Troubles

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Le sue labbra sono vicinissime alle mie e posso chiaramente sentire il suo respiro sul mio viso. Chiudo gli occhi e aspetto che annulli la distanza, ma quando ormai mancano solo pochi millimetri sentiamo un forte rumore provenire dal salotto dove si sta svolgendo la festa.
Spalanco gli occhi e noto che anche Neymar è allarmato.
Sembrava il rumore di un vetro che si rompeva. Mille paranoie iniziano a invadermi la testa.

"È meglio se rientriamo." Dico alzandomi e dirigendomi verso la finestra. Le tegole del tetto sono un po' scivolose e Neymar mi appoggia una mano sulla schiena per sostenermi, anche perchè questi tacchi non sono molto di aiuto.
Dopo essere scesi gli sorrido e lui mi bacia la guancia.
"Stai tranquilla, secondo me è solo Rafa che ha fatto cadere qualcosa." Dice in tono molto dolce.
Neymar ha sempre avuto un potere calmante nei miei confronti. Ogni volta che ero agitata o nervosa mi bastava sentire la sua voce per tranquillizzarmi.

Arriviamo nella sala e sembra tutto a posto. Tutti gli invitati stanno ridendo e ballando spensierati.
Mi concentro su una figura in fondo e capisco subito di chi si tratta: James.
Sorrido e quando vedo che non ricambia mi accorgo che io e Neymar siamo entrati nella stanza insieme. Cosa molto sospettabile.
Mentre Neymar raggiunge i suoi amici io mi dirigo dal mio ragazzo.
Indossa una camicia nera e dei jeans chiari, adoro come gli dona questo outfit.
Lo abbraccio e gli stampo un bacio sulle labbra.
"Ciao." Si limita a dire. Brutto segno.
"Ciao, come mai sei arrivato in ritardo?" Gli dico rubandogli il bicchiere e bevendo un po' della sua birra.
"Ero a lavoro, ma non credo ti abbia dato così tanto fastidio visto che eri in buona compagnia." Sottolinea con un tono acido. 1-0 per lui.

"Ero solo andata in bagno e ci siamo incontrati nel corridoio." Cerco di difendermi. So che è una bugia, ma in fondo io e Neymar non abbiamo fatto nulla di male. O quasi.
"Oh sì certo. E io sono Brad Pitt." Dice alzando gli occhi al cielo. Stringe talmente forte il bicchiere che le sue nocche diventano bianche e la cosa mi intimorisce leggermente.
"Amore calmati. Ora sono qua con te." Gli accarezzo il braccio ma lui lo sposta velocemente. Odio questa situazione. Odio il fatto che per quanto possa darmi fastidio la sua reazione non posso altro che dargli ragione. Insomma, mi sono presentata nella sala in compagnia del mio ex.

James continua a guardarsi intorno ed evitare il mio sguardo, mentre io cerco in tutti i modi di rimediare. Nonostante tutto ci tengo a lui e sicuramente non mi va di litigarci, soprattutto in un giorno come questo.
"Non possiamo semplicemente divertirci? È la mia festa!" Dico guardandolo dal basso. Finalmente il suo sguardo si concentra su di me.
"Mh. Sinceramente non ho molta voglia di festeggiare, sono stanco. Ci sentiamo domani." Dice con un tono piatto e mi dà un leggero bacio sull'angolo della bocca prima di dirigersi verso la porta d'ingresso.
Un senso di nervoso mi pervade il corpo e decido di seguirlo, devo chiarire questa storia.

NEYMAR'S POV
Cinque minuti fa stavo per baciarla e ora mi ritrovo sul divano con in mano la seconda birra della serata intento a fissarla mentre parla col suo nuovo ragazzo.
Sembra un tipo a posto e questa cosa me lo fa odiare ancora di più.
So che dovrei semplicemente fregarmene e pensare a Stef, ma non ci riesco. È più forte di me. Ogni volta che penso di riuscire a voltare pagina lei compare e mi fa capire quanto mi manca e quanto la rivoglio indietro. Ma ormai è impossibile.

Per la duecentesima volta rivolgo il mio sguardo verso di loro e capisco che stanno discutendo. Lei lo guarda dal basso quasi implorandolo e lui non la guarda minimamente negli occhi. È chiaramente incazzato e posso anche dedurre il perchè. Un sorrisino compare sulla mia faccia e Gil se ne accorge.
"Sei proprio uno stronzo." Ridacchia seguendo la traiettoria del mio sguardo e capendo il motivo della mia reazione.
"Semplicemente sta capendo che non ha nessuna possibilità se ci sono io nei paraggi." Dico facendo spallucce e bevendo l'ultimo goccio della mia birra, così mi alzo per prenderne un'altra.

Finalmente Rafa ha deciso di abbassare la musica, stava diventando troppo fastidiosa e le mie orecchie stavano per scoppiare.
Controllo l'ora sul telefono e mi accorgo di non aver risposto al messaggio di Stef di qualche ora fa. Povera piccola. Questa frase mi sembra strana detta riferendomi ad un'altra ragazza diversa da Nana, ma da un lato mi piace.

"Mi manchi anche tu." Le rispondo sorridendo e chiudo il telefono. Sinceramente non so se la mia affermazione è totalmente vera o è una bugia, ma devo convincermi che ormai Stef è il mio presente e sperando in bene, anche il mio futuro.

Finalmente riesco a prendere la birra e mentre bevo il primo sorso riporto la mia attenzione sulla coppietta dell'anno.
Nat gli sta accarezzando il braccio, ma lui si sposta. Coglione.
"Hai finito di fare il guardone? È anche colpa tua se stanno discutendo." Ed ecco la mia cara sorellina sempre pronta a rompermi.
"Vuoi stare zitta? Se non voleva stare con me non doveva venire sul tetto." Le dico facendole un sorrisino impertinente. Nessuno le aveva chiesto di venire, è stata lei a fare tutto.
"Se non la volevi bastava che la cacciavi via." Dice guardandomi male. A questo punto decido di alzare gli occhi al cielo e non risponderle.

"Oh cavolo.." sospira Rafa e mi accorgo che sta guardando proprio nella direzione di Nana. Mi giro e noto che James si sta dirigendo verso la porta seguito da Nana che cerca di fermarlo.
Mi viene l'istinto di andare da lei e bloccarla. Non può andarsene e non deve seguirlo, lei deve stare qua. Ovviamente deve stare qua per godersi la festa, mica per altro.
"Devo andare da lei." Afferma Rafa iniziando a camminare verso la porta, ma io la fermo tenendola per un braccio.

"Vado io. Quando prima ero giù di morale lei mi ha aiutato, ora devo ricambiare il favore." Dico e mi dirigo velocemente verso l'uscita.
Prima di aprire la porta sento delle urla da parte di Nana, stanno sicuramente litigando.
Quando anche James inizia ad alzare la voce la rabbia mi pervade il corpo e spalanco la porta. Non deve usare questi toni con lei.

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