Impossible

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Sono precisamente le 8:25 e io continuo a rigirarmi nel letto. Ieri sera ho esagerato un po' con l'alcol e ora ho un leggero mal di testa, fortunatamente James ha evitato che bevessi troppo, se no starei anche peggio.
A proposito di James, ho intenzione di chiedergli spiegazioni su di Noah e il bar, anche se sto morendo di ansia. Ho paura della sua risposta, ho paura che possa rovinare quel poco che è rimasto della nostra relazione, facendomi capire che, purtroppo, lui non è quello giusto per me.
Il problema è che lui tornerà in camera non prima delle nove e mezza, siccome è andato a correre con Luke, entrambi vogliono mantenersi in forma in vista del mini tour che faranno tra qualche mese. Così decido di andare a chiedere consiglio sul da farsi a qualcuno di cui mi fido.

Mi preparo velocemente rendendomi un minimo presentabile, non vorrei spaventare le varie persone che incontrerò in corridoio. Mentre esco dalla camera decido di andare da Sam, è l'unica libera, visto che Nicky starà sicuramente dormendo con Dani e Rafa mi ucciderebbe se la svegliassi a quest'ora. Sam invece non tenterà di soffocarmi nel sonno se le farò perdere qualche ora di dormita.
La sua camera è distante dalla mia e mentre cammino ripenso al discorso che vorrei fare a James, alle parole che dovrei usare e alla reazione che avrò in caso di risposta negativa.
Mi accorgo di starmi torturando il labbro inferiore con i denti solo quando sento dolore e riconosco il gusto metallico del sangue in bocca. Ottimo, Natalie.

Finalmente sono davanti alla camera della mia amica. Ho un po' di fiatone, visto che ho camminato velocemente e cerco di calmarmi prima di bussare.
Riconosco la risata di Sam, è inconfondibile, così vivace e contagiosa. Mi da sollievo pensare che sia già sveglia, e così decido di bussare.
La prima volta nessuno risponde e sembra che Sam abbia anche smesso di ridere, così ritento. Dei passi si avvicinano alla porta e riesco a sentire la sua voce, sta bisbigliando. Quindi non è sola. Arrossisco dall'imbarazzo all'idea di quello che succederà non appena mi aprirà, ma ovviamente non posso scappare come una stupida, ormai devo affrontare la situazione.

"Chi è?" Sam chiede prima di aprire.
"Servizio in camera." Scherzo cercando di imitare la voce di un uomo per sdrammatizzare.
"Oh, siete stati veloci. Amore è arrivata la colazione!" Dice aprendo la porta.
Amore?
Dalla porta del bagno sbuca una persona con solo una salvietta che gli copre i fianchi.

Il mondo mi crolla addosso.

Mi paralizzo davanti a quella scena ripugnante, non sono più in grado di parlare ne di muovermi, vorrei solo vomitare.
Scuoto la testa e Sam si copre la bocca con le mani, noto anche che le si riempiono gli occhi di lacrime.
"Nat.. io.." Dice balbettando, non le lascio finire la frase e decido di scappare via. Voglio allontanarmi da quei due, voglio andarmene da questo posto e dimenticarmi della scena che ho appena visto, ma il problema è che continua a proiettarsi nella mia mente, spezzandomi il cuore.

Esco dall'hotel, sento una leggera arietta battermi sul viso e decido di andare nel parco di fronte.
Ci andavo anche un anno fa, so che c'è una collinetta sulla quale è posta una panchina quasi abbandonata, i cittadini sono troppo pigri per andarci.
Mi sento senza forze e appena arrivo in cima mi accascio sulla panchina e scoppio a piangere.
Non era un semplice tradimento. Loro due stavano insieme. Il modo in cui lei l'ha chiamato amore, l'espressione felice e innamorata che lui aveva appena l'ha vista avvolta nella sua camicia con i capelli raccolti, non lasciavano dubbi.
Ormai sono un singhiozzo unico, mi ha presa totalmente in giro. Stava con un'altra ragazza alle mie spalle.

Piano piano i pezzi del puzzle di ricompongono. Il giorno in cui mi aveva lasciata sola in spiaggia era corso da lei, lei era la S sul suo telefono e non quell'altra ragazza, ieri mattina era già alla cerimonia perchè è andato con lei, ha preferito lei a me, aveva anche rifiutato che lo accompagnassi a prendere il telefono in hotel in modo tale che potesse rimanere da solo con lei.
Ripenso anche al coraggio che ha avuto nel baciarmi non appena è ritornato al ristorante. E poi capisco, non aveva bevuto con cocktail al limone, no. Sam indossa sempre un burro cacao al limone che le fa sua nonna, dice che è il suo portafortuna.
Aveva baciato lei e poi me.
E il ballo? Erano imbarazzati perchè stavano nascondendo questa relazione.

Porto le ginocchia al petto e non smetto di piangere, mi sento umiliata. Avrei preferito che fosse stato un semplice tradimento, anch'io all'inizio l'avevo tradito con Neymar, ma mai nella vita mi sarei permessa di frequentare un altro ragazzo alle sue spalle, di dire ti amo a due ragazzi diversi, di prendere così tanto in giro una persona.

Il cellulare inizia a squillare e non ho la minima voglia di rispondere. Non so neanche chi è, ma non mi interessa, voglio rimanere sola.
Purtroppo le mie richieste non sono esaudite e sento dei passi familiari dietro di me.
"Natalie." La sua voce mi fa ribrezzo.
"James, come hai fatto a trovarmi?" Chiedo cercando di evitare il suo sguardo.
"Beh.. Sam mi ha detto che questo era il posto nel quale ti rifugiavi un anno fa.." Dice totalmente in imbarazzo. Sospiro.
"Cosa vuoi?"
"Parlare. Dobbiamo chiarire." Si siede di fianco a me e mi guarda negli occhi.

"Hai pianto?" Chiede preoccupato.
"Beh, sarebbe stato più strano se avessi riso dopo quello che ho visto." Faccio spallucce cercando di non scoppiare di nuovo in lacrime.
"Da quanto va avanti la vostra relazione?" Trovo il coraggio di chiederglielo e lui si irrigidisce, non si aspettava questa domanda.
"Abbiamo iniziato a scriverci la sera in cui me l'hai fatta conoscere al bar, aveva dimenticato lì la giacca e mi aveva detto che sarebbe ritornata a prenderla la sera stessa. Dopo di che abbiamo parlato tanto, ci dicevamo tutto e piano piano mi sono accorto che provavo qualcosa per lei. Avevo paura, non volevo deluderti o farti soffrire, così ho tenuto tutto nascosto. Ogni volta che la vedevo cercavo sempre di fare tutto il più segretamente possibile, non siamo mai usciti dal mio appartamento. Ma evidentemente il nostro sentimento è diventato troppo grande ora.. e se te lo stai chiedendo quel pomeriggio ti ho lasciata sola per andare da lei, aveva appena litigato con sua mamma e mi aveva chiesto di farle compagnia.." Alza lo sguardo solo quando ha finito di parlare.

Mi fanno schifo. La rabbia mi investe e non ci capisco più nulla quando gli do un sonoro schiaffo sulla guancia. La mano mi brucia, ma la soddisfazione è troppo grande per lamentarmi del dolore.
"Natalie.. mi dis.." non lo lascio finire e mi alzo.
"Non dirlo. Come ti sei permesso? Stavi con due ragazze contemporaneamente! Sei proprio bravo a mentire sai? Ah, e tranquillo, ho anche scoperto che non sei stato tu ad avermi fatto avere il posto al bar." Gli dico con tono freddo.
"Chi te l'ha detto?" Dice incredulo, ormai tutte le sue bugie sono crollate.
"Neymar."

"Lo sapevo. Avevo paura che se lo scoprissi avresti preferito lui a me. Volevo farti credere che ero l'uomo perfetto per te. Sono stato un idiota, lo so." Dice alzandosi e avvicinandosi a me.
Mi allontano guardandolo con disprezzo. Ormai la nostra relazione si è disintegrata, non è rimasto più niente tra di noi. Le catene che ci univano si sono spezzate, e con loro anche le mie speranze di aver trovato l'uomo giusto, colui che avrebbe saputo prendersi veramente cura di me.

Corro via da lui, corro via da tutti. Voglio solo scappare fino a perdermi, fino a perdere il fiato. Voglio smetterla di pensare a tutto questo, ma so che è impossibile.

Bed of lies |Neymar| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora