11. La prima della classe

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Susan si stropicciò gli occhi stanchi, quindi si stiracchiò e salutò il mondo con il sorriso. La sua nuova avventura era cominciata. Lei aveva un po' di paura. Dopotutto, lei era sempre stata la prima della classe. Senza contare tutta la magia che aveva visto negli ultimi tempi! Con calma, si rivestì, si pettinò i capelli e se legò in modo che non le dessero fastidio.
- Ma guardala! Cerca in tutti i modi di farsi bella, ma è impossibile!
Susan si voltò allibita verso la ragazzina antipatica che aveva parlato. Lei era famosa in tutta Narnia, tutta Archen e tutta Calormen come la più ragazza fra tutte. Da ogni paese venivano ogni giorno pretendenti su pretendenti, pur di ottenere la sua mano. Nessuno si era mai permesso di criticare la sua bellezza. Né tantomeno di parlarle con quel tono sprezzante!
- Ehi, tu! Cerchi problemi?
- No, no! Lungi da me il desiderio di insultare una la pupilla del preside! Ah, no! Volevo dire "una regina"! Chissà perché mi è uscita di bocca un'altra cosa!
Susan andò in ebollizione per la rabbia. Perché li avevano sempre trattati come delinquenti fin da quando avevano messo piede lì?! Quella storia doveva finire!
Proprio quando Susan stava per dirne quattro alla ragazzina, entrò nel dormitorio il ragazzo che li aveva accompagnati lì la sera prima: Edward, il prefetto dei Corvonero. Non appena lo vide, la rabbia sparì immediatamente, in un modo che Susan faticava a spiegarsi.
- Scendete tutti! La vostra prima lezione ad Hogwarts sarà "Pozioni". Dovrete recarvi tutti insieme nell'aula il prima possibile: la Professoressa Honnelly vi aspetta con impazienza!
Ah, già. Quella strana donna... Susan si ritrovò a ridacchiare, ripensando a tutte le scenette comiche di cui l'insegnante era stata protagonista, ma si accorse che Edward si era voltato verso di lei e si ricompose immediatamente. Perché le faceva così male l'idea di fare una figuraccia davanti a lui?! Per fortuna, il ragazzo non la rimproverò, ma anzi le fece l'occhiolino, sinceramente divertito. Quando si fu allontanato, Susan sospirò e si rese conto di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo in cui Edward era stato lì. Che accidenti le stava succedendo?!
Naturalmente, la ragazzina antipatica non si lasciò sfuggire l'occasione: - La regina è cotta! È cotta! È cotta!
Susan rispose, con noncuranza: - Io ho una cotta solo per i libri e non credo nemmeno che mi passerà mai! Ma del resto che vuoi saperne tu, di cultura?
A quelle parole, tutte le ragazze scoppiarono a ridere, alcune si scandalizzarono, mentre la diretta interessata si portò davanti alla regina con aria di sfida e sibilò: - Tu non sai contro chi ti stai mettendo!
- Tu non lo sai! Io sono la prima della classe!
- E io della mia!
Inaspettatamente, la ragazzina cambiò del tutto espressione: - Ma perché me la prendo in questo modo? La vedremo presto, chi è più intelligente tra noi due!

Non appena arrivati nell'aula di Pozioni, Susan rimase incantata da tutte quelle ampolle, alcune piene, altre vuote, e dall'incredibile miscuglio di odori che si percepiva nella stanza. Ebbe quasi l'impressione di trovarsi nel laboratorio di uno scienziato. Una curiosa sensazione le accarezzò il volto: era come se fosse finalmente tornata a casa dopo un lungo viaggio. Gli studenti Corvonero si sedettero al loro posto, tra alambicchi e manuali dall'aria antica e polverosa, mentre i Tassorosso entravano nella stanza ridendo di gusto. Ma il più felice di tutti sembrava Edmund: Susan non l'aveva mai visto così, prima, se non quando vivevano ancora a Cair Paravel. La ragazza ripensò con nostalgia a quei giorni lontani, in cui viveva in prima persona una meravigliosa fiaba. Il fratello la notò immediatamente e corse a sedersi accanto a lei.
- Ehi, Susan!
- Ed, cia...
Non fece in tempo a finire la frase: il ragazzo l'aveva già stretta forte a sé. Solo la Professoressa Honnely riuscì a rompere la magia del momento, con il suo "buoni, buoni, ragazzi!". La donna indossava ora la lunga toga nera di Hogwarts, nonché un bellissimo cappello a punta, che Susan osservò con un po' di invidia. Dopotutto, anche se non voleva ammetterlo nemmeno con se stessa, era contenta di essere lì. A dirla tutta, aveva la sensazione di esserci sempre stata.
La Professoressa fece immediatamente l'appello con voce squillante, finché non arrivò al nome di "Susan P..." e scoppiò a piangere per l'emozione: - Oh, signorina Susan! Come sono onorata di essere la tua insegnante! Ho saputo che sei la studentessa più brava della tua classe!
La ragazza, ignorando le risatine e i borbottii alle sue spalle, esclamò, orgogliosa: - Sì! Non mi lamento...
- Oh, ma che bello! Vediamo, vediamo... Sapresti dirmi cosa ottengo se mescolo una radice di mandragola con dei semi di nelumbo nucifera?
Susan si bloccò. La testa iniziò a girarle e il cuore le batteva tanto forte in petto da farla sobbalzare a ogni colpo. Ma che le era preso?! Era solo una domanda! Solo una domanda...
- Potrebbe... Potrebbe ripetere?
La Professoressa Honnely fu molto felice di accontentarla, ma lei non riuscì a rispondere altro che: - M... N... Non.. Io non... ehm...
La professoressa sospirò, un po' delusa dalla prestazione dimostrata della giovane regina di Narnia: - Onestamente, non mi aspettavo che andassi subito in crisi per una domanda così semplice, tesoro... Ah, tu, Virginia! Vedo che hai la mano alzata! Vorresti spiegare alla nuova arrivata la risposta alla mia domanda?
Virginia, la più intelligente dei Corvonero, fu ben lieta di farlo: - Ma ceeeeerto, Professoressa Honnely! La mandragola è una pianta dalle proprietà curative, mentre i semi del fiore di loto, o nelumbo nucifera, inibiscono la memoria. Se unite insieme, possono costituire un ottimo rimedio contro le amnesie e altri disturbi legati alla memoria!
Dopo aver parlato, lanciò un'occhiata perfida a Susan, sorridendo, soddisfatta, come per dire "Te l'avevo detto, razza di stupida ignorante!"
Susan si appoggiò il braccio di Edmund, stringendolo con tutte le sue forze.
- Che c'è, sorellina? - provò a chiederle lui, ma lei, ormai, era sul punto di perdere i sensi. Respirò lentamente e, non appena si sentì pronta, si alzò in piedi e corse via, fuori dall'aula. Edmund chiese il permesso alla professoressa, quindi si addentrò tra i corridoi della magica scuola di Hogwarts per raggiungere la sorella.



Allora, innanzitutto... grazie ancora 1000 volte!!! 😘😘😘🎉🎉🎉🎉🎉 1 k di visualizzazioni?! Quando l'ho letto, non riuscivo a crederci! 😅
Scusate se ci ho messo tanto, ma il personaggio di Susan non mi è mai piaciuto, quindi faccio un po' più di fatica, a raccontare di lei in maniera, diciamo, "oggettiva"...
Ok, non cruciatemi, ma proprio non la posso vedere! 😅 Comunque non ho intenzione di farmi influenzare da questo, non temete: avrà la stessa dignità di tutti gli altri protagonisti! 😉

In secondo luogo...

Allora, io con questa storia ho sempre dei gravi problemi di ispirazione, perché do sempre la precedenza al mio libro, mentre questa ff mi appassiona abbastanza meno, al momento. Non me la sento di sospenderla di nuovo (anche perché mi mandereste sicuramente i Dissennatori a casa! 😂😅), però non garantisco una puntualità accettabile nella pubblicazione dei capitoli.

Ad ogni modo... Nel prossimo capitolo, la storia entrerà finalmente nel vivo!
Vedrete i quattro fratelli Pevensie alle prese con un'oscura minaccia che incombe su Hogwarts. Il nemico è molto più vicino di quanto possa sembrare...

"- Spugna, traduci!
- Fra tre giorni avremo una bella guerra! Una lotta fra il Bene e il Male all'ultimo sangue!"

(cit. da Hook - Capitan Uncino)

Ciaoooooooo! 😊😊😊😊😊

I Quattro Re a Hogwarts: Il ritorno di JadisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora