Secret

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Sono quasi le undici e il locale è pieno di gente. Noah sta preparando cocktail da due ore senza fare una pausa e noto che è accerchiato da un gruppetto di ragazze che quasi sbavano guardandolo lavorare, ma lui sembra non notarle.
I nostri sguardi si incrociano e lui mi sorride dolcemente, mente le ragazze di prima mi fulminano scuotendo la testa. Sento puzza di gelosia. Decido di divertirmi un po', così mi avvicino a loro.

"Ei nick, puoi preparare due birre medie?" Gli dico accarezzandogli una spalla guardandolo negli occhi. Sento le ragazze borbottare e sorrido capendo di averle infastidite.
"Certo piccola." Dice facendomi l'occhiolino e continuando a lavorare. Ha capito il mio piano e vuole appoggiarmi, quanto lo amo.
"Voi desiderate qualcosa? Vi vedo accaldate." Dico mostrando un sorrisino finto.
"No. Ce ne stavamo andando." Dice l'unica mora del gruppo alzandosi e dirigendosi, seguita da tutto il suo gruppetto, all'uscita.

Io e Nick scoppiamo a ridere e lui mi batte il cinque.
"Grazie per l'aiuto." Dice dandomi un vassoio pieno di cocktail.
"Non ami le attenzioni vero?" Gli sorrido cercando di non rovesciare tutti i bicchieri.
"È... complicato." Dice dandomi un pizzicotto sulla guancia.
Lo guardo confusa e mi dirigo al tavolo 5, sono quasi tutti sbronzi e continuano a ridere per cose stupide. Scuoto la testa e porto via i bicchieri vuoti.

Sto pulendo un tavolo dalla birra rovesciata da una ragazza completamente brilla quando sento Nick darmi un pizzicotto sul fianco. Mi alzo e lo guardo.
"Guai in vista." Dice indicando la porta.
Quando sposto lo sguardo sul gruppo appena entrato rimango spiazzata. Neymar. Di nuovo.
"Sotterrami ti prego." Lo imploro sbuffando e lui ride di gusto.
"Pulisci il tavolo e vai da loro. Se fa qualcosa intervengo io, tranquilla."

"Una ragazza così bella non dovrebbe lavorare in un postaccio del genere." Mi spavento sentendo all'improvviso una voce così cupa.
"Lo devo prendere come un complimento?" Mi giro guardandolo e appoggiandomi al tavolo, mantenendo le distanze.
"Se vuoi." Il ragazzo che ho davanti fa spallucce e mi sorride. Ha i capelli neri lunghi fino alle spalle e gli occhi azzurri. Ha un braccio pieno di tatuaggi e un piercing sul sopracciglio.
"Se ti siedi vengo a prendere la tua ordinazione tra poco." Dico tornando a pulire il tavolo, questa birra è veramente appiccicosa.
"Preferisco stare qua." Sento la sua mano sul fianco e non faccio in tempo a girarmi che qualcuno sposta il ragazzo.

"Non hai sentito la ragazza? Lasciala stare e vatti a sedere." Neymar si trova davanti a me e mi da le spalle ed è chiaramente nervoso.
"E tu chi saresti? Superman? Non prendo ordini da uno sconosciuto." Il ragazzo ride e fa per superarlo.
"Sono il suo ragazzo. Quindi vattene." Mi blocco sentendo quelle parole, il mio ragazzo?
"Oh sì certo. E io sono il mago merlino."
Un Neymar visibilmente spazientito si avvicina a me e mi bacia con passione. Rimango spiazzata e prima che potessi fare qualcosa lui si stacca.
Il ragazzo spalanca gli occhi e si allontana dando un pugno sul bancone.

Neymar ride e mi guarda. È impazzito? Chi si crede di essere?
Rivolgo lo sguardo a Nick che mi sta guardando con gli occhi spalancati. Gli mimo uno "scusa" e trascino velocemente Neymar nello sgabuzzino.
"Vuoi continuare il bacio in un luogo più appartato?" Ride sedendosi sul tavolo.
"Sei per caso ubriaco? Non puoi venire qua e baciarmi davanti a tutti!" Gli dico cercando di non urlare, impresa che sembra quasi impossibile.
"Ti vuoi calmare? Ti ho solo salvata da quel tipo. Dovresti ringraziarmi." Dice non perdendo quell'aria divertita.
"Oh, grazie per avermi fatto fare una figura di merda colossale allora! Ti rendi conto? Ci stavano guardando tutti! Ora penseranno che io e te stiamo veramente insieme."
"E cosa te ne frega? Lasciali pensare quel che gli pare." Fa spallucce e noto che sta perdendo la calma.

"Non funziona così. Siamo fidanzati entrambi. Ci siamo lasciati, dovremmo odiarci! E invece ora siamo qua dentro a parlare di un bacio che mi hai appena dato!" Gli spiego alzando la voce.
"Oddio magari pensano che ora stiamo..." dico correndo verso la porta, ma lui mi afferra per il braccio e mi impedisce di aprirla.
"Non uscire da qua. Fregatene di quel cazzo che pensano. Pensa solo che ora quel tipo ti lascerà stare. È vero, ci siamo lasciati e siamo fidanzati con altre persone, ma cosa me ne frega? Un ragazzo ti stava importunando e ho fatto la cosa giusta. La rifarei altre mille volte per salvarti da qualcuno. Anche davanti a Stefany o davanti a tutto il mondo. Non me ne frega dei pareri degli altri. Mi interessa che quel ragazzo non ti abbia toccata." Dice a due centimetri dal mio viso e guardandomi negli occhi. Non so cosa dire e mi limito ad annuire. Quelle parole mi hanno colpita, mi stava facendo capire che gli interessa ancora di me e che mi vuole al sicuro.

"Te ne frega ancora qualcosa di quello che pensano?" Continua a tenere la presa sul mio braccio e non smette di guardarmi negli occhi.
"Immagino di no."
"Non pensavo ci fossero così tanti pervertiti qua dentro.. dovevo pensarci prima di.." si blocca e scuote la testa evitando di finire la frase.
"Prima di?" Gli dico curiosa.
"Niente. Usciamo, tu devi lavorare e io devo andare dagli altri."
"Va bene." Annuisco e apro la porta.
"Ah, ti aspetto fino alla chiusura e ti porto a casa io. Niente storie." Dice prima di dirigersi al suo tavolo, evitando di farmi rispondere. Odio quando fa così.

"Tutto a posto?" Mi chiede Nick precipitandosi da me.
"Sì, tranquillo. E scusa per la piccola pausa che mi sono presa." Dico riferendomi al quarto d'ora passato a discutere con Neymar.
"Tranquilla, non è stato così male. Anzi, è stato rilassante." Scherza dandomi una piccola spinta.
"Sei odioso." Rido con lui.
"Senti, domani vieni a fare colazione con me? Devo parlarti di una cosa davvero importante. Sono stufo di nasconderla." Mi dice tornando serio.
"Va bene, ma così mi spaventi." Gli dico mentre lui mi sorride.
"Non preoccuparti. Domani alle dieci da Starbucks. E ora torniamo a lavorare." Dice dandomi una piccola pacca sulla spalla.

La serata continua tranquilla anche se io non riesco a smettere di pensare alle parole di Nick. In effetti negli ultimi tempi era molto strano. Continuava a sorridere e a volte lo beccavo a fissare impalato il nulla mentre preparava un cocktail, e poi la cosa delle ragazze di stasera. Nessun ragazzo avrebbe rifiutato un gruppo di ragazze così carine, invece lui non sembrava minimamente interessato e continuava a lavorare senza problemi.
Non ci sto capendo niente.
Mi giro a guardarlo e lui mi sorride facendomi l'occhiolino come suo solito.
Cosa mi nasconde?

Bed of lies |Neymar| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora