John richiuse la porta con estrema discrezione e si voltò verso i Pevensie con una strana luce negli occhi: era come se li vedesse per la prima volta.
- Che posto è, questo?! - esclamò Susan - La stanza... Prima...
Il pel di carota scoppiò a ridere: - È una stanza magica! Appare solo quando ne hai realmente bisogno.
I quattro fratelli annuirono, ma erano davvero molto confusi. Lucy ruppe il ghiaccio che aveva bloccato tutti quanti con una domanda: - Perché ci hai portato qui? Cosa ci nascondi?
John si passò un dito sui baffi che non aveva e sospirò: - Tutto, in verità. Per prima cosa, io non mi chiamo John Weasley.
Edmund sbarrò gli occhi: - Vorrai scherzare!!!
Peter gli fece segno di calmarsi, ma lo capiva, per una volta: anche lui si sentiva preso in giro.
- Calmi, calmi! Non c'è bisogno di prenderla a quel modo! Io sono come voi!
Lucy inarcò un sopracciglio: - Come noi? Vuoi dire che sei cresciuto tra i Babbani?
John scosse la testa: - Voglio dire... che anch'io sono legato a Narnia. Non l'ho mai governata, questo è ovvio, ma, insieme ad Hogwarts, la considero la mia seconda casa.
I Pevensie si lanciarono occhiate perplesse. John Weasley, o qualunque fosse il suo vero nome, era stato a Narnia e allo stesso tempo era un mago?!
Susan obiettò: - Pensavo che noi fossimo gli unici! Non avevi detto tu stesso qualcosa del genere?
- La verità è che questa non è la prima volta che Aslan e Silente sono in contatto tra loro, così come i nostri mondi. Il legame che unisce Hogwarts e Narnia ha radici molto più antiche di quanto non si pensi. Persino Jadis, a suo tempo, ha studiato qui!
Questa volta i fratelli furono davvero sconvolti dalle parole di John. Edmund indietreggiò talmente di colpo da far crollare l'intera catasta di oggetti che aveva dietro le spalle. Tutta roba utilissima... mandata in mille pezzi.
Susan aiutò il fratello a rialzarsi, poi commentò: - Curioso! In questa stanza, non c'è niente da buttar via! Persino gli oggetti più impolverati potrebbero aiutarci!
Il falso John Weasley rise sotto i baffi: - La Stanza delle Necessità è fatta così. Mi è stata molto utile, negli ultimi tempi. L'ho usata come rifugio fin dal mio primo giorno ad Hogwarts. È qui che ho trovato la formula per far comunicare Lucy con Aslan. E lo stesso vale per il vesti... Oh! È vero! Questo non ve l'ho ancora detto...
- Non ci hai detto proprio nulla, a dire il vero... - obiettò Peter.
Così, il ragazzino misterioso sospirò ancora: - D'accordo, allora. Vi dirò quello che posso. Mettetevi pure comodi, perché è una storia lunga...- La Strega Bianca non è di questo mondo, né di Narnia. Costei nacque in un regno perduto: Charn. Durante la sua giovinezza, volle imparare la magia, ma nessuno, nel suo regno, conosceva quell'arte. Perciò, la strega tentò in tutti i modi, ricorrendo a tutti gli indovini e sapienti della corte di sua sorella, la regina, ma nessuno volle darle ascolto. E comunque non ne avevano i mezzi. Un giorno, però, le fece visita un gufo, con la lettera per Hogwarts nel becco. Venne così a sapere che nelle sue vene scorreva il sangue di Salazar Serpeverde, uno dei più grandi stregoni della nostra storia e storico fondatore di questa scuola.
- Aspetta! - lo interruppe Susan - Hai detto che lei è la discendente di un uomo... ma non è possibile! Lei non è umana!
John Weasley annuì: - L'armadio di casa Kirke non è l'unica via, per viaggiare tra i mondi. Ve ne sono innumerevoli altri. Moltissimi anni fa, Salazar scoprì l'esistenza di alcuni anelli magici, che permettono di raggiungere un luogo chiamato "Foresta di Mezzo", da cui si può accedere a tutti gli altri mondi. Quella terra, però, non è come le altre: modifica i ricordi. Chi arriva laggiù, comincia a pensare di aver sempre vissuto lì fin dalla nascita. Alcuni dicono, infatti, che la memoria di Salazar sia stata compromessa. Altri che le lusinghe di un abitante del luogo lo abbiano stregato o convinto fi di essere di fronte a un popolo di soli purosangue. Nessuno ha compreso realmente il motivo, ma Salazar ha avuto una figlia da una donna del luogo. Dalla regina, anzi, che crebbe la piccola come sua, donandole il nome di Jadis.
- Con il tempo... - continuò John - ... la vecchia regina è morta e ha lasciato il posto non alla primogenita, ossia Jadis, ma alla sorella, nata da un uomo di Charn. Jadis ha quindi lasciato il suo regno e ha raggiunto il nostro con l'aiuto della sua sola intraprendenza. Si dice che fosse tanto predisposta alla magia, da aver fatto un incantesimo per giungere qui. Altri dicono che abbia ricevuto aiuto.
- Ma... - obiettò Peter - ... Salazar è morto secoli fa!
John rispose: - Ogni mondo ha un suo luogo e un suo tempo. Voi stessi siete stati uomini e donne, eppure per voi è come se fossero passati un paio di giorni. Così è stato per Salazar, quando è tornato qui. E così è stato per Jadis quando ha iniziato a studiare a Hogwarts.
- Aspetta! - lo interruppe Susan - Come ha fatto ad arrivare qui?!
- Si è servita del gufo. Lui conosceva la strada. Come dicevo, esistono molti modi per viaggiare tra i mondi. Ad ogni modo... Jadis ha studiato qui per molto tempo, facendo credere a tutti di essere umana e sfoggiando abilità straordinarie. Finché... non ha scoperto l'identità e soprattutto il progetto del suo vero padre. Salazar Serpeverde, prima di lasciare Hogwarts, ha lasciato qui una stanza, molto diversa da questa, che soltanto un suo erede potrà ritrovare.
- Che c'è, dentro? - chiese Peter.
- Quello che sta facendo tante vittime. Quello che ha rapito Mei.
Edmund si irrigidì, gli occhi accesi di un fuoco violento: - Di che si tratta?!
- Pochi lo sanno con certezza. Sono sicuro solo di una cosa: è stata scoperta e fermata da Albus Silente. È tornata a Charn, dove ha sfidato la sorella per ottenere il trono, com'era nei suoi piani fin da secoli prima. L'accordo era di combattere con il solo uso della forza, ma lei pronunciò la parola deplorevole, un antichissimo incantesimo capace di annientare un intero mondo. Felice della sua vittoria, ha fatto un altro incantesimo, congelando nel tempo lei e la sua famiglia. Poi, un giorno, è stata risvegliata e, in qualche modo, condotta a Narnia. Il resto lo sapete. Lo avete vissuto.
A quel punto, Lucy obiettò: - Sì, ma tu non hai ancora risposto alla nostra domanda. Chi sei?
John arrossì: - Oh! Scusate! Me ne ero dimenticato... Io sono Dorin, di Archen.
Peter trasalì: - La terra che confina con quelle di Narnia e Calormen?!
- Sì.
- Quella dove vivono Cor, Corin e Aravis?!
- Esatto. Ho raggiunto Narnia proprio all'epoca della battaglia con Calormen. Ho vissuto lì per molto tempo, fino al giorno in cui Aslan, in carne ed ossa, non è venuto a visitarmi. Mi ha raccontato del ritorno della Strega Bianca, di Hogwarts e di ciò che dovevo fare: unirmi a voi, guidarvi, aiutarvi e proteggere, oltre che raccogliere informazioni per lui. Mi ha dato un nuovo nome e mi ha spedito qui con il suo fiato magico. Io ho raggiunto Diagon Alley, il binario nove e tre quarti e vi ho cercati per tutto il treno. È per quello, che siamo diventati amici, lo ammetto. Dovevo starvi il più vicino possibile, per proteggervi. Ma non per questo sono stato poco sincero con voi. Siete davvero i miei idoli, anche se non vi ho conosciuti su un libro, ma dal vero. Se non mi avete mai notato, non importa. Ero sempre in mezzo alla folla... Comunque, quando siamo stati smistati, io ho messo Lucy in comunicazione con Aslan, come mi aveva detto di fare, perché potesse dirle quello che lei doveva sapere. E questo è stato solo il mio primo atto da... "spia", diciamo.
- Ma... - chiese Lucy, a un tratto - Perché proprio tu?
- È quello che ho chiesto anch'io ad Aslan, quando mi ha affidato l'incarico. Lui ha taciuto per un po', poi mi ha rivelato che io ero un mago di sangue e che quindi ero l'unico che si potesse mischiare agli studenti di una scuola di magia senza destare sospetti. Però... Non lo so. Avete mai l'impressione che dietro ogni parola di Aslan ce ne siano sempre altre cento? Io credo che il vero motivo per cui ha scelto me sia un altro. Chissà, forse sono solo pazzo.
Scese il silenzio, così John si alzò in piedi ed esclamò: - Bene, ragazzi! Ora che sapete tutto... dovete entrare in azione!
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I Quattro Re a Hogwarts: Il ritorno di Jadis
Fanfiction"C'erano una volta quattro bambini, di nome Peter, Susan, Edmund e Lucy..." Ma questa storia già la conoscete. Invece che succederebbe se si mischiassero un po' le carte? Che accadrebbe se, una mattina, i quattro bambini ricevessero una lettera dall...