Lucy si svegliò di fronte al camino, un attimo prima che i suoi compagni facessero lo stesso. Cercò di stiracchiarsi, ma si era addormentata sul proprio braccio e lo sentiva tutto informicolito. Si alzò in piedi, ancora mezza addormentata, e raggiunse il suo letto, dove avrebbe indossato la divisa dei Grifondoro. Ma, con sua grande sorpresa, non la trovò. Al suo posto, un magnifico vestito rosso da dama di corte brillava in tutto il suo splendore. La bambina si lasciò sfuggire un gridolino di sorpresa e tutti i compagni accorsero immediatamente, incuriositi. Lucy osservò le pieghe leggere del vestito, accarezzò la morbida seta di cui era fatto e ammirò il braccialetto d'argento adagiato sopra di esso, nonché i tanti fiori cuciti lungo le pieghe dell'abito.
- Che... Che cosa è successo?
Da dove viene questo vestito?
Nessuno degli altri ragazzini seppe rispondere. Lucy lo guardò ammirata per un po', cercando un biglietto, una lettera... qualcosa. Nulla. Poi, si disse, tra sé e sé: - Beh, chiunque sia stato a mandarmelo, non posso certo uscire così!
Per fortuna, chi aveva spostato la sua divisa aveva avuto l'accortezza di piegarla e appoggiarla ai piedi del letto. Lucy si cambiò, mentre i suoi compagni, già stanchi della novità, corsero in giardino: la prima lezione di volo stava per cominciare!Quando Lucy li raggiunse, vide anche Peter e, poco più in là, Daisy, con tutti i Serpeverde. La scena era più o meno la seguente: i Serpeverde stavano vicino a Peter, ma lontano dai Grifondoro; questi tenevano a distanza entrambi, ma ogni tanto lanciavano sguardi affranti verso il giovane Re; Peter cercava di tenersi alla larga dai Serpeverde, ma ovviamente non poteva mischiarsi ai Grifondoro o avrebbe scatenato un vero putiferio. Nessuno aveva ancora accettato il responso del cappello, a parte i Serpeverde...
Quando Peter e Lucy si videro, corsero l'uno verso l'altro con grande foga, poi si abbracciarono davanti a tutti. Nessuno li avrebbe mai separati, ora lo sapevano. Avrebbero vissuto lontani, ma questo non gli avrebbe mai impedito di volersi bene. Consci di tutto questo, i due finalmente si abbandonare a una risata catartica.
- Come sei cresciuta, Lu!
- Ma se mi hai vista solo ieri!
Una voce, profonda e gutturale, li distrasse dalla loro gioia: - Sono davvero felice di vedervi, Re e Regina di Narnia, ma è giunto il momento di iniziare la lezione...
I due fratelli si voltarono, ma non c'era anima viva, accanto a loro. O meglio, c'era solo un grosso volatile dal piumaggio grigio chiaro, con due profondi occhi penetranti. Il pennuto, sotto lo sguardo esterrefatto di tutti, aggiunse: - Benvenuti a Hogwarts, scuola di magia e stregoneria! Io sono...
Detto questo, l'uccello scattò in avanti, come per gettarsi su una preda. Invece cambiò improvvisamente forma, tramutandosi in un uomo molto giovane, forse perfino un ragazzo. Aveva lunghi capelli neri, un fisico atletico e due grandi occhi chiari, che quasi stonavano, con tutto il resto. Indossava un completo blu molto sportivo e un lungo mantello nero, con il glorioso stemma di Hogwarts che brillava quasi di luce propria.
- ... Professor Potter. Insegno Quidditch e tecniche di volo. Ah, e sono allenatore ufficiale dei Grifondoro.
Lucy si chiese, sbigottita, quanti anni dovesse avere. E non fu l'unica: - Ma... Lei è così giovane!
Il Professor Potter si accigliò un attimo, ma decise di lasciar perdere e continuò il discorso appena interrotto: - Come sapete, chi è al primo anno non può prendere parte al torneo, ma sono sempre in cerca di nuovi talenti e non diffido di poterne incontrare qui tra voi. Come ben sapete, anch'io ho iniziato a giocare a Quidditch alla vostra età...
Daisy esclamò, con occhi sognanti e voce squillante: - Aspetti un momento... Ha detto "Potter"?! Quel "Potter"?!
John si trovò stranamente ad avere la sua stessa reazione: - Il capitano della nazionale e attuale campione del mondo di Quidditch?!
Il giovane professore annuì: - Mi avete beccato. Per favore, cercate di pensare a me come un normale professore, perché in fondo è quello che sono.
Daisy esclamò: - Perché ha deciso di abbandonare il Quidditch proprio ora che è campione del mondo?!
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo dietro i suoi grandi occhiali, quindi rispose: - Perdonami, ma la cosa non vi riguarda. Il Professor Silente ha semplicemente richiesto la mia presenza qui e io sono stato felice di accettare. È sempre bello tornare a casa!
Lucy non riuscì a trattenersi: - Lei vive qui?!
Il Professor Potter volse lo sguardo verso di lei e sorrise: - Che piacevole sorpresa! La Regina Lucy! Devo confessarti che sono un vostro grande ammiratore. Ho letto di voi nei libri di storia. Siete già molto più famosi di me! Comunque... Vedi, Lucy, io non sono nato qui, ma è qui che il mio cuore resterà per sempre. Hogwarts è casa mia tanto quanto è tua, sua e di chiunque venga accolto tra le sue mura. Lo capirai molto presto... Bene, ragazzi! Direi che possiamo cominciare! Voi, Pevensie, visto che, a quanto mi hanno riferito, avete già imparato, dovrete aiutare chi è in difficoltà. Tutti d'accordo?
Un gruppo di urla esultanti riempì l'aria e il Professor Potter ridacchiò: - Accidenti! Non sapevo di fare questo effetto! Penso proprio che Silente mi farà restare qui ancora per molto!
Poi si fece serio e tutti ammutolirono all'istante: - Ora, ragazzi, alle scope! Che si dia inizio alle danze!!!
Che ve ne pare della new entry? Non ve l'aspettavate, vero? Beh, neanch'io! Ahahahahah😂😂😂
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I Quattro Re a Hogwarts: Il ritorno di Jadis
Fanfic"C'erano una volta quattro bambini, di nome Peter, Susan, Edmund e Lucy..." Ma questa storia già la conoscete. Invece che succederebbe se si mischiassero un po' le carte? Che accadrebbe se, una mattina, i quattro bambini ricevessero una lettera dall...