Dopo il viaggio in macchina passato a cantare a squarcia gola le canzoni in radio, arriviamo in spiaggia.
Scendo dalla macchina e sorrido come una bambina vedendo il mare, James si avvicina e mi cinge i fianchi con un braccio.
"Sei felice?" Mi chiede dandomi un dolce bacio sulla testa.
"Tantissimo." Gli dico sorridendo.Mi giro per guardarlo con uno sguardo di sfida e lui sembra confuso. Gli sorrido e inizio a correre verso la spiaggia.
"Chi arriva ultimo è stupido!" Rido correndo più velocemente che posso.
"Non vale! Barona!" Ride e inizia a correre.
"Sei proprio una lumaca!" Dico prendendolo in giro. Ormai la nostra distanza si era quasi azzerata e in pochi secondi sento delle braccia cingermi i fianchi.
"Lasciamii!" Rido mentre lui mi prende a sacco di patate.
"Ti ho acciuffata." Le nostre risate riempiono l'aria e una coppia di anziani ci guarda sorridendo e scuotendo la testa.
"Stavo vincendo." Borbotto incrociando le braccia.
"Nei tuoi sogni." Ride lasciandomi giù e sedendosi per terra, invitandomi a sedermi fra le sue gambe. E così faccio.Dalle casse del bar della spiaggia parte Despacito e io inizio a fare un balletto molto strano ridendo.
James scoppia a ridere e mi bacia la guancia.
"Dovresti fare la ballerina, sei proprio portata." Mi prende in giro accarezzandomi i capelli.
"Ridi ridi. Intanto quel ragazzo mi sta fissando, l'ho incantato con le mie movenze." Rido guardandolo.
James diventa in pochi secondi serio, mi prende il viso e mi bacia per poi fulminare il ragazzo che, evidentemente in imbarazzo, si dirige verso il bar.
"Mi piaci quando sei geloso." Gli dico ribaciandolo.
"Anche tu non sei male quando ti ingelosisci, soprattutto quando fai il tuo sguardo da pazza isterica." Mi dice con uno sguardo divertito.
"Quello sguardo spaventa le altre ragazze, è utile." Mi vanto ridendo rivolgendo poi lo sguardo verso il mare.Mentre mi sto beando delle carezze di James mi arriva un messaggio e capisco subito che è Noah, così lo apro subito.
"Natalie, sono Noah! Stasera puoi venire pure alle 21. Ho un piccolo problema che devo risolvere e non riesco ad aprire il locale prima di quell'ora. Ci vediamo là."
Rispondo con un semplice "va bene, a dopo!" E ripongo il telefono nella tasca dei miei jeans.
Mi giro verso James che mi guarda sorridendo.
"Buone notizie?"
"Oggi inizio tre ore dopo, Noah ha dei problemi che deve risolvere." Gli dico accoccolandomi a lui.
"Allora potremmo cenare insieme." Dice accarezzandomi la schiena.
"Mmmh devo vedere se ho l'agenda libera.." lo guardo cercando di non ridere e lui mi da un leggero spintone. "Sto scherzando, mi va benissimo." Sorrido e lo bacio.Dopo un'oretta passata a coccolarci il telefono di James inizia a suonare. Guarda il cellulare e si alza di colpo, costringendomi a spostarmi.
"Scusa piccola, devo rispondere. Arrivo subito." Mi bacia la guancia e si allontana.
Non sono riuscita a leggere il nome di chi lo stava chiamando per intero, ma soltanto l'iniziale, una "S".
S di Sarah. Pensai mordendomi il labbro inferiore per il nervoso.
Lo vedo scuotere la testa e annuire, non mi sembra molto felice. Forse è successo qualcosa.
Dopo qualche minuto arriva e ha in espressione turbata.
"Piccola scusa, devo andare di corsa a lavoro. Sono successi dei problemi e hanno bisogno di me. Ti porto a casa."
Mi stava sicuramente mentendo, si vedeva dalla sua espressione.
"No tranquillo, casa mia è qua vicino. Mi faccio una bella passeggiata." Dico mentendo a mia volta. Prenderò un taxi, ma sicuramente non voglio andare a casa con lui."Sei sicura?" Dice mentre ci avviciniamo alla sua macchina.
"Sì, vai." Gli dico dandogli un leggero bacio sulle labbra.
Lui sale in macchina e se ne va velocemente.
Corri da Sarah dai.
Scuoto la testa guardando la sua macchina scomparire fra le strade di Barcellona e mi incammino verso il centro della città.
Non ho voglia di tornare a casa, voglio solamente sedermi su una panchina al parco e godermi quest'aria fresca.
Dopo qualche minuto arrivo e vedo che non c'è molta gente, per fortuna.
Mi siedo sulla prima panchina che vedo libera e mi metto le cuffiette alle orecchie.
Inizio a canticchiare Make you miss me di Sam Hunt e mi perdo nei miei pensieri.Chiudo gli occhi e la mia mente inizia a vagare, anche se ritorno sempre sul solito pensiero. Sarah e James. Chissà cosa staranno facendo.
Ad un certo punto sento un qualcosa di rotondo e leggermente bagnato sul braccio e mi spavento aprendo velocemente gli occhi.
Mi trovo davanti un cane bianco scodinzolante che riconosco subito.
"Poker!" Dico sorridendo.Inizio a coccolarlo e lui in risposta mi lecca tutta la faccia.
"Poker! Lascia stare la ragaz... ciao Natalie." Riconosco quella voce e mi giro verso lui.
"Ciao Neymar." Gli dico mentre Poker riprende la pallina che aveva appoggiato sul mio braccio.
"Mi dispiace per Poker, ma mi è scappato." Dice legandolo al guinzaglio.
"Tranquillo, sai che lo amo." Dico sorridendo leggermente.
"Sei sola?" Mi chiede sedendosi difianco a me.
"Sì, tu?" Dico non prolungandomi troppo.
"Sì, non avevo voglia di stare in casa."
Annuisco e sento il mio telefono vibrare, segno che mi è arrivato un messaggio. È James."Piccola scusa ancora per prima. Mi farò perdonare."
Scuoto la testa e decido di non rispondere.
"Guai in paradiso?" Volgo lo sguardo verso Neymar e noto che ha uno sguardo leggermente divertito.
"Fatti gli affari tuoi." Rido e lo spingo.
"Fammi indovinare, è con qualche ragazza e tu, come al solito, ti stai facendo un casino di paranoie." Ha centrato in pieno.
"Forse.." gli dico facendo la lingua.
"Povero James, so cosa sta passando." Ride e io lo fulmino.
"Non è colpa mia se trovo solo ragazzi stronzi!" Mi difendo facendolo ridere.
"Io non ero stronzo. Le uniche ragazze con cui sono uscito mentre stavo con te erano Rafa e mia mamma." Si vanta e io scuoto la testa divertita."Solo perché io sono fottutamente stupenda e non hai mai trovato nessuna migliore di me." Mi vanto a mia volta.
"In effetti hai ragione." Mi spiazza con questa affermazione e mi limito a guardarlo. Sembra assorto nei suoi pensieri e forse non si è accorto di quello che ha detto.
Mi perdo un attimo a guardarlo, ha un paio di pantaloni grigi della felpa e una maglietta bianca che mette in risalto il suo fisico. Quando i suoi occhi incontrano i miei distolgo lo sguardo totalmente imbarazzata.
"Che ne dici di andare in un posto più tranquillo? Non mi piace stare in mezzo alla gente." Propone."Da quando odi la gente? Sei sempre così amichevole." Gli dico guardandolo.
"È un periodo un po' strano" fa spallucce. "Quindi?"
"Andiamo." Annuisco e ci incamminiamo verso un prato circondato dagli alberi.
Mi siedo per terra e lui si mette vicino a me.
"Poker sta correndo come un pazzo." Rido guardandolo mentre rincorre una farfalla.
"Sì, a volte inizia a correre per il giardino e si scontra contro la recinzione." Scoppiamo a ridere insieme.
"È matto come il padrone." Gli faccio la lingua e lui fa finta di essersi offeso.Mi piacciono questi momenti tra di noi, è tutto così tranquillo e spensierato, senza imbarazzo.
Sospiro e lui mi guarda.
"Ti capita mai di pensare a quello che eravamo?" Gli dico con un filo di voce.
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Bed of lies |Neymar|
RomanceCOMPLETA "I wish i could turn back time to when everything was perfect" Quando il ragazzo che hai sempre amato decide di voltare pagina tu non puoi far altro che adattarti e ricominciare a vivere.