14: Voci nell'ombra

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Il mantello rosso svolazzava al vento, sovrastandola. Era di due taglie più grande. Lucy sospirò: ci era abituata. I suoi compagni di squadra erano già in aria e lei li raggiunse appena poté. Una volta giunta al suo posto, notò finalmente suo fratello. La fissava come se fosse il nemico e gridava battaglia. La piccola distolse lo sguardo e guardò verso le tribune, da cui Susan e Ed le stavano sorridendo per incoraggiarla. Anche Arthur Potter le fece l'occhiolino, poi lanciò un incantesimo con la bacchetta. Dei fuochi d'artificio multicolori colorarono il cielo del campo da Quidditch, formando un enorme boccino che agitava le ali. Quando l'ultimo barlume di luce rossa sparí, iniziò la partita. Lucy sapeva di non dover fare altro che attendere la comparsa del boccino, poi gettarsi al suo inseguimento per acchiapparlo. Sembrava facile. Peccato che il cosiddetto si muovesse a velocità supersonica e fosse piccolo come una noce. Lucy notò che Peter non giocava nel suo stesso ruolo, bensì girava per il campo colpendo la Pluffa con un bastone. Era... l'Attaccante? Lucy si morse la lingua. Si era allenata per mesi e ora non ricordava neanche un dettaglio così importante?! I suoi fratelli continuavano a fare il tifo per lei e nessuno sembrò stupirsi del fatto che tutti i Pevensie stavano sperando nella sconfitta del Re di Narnia. Sembrava incredibile che le cose fossero cambiate tanto, in così poco tempo. Lucy ricordava ancora con nostalgia la casa del Professor Kirke e, in modo particolare, il giorno in cui erano tornati per l'ultima volta dal magico mondo di Narnia. Erano così... euforici! Certo, avevano perso i loro troni e una vita da favola, ma avevano anche vissuto probabilmente la più strepitosa avventura di tutti i tempi. La piccola sapeva di non poter riavvolgere il tempo con uno schiocco di dita, però le sarebbe piaciuto davvero tanto. Forse...
"No, non essere sciocca!" si disse "Non può esistere un incantesimo che manda nel passato!"



Lucy sobbalzò. Il boccino d'oro era davanti a lei. Sbatteva le ali più di qualsiasi colibrì, eppure non si spostava. Si guardò attorno: nessuno l'aveva notato. Doveva solo allungare la mano e...
Qualcuno la spinse violentemente, facendola quasi cadere giù dalla scopa. Fortunatamente, lei riuscì a tenersi aggrappata con la mano e a tornare in groppa, mentre suo fratello la derideva: - Attenta a dove vai, Lu!
L'aveva... fatto apposta?! La bambina cercò di non pensarci e cercò nuovamente il boccino. Sam, il Cercatore dei Serpeverde, lo aveva già adocchiato. Lei scattò in avanti e in un lampo si trovò a correre un testa a testa con l'avversario. Era certa di aver perso, quando il boccino svoltò ad angolo retto, dirigendosi verso il cielo. Sam tentò di salire in picchiata, ma andò a sbattere contro la palizzata delle tribune. Lucy, invece, scivolò come olio, inseguendo quel lampo dorato come se ne andasse della vita di Aslan. L'aveva quasi raggiunto, quando Peter le si affiancò: - I Grifondoro non vinceranno questa partita!!
Stavolta non c'erano dubbi: voleva disarcionarla. E per poco, questa volta, non ci riuscì. La mancò solo perché lei rallentò improvvisamente. L'atteggiamento di suo fratello, la voglia di vincere a ogni costo che divampava dietro le sue pupille... Era davvero così ambizioso? Era davvero così forte, determinato? Era davvero un... Serpeverde? Sì. Non c'erano dubbi. Ma non era questo, a farla stare male. Persino tra i Serpeverde, c'era amicizia. Lei lo aveva visto. Persino i Serpeverde... non tradivano i loro fratelli. Oppure sì? Presa dallo sconforto, Lucy si bloccò e un bolide la prese in pieno. Questa volta, nulla le impedì di cadere. Un attimo prima di perdere i sensi, però, la bambina sentì qualcosa: un voce sibilante, quasi un sussurro. La distingueva appena, ma le parve dicesse: - Pevensie... Mezzosangue... Sangue sporco... Sarà annientato... L'Erede... è finalmente giunto... per la vendetta!!!





Il familiare tocco di un liquido dal sapore molto simile alla fragola le accarezzò le labbra. La piccola strinse gli occhi. Quella voce, sebbene non fosse nulla di più di un sussurro, continuava a fischiarle nella testa come un urlo da stadio. Poi, un'altra voce, che pareva uscire da un tunnel, la chiamò: - Lu! Lu! Stai bene?!
- Tranquilli! - disse un'altra voce - Ho letto tutto, sull'argomento! Si tratta semplicemente di una...
- Ti prego, non di nuovo! - esclamò una voce maschile esasperata.
La prima voce disse: - State calmi tutti e due! Si sta svegliando!
La piccola aprì gli occhi e i capelli color tramonto di Johnny, il suo nuovo grande amico, le fecero pensare, per un attimo, di essere ancora all'aperto. Vide anche Ed, che aveva gli occhi gonfi e Susan, che le sorrideva come solo lei sapeva fare. Era una specie di superpotere. La sua felicità contagiava sempre tutti. O forse era semplicemente bellissima, come lei avrebbe tanto voluto essere.
- Mi... Mi fa male la testa.
- Lo credo! - commentò Ed - Con il colpo che hai preso, dovresti essere finita in Cina!
Susan e John lo guardarono storto. La sorella maggiore osservò: - Per essere un Tassorosso, non hai davvero peli sulla lingua!
Lui si grattò la nuca, imbarazzato: - Beh, scusa, Lu!
Lei sorrise. Era la sua famiglia. Non perfetta, ma era la sua.
- Dov'è Peter?
John cambiò completamente tono: - Ah! Quel farabutto non si è neanche degnato di chiedere come stai!! Non appena sei stata colpita, lui è sceso dalla sua scopa ed è corso via! Nessuno l'ha più visto, da allora!
Ed lo guardò storto: - Calma la tua furia anti-Serpeverde per un attimo, ok? Conosco Peter e so che deve esserci un motivo se...
Susan lo interruppe: - Anch'io lo conosco, Ed. Anzi, lo conoscevo. Non è più lo stesso, da un po' di tempo. Lui... Lui ha sempre seguito le regole!
Ed scoppiò a ridere, contagiando anche i due ragazzini.
- Che c'è, ora? - chiese Susan, un po' spazientita.
Ed, tra una risata e l'altra, disse: - C'è che Peter non è l'unico, ad aver subito l'influenza della propria casa!
- In che senso?
La ragazza continuava a non capire, allora lui provò a spiegarsi: - Tutto questo attaccamento alle regole... Non so... Si vede che, per te, se non è tutto perfettamente inquadrato in una logica precisa, è il delirio!
Susan arrossì, mentre Lucy annuì: - Siamo tutti cambiati. Ma, in qualche modo... Ho l'impressione che, in realtà, siamo sempre stati così. Sembra che Hogwarts stia riuscendo a tirare fuori una parte di noi che non conoscevamo.
- Già... - disse Susan - Aslan sapeva tutto questo! Deve esserci, un motivo, se ci ha mandati qui e se ognuno di noi è stato smistato in una casa diversa. Fa tutto parte di un grande disegno: stando da soli, e nella casa che ci appartiene, stiamo riuscendo a capire di più noi stessi.
John aggiunse, con aria sognante: - Hogwarts fa sempre questo effetto. A tutti.
Ed, invece, commentò: - Sei di nuovo la prima della classe, ora?
Susan, con enorme soddisfazione, alzò le braccia in segno di vittoria: - Quella smorfiosetta non riesce a starmi dietro! Io, invece, mi sto appassionando talmente tanto che...
- Che? - le fece eco Edmund.
- ... che mi faccio dare una marea di compiti extra dai professori!
John, dandosi arie da professore pluripremiato, borbottò: - Anch'io, cosa credi?
Una risata genuina invase l'aria, finché Lucy quasi non ebbe un colpo: - Come mi avete curata?
Tutti quanti fecero un sorriso ambiguo. Ed disse: - Te ne sei accorta, eh? Era la tua pozione, Lu!
La piccola strabuzzò gli occhi: - Ma non è possibile!
Susan la corresse: - Beh, tutto è possibile, ad Aslan. Deve aver capito che ci sarebbe stata utile.
Lucy annuì. Quella voce...
- Il pericolo è vicino. - mormorò, senza accorgersene. Ed la guardò con aria interrogativa, perciò lei dovette raccontare tutto quanto. I quattro rimasero a parlare a lungo, cercando di decifrare qualcosa del comportamento di Peter, di questa fantomatica "camera dei segreti", o della voce udita da Lucy. Ma, alla fine, l'infermiera annunciò che l'orario delle visite era ben più che terminato.



Ma voi volete vedermi mortə?! 😂😅 2 K e rotte visualizzazioni?!!!! No, ceh, non so più come ringraziarvi, per come seguite questa storia sgangherata, per il vostro entusiasmo, per... per tutto. Grazie!! 😘😘😘😘😘

Tornando a noi, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perché ne vado particolarmente fierə, per come è venuto. Dato che non conosco alla perfezione le dinamiche del Quidditch e compagniabella, ho deciso di arrangiarmi un po' a modo mio. Spero che non vi dispiaccia se ho dato più spazio ai sentimenti che alla partita, ma, nel caso non si fosse capito, io sarò sportivə quando Draco Malfoy andrà in giro vestito da unicorno rosa... 😂😂😂

Che altro?

Finalmente comincia a delinearsi un po' meglio il ragionamento che mi ha fatto inserire Peter nei Serpeverde! 😊 Tranquill*, però: poi lo spiegherò ancora meglio. E a proposito di Peter... dove sarà, ora? 😏 Lo saprete nella prossima puntata! 😉

Alla prossima, ciaooooooooo!!! 😃😘👋👋👋


I Quattro Re a Hogwarts: Il ritorno di JadisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora