Capitolo 26

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Shawn Pov.
Parcheggio la mia Ferrari davanti alla villa e busso alla porta. Mia madre viene ad aprirmi e mi sorride.
-Entra caro.-dice dolcemente.
Vorrei ricambiare il suo sorriso ma non ci riesco perché so perfettamente che nella sala da pranzo, ad aspettarmi, c'è il mio patrigno. Ed infatti è così.
-Ciao figliolo.-mi sorride falsamente e io lo fulmino con lo sguardo.
Non so per quanto reggerò questa situazione. Non so se riuscirò a mantenere il controllo.
Vorrei che Jo fosse qui con me e mi tenesse per mano, sussurrandomi dolcemente di calmarmi.
-Bob.-dico freddo.
-Siediti Shawn. La cena sarà servita tra poco.-dice mia madre con la voce di miele.
Faccio ciò che mi ha chiesto e mi siedo su una poltrona, il più lontano possibile da Bob.
-È da tanto che non ci vediamo.-dice e io lo ignoro.-Sai Shawn, tua madre mi ha detto che hai conosciuto una ragazza.-a quelle parole stringo i braccioli della poltrona.-La ami?-
-Sì.-evito i suoi occhi.
-Lei sa ciò che hai fatto?-chiede.
-Sì, sa tutto.-dico fiero e lui ne rimane sorpreso.
-Oh, ma sa anche che fine ha fatto la dolce Camila?-
-Non nominarla. Non meriti di pronunciare il suo nome.-sibilo.
-Come vuoi.-alza gli occhi al cielo.-Loro hanno bisogno di te.-
-Io non faccio più parte di quello schifo. È finito tutto ormai e non ho intenzione di ritornare indietro.-
-Ma devi.-sorride.
-Perché?-chiedo.
-A tavola!-mia madre ci chiama e noi tronchiamo il discorso.
-Vieni Shawn. Siediti qui.-mia madre mi indica un posto al grande tavolo e io mi ci siedo restando in silenzio.-Come va l'università?-
-Bene. Mi trovo bene.-rispondo mentre la donna porta un antipasto in tavola.
-E con il tuo coinquilino come ti trovi? È simpatico? Andate d'accordo o litigate spesso?-
-È un bravo ragazzo e andiamo d'accordo. Posso considerarlo il mio migliore amico.-comincio a mangiare. La tensione si può tagliare a fette, tanto è presente in questa stanza. Odio questo clima. Voglio andarmene. Voglio andare da Jocelyn, tenerla tra le braccia, aspirare il suo profumo e baciarla fino a trovarmi con le labbra rosse e gonfie.
-E con le ragazze come va?- chiede Bob spezzando il silenzio.
-Te l'ho detto tesoro, ha la ragazza.-dice mia madre. Ero sicuro che gliel'avrebbe detto. Ci avrei scommesso, ma non potevo non dirlo a mia madre.
-Veramente? E come si chiama la fortunata?-
-Ve la farò conoscere molto presto e allora saprete tutto su di lei.-dico per chiudere la questione. Non voglio dire il nome di Jo davanti a questo verme viscido che non ha fatto altro che rovinarmi l'esistenza.
-Perché non ci parli di lei? Hai paura che te la rubiamo?-chiede Bob.
Giuro che gli spacco la faccia se non chiude quel cesso di bocca.
-Non immischiamoci nella sua vita. Ha vent'anni ormai, sa cavarsela da solo.-dice mia madre salvandomi da quella situazione.
La cena continua in silenzio che a me non dispiace di certo. Tra il stare zitto e sentire la voce di quel uomo schifoso, preferisco la prima.
-E lei conosce il tuo passato?-chiede Bob. La forchetta mi si ferma a mezz'aria e mia madre sbianca in volto.
-Bob...-mormora.
-Lo conosce ma quello che si dovrebbe preoccupare del proprio passato tra noi due non sono di certo io.-metto la forchetta nel piatto.-Sei tu.-lo guardo truce.
-Shawn, smettila di fare il bambino.-dice mia madre.
-Non cominciare, cazzo. Non ne ho veramente voglia.-dico scocciato.-Tanto so che hai il paraocchi perciò non sto neanche a sprecare fiato.-
-Porta rispetto a tua madre!-mi rimprovera il verme.
-Senti un po chi parla di rispetto!-faccio ironico.
-Sei solo un bastardo.-dice Bob.
-Serio?!-mi alzo di scatto da tavola facendo cadere la sedia a terra.-Qui l'unico bastardo sei tu brutto figlio di puttana!-lo schiaccio al muro.
-SHAWN!-dice mia madre avvicinandosi.
-Ti mostro io come ci si comporta!-si libera dalla mia presa e mi tira un pugno sulla mascella.
-Sono cresciuto!-dico prima di fiondarmi su di lui.
-Basta!-mia madre piange.
-Hai culo che c'è mia madre!-continuiamo a scambiarci pugni.-Sennò ti ammazzerei a mani nude!-
-Sei solo un coglione!-si mette sopra di me.
-Sono io il coglione?! Chi è che ha fatto spacciare me e Camila?! Chi ci ha inseriti nel mondo delle corse?! Per quale cazzo di motivo ho ucciso?! La tua fottuttissima gang del cazzo! Ecco la risposta!-urlo.-Hai mandato a puttane tutta la mia vita!-non ci vedo più dalla rabbia e mi sfogo. Ribalto la situazione e prendo a pugni Bob. Davanti agli occhi ho un velo nero di rabbia e rancore che mi impedisce di vedere o sentire.
-Shawn, figliolo.-mia madre sta piangendo mentre quel verme sta perdendo sangue sul pavimento.
-Non farmi la ramanzina. Tanto so che crederai a lui. Hai sempre creduto a lui!-mi alzo da terra.
-Ti prego Shawn...-mormora mia madre.
-Ti sei dimenticata di papà con la stessa facilità con cui ti sei dimenticata di noi.-dico acido.
-Porta rispetto a tua madre!-tossisce quel coglione.
-Dì un'altra parola e ti spacco la faccia!-esco da quella sala, andando in terrazza.
Ho bisogno della mia piccola Jo, la voglio qui. Voglio che mi abbracci e sussurri il mio nome.
Mi passo le mani insanguinate tra i capelli e comincio a tremare.
Non sopporto più tutto questo, voglio andarmene da qui, voglio scappare.
-Figliolo...-mia madre mi affianca.-Io non ho mai dimenticato tuo padre e non ho mai dimenticato voi.-mormora.-Tuo padre è l'amore della mia vita e non potrò mai sostituirlo. Bob è solo una toppa. Lo amo, questo è vero, ma non quanto amo tuo padre e voi.-
-Se ci avessi amato ci avresti ascoltato, avresti visto i lividi, le nicchie sbucciate e il sangue. Non hai visto nulla di tutto questo.-la mia voce è bassa anche se vorrei urlare.
-Invece ho visto, ma volevo convincermi che andasse tutto bene, che Bob non sarebbe mai stato capace di fare quello che ha fatto ai miei figli.-
-Ho ucciso per colpa sua. Ho fatto male a Camila per colpa sua.-stringo con forza la ringhiera.-Camila si è ammalata ed è morta per colpa del mio gesto.-stringo gli occhi per non far cadere le lacrime mentre continuo a tremare.
-Non darti la colpa.-si appoggia alla mia spalla.
-E ora rischio di distruggere anche la ragazza che amo, per cui farei di tutto pur di vederla sorridere.-
-Tu non sei il mostro che descrivi. Sei un ragazzo stupendo e io sono terribilmente fiera dell'uomo che sei.-Il vento comincia a soffiare leggero.-Quando ti guardo vedo tuo padre e non posso essere più felice di così. Vedere l'uomo amato nel proprio figlio è qualcosa di stupendo.-
-Non sono come papà. Non sono buono come lui.-il mio telefono vibra e lo prendo tra le mani.

Da Piccola Jo
Ce l'abbiamo fatta! La macchina è nostra!
A Piccola Jo
Veramente?! Bravissima piccola! Vai a dormire ora. Domani partiamo :*
Da Piccola Jo
Certo amore. Sogni d'oro ♡
A Piccola Jo
Sogni d'oro piccola♡

Che bello, lei ce l'ha fatta. Un sorriso si forma sulle mie labbra e mia madre lo nota subito.
-Vai a casa adesso. Hai bisogno di riposare.-
-La cena è stata veramente squisita. Grazie.-
-Ti voglio bene e ti chiedo perdono per ciò che ho fatto.-mi abbraccia.
-Tranquilla mamma.-
-Se Bob ti chiedesse ancora di stare ai suoi giochi tu dimmelo, ok?-
-So cavarmela mamma. Ho quasi ventun anni.-
Mi accompagna alla porta, mi fa salire in macchina e io decido di chiamare Jo.
-Pronto Shu. È successo qualcosa?-chiede con voce assonnata.
-Ciao piccola. Scusa se ti ho svegliata a quest'ora.-mormoro.
-Tranquillo. Dimmi tutto.-
-Che ne dici di partire questa sera? Voglio andarmene il prima possibile da qui.-
-Sì, certo. Va bene.-dice contenta.
-Vengo a prenderti tra mezz'ora, il tempo di farmi una doccia, sistemare le ultime cose nelle valigie e sono da te Jo.-
-Ti aspetto.-riesco a percepire il suo sorriso che fa sorridere anche me.
-Arrivo piccola. A dopo.-le mando un bacio e stacco la chiamata.
Finalmente ce ne andiamo.

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Ciao a tutti! Non so come mai, ma l'ispirazione mi ha colpita ed ecco il nuovo capitolo anche parecchio lungo. Spero che non vi abbia annoiato. Aspetto i vostri voti e commenti! Baci💋

Sunshine 2-Alla Ricerca Della Verità{S.M}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora