Pain.

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NATALIE'S POV
Sto piangendo ininterrottamente da dieci minuti, James mi odia e Neymar non vuole più vedermi. Cosa c'è di peggio?
Mi sento come se non avessi più forze, voglio solo scomparire e non pensare più a niente.

Neymar è appena andato via e quando mi giro vedo che mi sta guardando, è come se una parte di me se ne stesse andando con lui e io la stessi semplicemente guardando scomparire senza far niente.
È buffo come la vita sia imprevedibile, un'ora fa eravamo insieme a ridere, spensierati e felici, e ora sono qua in lacrime con la consapevolezza che tutto quello che abbiamo avuto è definitivamente finito.

La porta si chiude e con lei anche il rapporto tra me e Neymar.

Cerco di ricompormi un attimo, devo almeno trovare le forze di tornare a casa. Lì finalmente potrò commiserarmi in santa pace, senza il rischio di essere vista da qualcuno.
So che dovrei andare a salutare i miei amici, ma non me la sento, così mi incammino verso casa. Ora siamo solo io e la mia tristezza.

I piedi iniziano a farmi male e la mia vista è leggermente appannata per la quantità di lacrime che ho versato, faccio pena.
Quando arrivi a casa sono le tre di notte, devo andare a dormire se domani voglio andare a lavoro con almeno un aspetto decente, senza assomigliare ad uno zombie.

Mentre mi corico nel mio letto mi arriva una notifica di Facebook, sarà sicuramente una richiesta di qualche gioco stupido e inutile.
Quando prendo il telefono leggo "James Corden ha appena pubblicato una foto." e quando apro la foto una fitta colpisce il mio cuore. Ha pubblicato una foto con una ragazza, è tutto sorridente mentre la abbraccia.
Rimango qualche secondo a fissare quello schifo e quando mi riprendo la rabbia rimpiazza qualsiasi altro sentimento. È solo un ipocrita.

Quella ragazza non l'ho mai vista. È bionda e alta come lui, indossa un vestito cortissimo e molto stretto, senza spalline. Lui sembra felice e spensierato, come se poche ore fa non avesse litigato con la sua ragazza.
Lo sguardo mi cade sulla bottiglia di birra che lui tiene con la mano sinistra, scuoto la testa e deduco quindi che è ubriaco. Voglio chiamarlo e fargli una scenata, ma non ne ho le forze. Ci penserò domani, sempre se lui si degnerà di parlarmi.

Spengo il telefono e mi impongo di dormire. Non posso rovinare il mio primo giorno di lavoro per un coglione del genere.
Metà della notte la passò a rigirarmi nelle coperte e a fare sogni di ogni genere. In uno ero addirittura ritornata con Neymar. La mia mente ama prendersi gioco di me.

Quando mi sveglio mi sento più vuota di ieri e ci metto qualche secondo per idealizzare tutto quello che è successo. Un brivido mi percorre la schiena e afferro il telefono aspettandomi di trovare almeno un messaggio di James, ma nulla. Nessuna notifica. Mi odia ancora.
E se ha passato la notte con quella bionda? E se gli è successo qualcosa?
Scuoto la testa cercando di liberare la mia mente da questi pensieri orribili e mi dirigo verso il bagno, ho bisogno di una lunga doccia.

NEYMAR'S POV
Ho passato tutta la notte chiuso in camera mia, non ho chiuso occhio e mi sento uno straccio. Una parte di me è felice della mia scelta, ma un'altra mi sta letteralmente mandando affanculo per aver mandato all'aria il rapporto che avevo con la persona migliore che avessi mai incontrato.

Mi alzo con un nervoso assurdo. Mi sto odiando, sto odiando tutto. Il mio sguardo si posa sulla foto di me e Nat che ho sulla scrivania. Ce l'ha scattata Dani durante una grigliata che avevamo fatto a casa sua. Lei è seduta sulle mie gambe e sta ridendo di gusto, mentre io la guardo come se fosse la cosa migliore che mi fosse capitata. Forse perché lo è veramente. Ovviamente la mia coscienza è sempre dalla mia parte.
La afferro e la guardo per cinque secondi, poi il suono del vetro della cornice nella quale era contenuta che si infrange riempie la stanza. Probabilmente tutta la mia famiglia si è svegliata spaventata da questo rumore, ma non me ne importa.

Prendo la foto e inizio a spezzettarla, devo eliminare ogni ricordo che ho di lei. Il problema è che dovrei proprio eliminare la mia mente, è stata troppo importante per riuscire a dimenticarla così semplicemente.
Un urlo lascia le mie labbra e scaglio la sedia posta davanti alla scrivania in mezzo alla camera.
Guardo il casino che ho fatto e mi siedo sul letto con la testa fra le mani, cosa mi sta succedendo?
La porta si spalanca e Rafa entra di corsa. Si porta le mani davanti alla bocca quando vede tutto quelle cose per terra, gli occhi le diventano lucidi.

"Ney.." dice avvicinandosi a me. La guardo e non so cosa dire.
"Mi vuoi spiegare cosè successo ieri con Nat?" La sua voce è calma e ora mi sta accarezzando un braccio.
Prendo un respiro profondo. "L'ho persa per sempre. L'ho lasciata andare Rafa." La voce mi si spezza per le lacrime che stanno minacciando di uscire.
"Dovevo farlo, deve stare bene e evidentemente io non posso più far parte delle sua vita. Ha un nuovo ragazzo, lo ama." Dico e lei ha un'espressione chiaramente dispiaciuta.

"È stata una cosa dolce da parte tua." Mi dice piano. "Si vede che la ami ancora." A queste parole mi alzo e la guardo.
"No. Non la amo. O almeno devo riuscire a non farlo." Detto questo esco dalla camera cercando di non pestare i pezzi di vetro sparsi per la camera.
Attraverso il corridoio sotto lo sguardo confuso dei miei genitori, non potrei spiegarglielo ora, non ci riuscirei e loro probabilmente non capirebbero, adorano troppo Nana e sono convinto che da qualche parte conservano delle foto di me e lei e ogni tanto le tirano fuori per guardarsele.

Mi dirigo verso la porta e mi infilo le scarpe.
"Dove vai?" Mi chiede Rafa correndo giù per le scale.
Non faccio in tempo a risponderle che sono già sul vialetto di casa mentre mi dirigo verso la macchina.

Bed of lies |Neymar| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora