Bed of lies |Neymar|

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NEYMAR'S POV
"Ti capita mai di pensare a quello che eravamo?" Mi stupisce con questa domanda.
Sempre. Volevo rispondere la verità. Quasi ogni giorno mi metto a ricordare i momenti in cui stavamo insieme, in cui lei era mia.
"Ogni tanto." Mento cercando di non far trasparire emozioni.
Lei annuisce e inizia a strappare qualche filo d'erba. È tesa.
"E tu?" Le chiedo non smettendo di guardarla.
"Ogni tanto." Imita la mia risposta e rivolge lo sguardo verso il cielo.
"Eravamo davvero forti insieme." Commento dandole una piccola spallata amichevole.
"Già." Mi sorride e per qualche secondo ci guardiamo negli occhi.
Mi avvicino piano preso da una voglia matta di baciarla. È così bella, così innocente e piccola. Al diavolo quello che avevo detto e quello che mi ero promesso.

NATALIE'S POV
Neymar si avvicina e io vado in panico. La mia mente è divisa in due. Una parte vuole assolutamente baciarlo, ma l'altra non vuole. Non sarebbe rispettoso nei confronti di James. Insomma, fino a mezz'ora fa mi stavo lamentando del fatto che fosse corso da Sarah e ora sto per baciare il mio ex.
È a pochi centimetri da me e sento il suo respiro sul mio viso. Chiudo gli occhi presa dal panico.

Ma ovviamente il mio stomaco decide di rovinare tutto brontolando alla grande. Arrossisco e lui ride.
"Si in effetti sono le sette e mezza, è ora di cena. Aspettami qui." Si alza e corre verso non so dove.
Lo guardo confusa e decido di fare quello che mi ha detto.
Tiro un grande sospiro e controllo il telefono. Nessun messaggio. Meglio.

Dopo qualche minuto Neymar arriva con in mano due panini e me ne porge uno.
"È il tuo preferito. Prosciutto, formaggio fuso e salsa rosa."
"Grazie." Sussurro e do un morso al panino. Quanto è buono.
"Devo ridarti i soldi." Gli dico frugando nella mia tasca. Ho qualche spicciolo che ho guadagnato grazie alle mance del bar.
"Non ci pensare nemmeno. Sono un calciatore famoso, un panino non mi manderà in banca rotta." Ride.
"Magari ora scopri che ti hanno rubato tutti i soldi e ti rimanevano giusto quelli che hai speso per me." Dico cercando di non ridere.
"Quanti film mentali ti fai." Ride.

"Come va col lavoro?" Dice ad un tratto.
"Oh bene, a parte qualche pervertito che crede di riuscire a conquistarmi." Gli dico riferendomi soprattutto al suo amico.
"È solo un coglione, scusalo. Ma tranquilla, se ci sono io nessuno si avvicinerà a te." Diventa serio nel giro di pochi secondi.
"Non ci sarai tutte le sere." Gli dico in tono divertito cercando di smorzare la situazione, ma senza risultati.
"Non sfidarmi Natalie." Dice pizzicandomi la guancia. Sorrido per il suo gesto dolce. Quando stavamo insieme me lo faceva spesso. Lo adoravo.
"Oltre al mio amico, ti ha toccata qualcun'altro?"
"Solo un paio di persone, ma è intervenuto Noah cacciandoli dal locale." Faccio spallucce e noto che lui stringe i pugni, così appoggio le mie mani sulle sue sorridendogli in modo rassicurante. Non corro nessun rischio là dentro.

"Devi stare attenta." È palesemente teso e preoccupato per me. Sorrido.
"Tranquillo, non succederà nulla. Sono una ragazza forte io!" Gli dico e lui ride.
"Non ne dubito."
Guardo l'orologio e balzo in piedi. Sono le otto e mezza e il parco non è molto vicino al locale.
"Devo andare. Tra mezz'ora inizio a lavorare e ci devo andare a piedi. Ciao Ney." Gli sorrido.
"Ti porto io. Stasera non ho nulla da fare e così non arriverai in ritardo." Fa spallucce.
"No, tranquillo. Non voglio che fai strada in più per me."
"Smettila e seguimi." Dice prendendo Poker e iniziando a camminare verso la macchina.

Lo ringrazio mentalmente e lo affianco.
Saliamo in macchina e Poker mette il muso tra i nostri due sedili. Rido e lo accarezzo.
"È un impiccione." Dice Ney mettendo in moto.
"È solo tenero." Lo difendo facendo il labbruccio.
"A che ora stacchi?" Mi chiede dopo qualche minuto di silenzio.
"Alle due." Lo guardo.
"Mh ok." Annuisce e rimane concentrato sulla strada.
"A quell'ora tu sarai già nel mondo dei sogni." Rido e lui mi fulmina.
"Non sono un bimbo." Dice ridendo. Il resto del viaggio lo passiamo in silenzio, ogni tanto lo beccavo a guardarmi di sfuggita e sorridevo, mentre lui faceva finta di niente riportando lo sguardo sulla strada.

Accosta proprio davanti all'entrata del bar e mi sorride.
"Grazie." Sorrido e gli bacio la guancia.
"Di niente picc.. Nat." Dice imbarazzato mentre io scendo dalla macchina.
"Ci vediamo!" Mi saluta con un gesto della mano e parte.
Quando entro nel locale non c'è un'anima e Noah è dietro al bancone che mi fissa con un'espressione ammiccante.
"Mi ha solo dato un passaggio. Non farti strane idee." Alzo gli occhi al cielo sorridendo e lui commenta con un semplice "mhmh."

"Vado a mettermi la divisa." Gli dico entrando in magazzino.
Mi appoggio al muro e sorrido ripensando a tutto quello che è appena successo. Perché nonostante tutto non riesco a non provare nulla per lui? Perchè non riesco a dimenticarlo e pensare solo a James?
Mi cambio alla velocità della luce ed esco.
Noah è ancora al bancone e sta messaggiando con qualcuno, ha un espressione accigliata e quando nota la mia presenza blocca il telefono e se lo mette in tasca.
"Sei riuscito a risolvere il problema di cui mi avevi parlato?" Gli chiedo affiancandolo.
"Diciamo di sì." Annuisce e inizia a pulire il bancone con uno straccio sospirando.
"Se ne vuoi parlare sono qua." Gli dico e lui in risposta mi abbraccia. Rimango leggermente perplessa all'inizio, ma dopo qualche secondo lo stringo forte a me.

Fa strano abbracciare il tuo quasi capo, ma per me lui è come se fosse un semplice amico, non un mio superiore o qualcosa di simile.
"Che ne dici di sentire un po' di musica?" Mi chiede cambiando totalmente discorso.
"Certo!" Rispondo sorridendo.
Appena accende la radio una canzone dei Nickelback si diffonde in tutto il locale e io mi blocco appena riconosco le parole. Sembra fatto apposta.

"But if there's a pill to help me forget,
God knows I haven't found it yet
But I'm dying to, God I'm trying to
'Cause trying not to love you, only goes so far
Trying not to need you, is tearing me apart
Can't see the silver lining, from down here on the floor
And I just keep on trying, but I don't know what for
'Cause trying not to love you
Only makes me love you more"