido gioco terrestre. Io almeno mi lamento per questioni decisamente più serie!- Ghignò beffardamente, avendo già calcolato bene su come rigirare la frittata a suo proprio vantaggio. Sarebbe stato l'ennesimo gioco da ragazzi, come sempre d'altronde.
-Uh, battuta pesante Fandral!- Commentò Hogun.
-Cos'è? Voti per lui adesso?- Ribatté piccato l'amico.
-Uno a zero per il dio... ci sarà la rimonta peril guerriero?- Aggiunse il professore in tono ironico, mentre gli altri gli lanciarono occhiate perplesse. Neanche fosse allo stadio.
Alle parole di Loki Fanny arrossì lievemente. Ok che ci stava provando gusto, ma forse stavano un tantino esagerando.
-Ehm... possiamo...?- Tentò.
-Continuare a giocare senza fare gli infanti, cortesemente?- Dichiarò ad un certo punto Volstagg, intromettendosi; ma almeno aveva risparmiato un attacco di ebollizione a discapito della
caldaia muscolare della povera mortale.
-Infondo Fandral sei stato tu ad iniziare... - Fece notare Hogun.
-Ecco un altro traditore!- Lo accusò lo spadaccino.
-Thor sbatti in cella anche lui!-
-Ma che vuoi? Non ho mica commesso un reato, ho detto solo la verità... se stavolta ti si è ribaltata contro non è colpa mia!- Si difese quel'altro.
-Ti avevo sottovalutato in passato Hogun...- Disse Loki.
-Non farti illusioni-
-Proprio a lui lo dici Hogun?- Ridacchiò la midgardiana, facemdo arrossire l'asgardiano, dopo che si accorse del doppio senso. I fine scoppiarono tutti a ridere allegramente.
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Nella vita mai dire mai
FanfictionFanfiction ispirata a "sette ragazzi solo per me" di Lady windermere e ovviamente con il suo consenso. Fanny Edwards è una ragazza come tante altre, la cui vita non potrebbe proprio dirsi essere 'baciata' dalla fortuna. Almeno fino a quando, insie...