CAPITOLO 11

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DAMIEN

Fisso le lenzuola, dove c'è la prova della sua purezza, "che cos'è successo in questo letto? Che cosa sono state queste nuove sensazioni che ho provato? Non volevo farle male, non mi sono mai preoccupato della mia partner sessuale, invece con lei è stato diverso, io avevo paura di farle del male. Cazzo! Odio queste debolezze." Accendo una sigaretta ed esco dalla stanza, cammino per il lungo corridoio e trovo Tony e Dominick.

«Amico, ce ne hai messo di tempo.» Tony mi colpisce sulla spalla e mi passa una birra.

«Luca?»

«Era un pazzo, abbiamo dovuto calmarlo. Per fortuna non sa che te la sei scopata tu», non rispondo e mi attacco alla bottiglia di birra.

«Allora? Com'è stato?»

«Non male.» Mi limito a dire.

«Su forza! Parla! Magari organizziamo uno di quei party che facevamo con Layla», dice Tony ridendo.

«Dove l'hai lasciata ora?»

«In camera.»

«Era vergine?» non rispondo.

«Forza amico, parla!» Dominick mi colpisce sulla spalla, vado verso il bancone e ordino una vodka doppia.

LUCE

Sono ancora dentro la doccia, con le mani sul viso e un senso di colpa che mi divora, "che cosa sto facendo? Che cosa gli ho permesso di farmi?" Lui ha rovinato la mia famiglia, è una persona cattiva, senza scrupoli, può farmi molto male. Con questi pensieri asciugo il mio corpo, quando esco la stanza è vuota, sono un po' delusa, ma cosa mi aspettavo? Ha ottenuto quello che voleva.

Ci sono dei vestiti nuovi sul letto, sicuramente portati da Tina, indosso la biancheria pulita, la maglietta rosa a maniche corte e una gonna di jeans.

Esco dalla stanza e Tina mi aspetta fuori.

«Devi uscire dal retro, a quest'ora è pieno di uomini in calore, vieni.» Mi accompagna fino un portone di ferro e apre la porta. È notte fonda, sono sola e ho paura, stringo la mia borsa, abbasso lo sguardo e mi incammino verso la strada che mi porterà a casa.

Sento un'auto passarmi vicino e rallentare, non ho neanche lo spray al peperoncino.

«Sali.» Mi volto di scatto, è Damien, ma in auto con lui ci sono i suoi amici.

«No grazie, vado a piedi.» Non mi fido.

«Avanti, sali!» Frena l'auto davanti a me.

«Ho detto che vado a piedi!»

«Luce, sali oppure scendo e ti faccio salire con la forza!» afferma serio.

Uno dei suoi amici, seduto al sedile posteriore, scende e apre lo sportello, lo guardo.

«Avanti principessa», esclama con l'alito che puzza di alcol.

Salgo in auto, Damien guida e vicino a lui c'è un altro ragazzo.

Mi attacco allo sportello, lontana da questo individuo.

«Io sono Dominick, ti ricordi? Quello a cui hai spruzzato lo spray al peperoncino.»

Non rispondo, perché ora ho paura.

Lui prende una ciocca dei miei capelli e la intreccia al dito, obbligandomi a guardarlo.

«Ti sei divertita qualche ora fa con Damien?»

Evito di parlare.

«Cosa succede? Ti hanno morso la lingua?» Alzo lo sguardo e noto che Damien ci guarda dallo specchietto retrovisore.

«Lo sai che Damien divide le sue puttane?» Stringo le mani e l'ansia mi divora.

«Ma guardatela, trema.» Scoppia a ridere insieme al suo amico.

Dominick appoggia la sua mano sulla mia gamba nuda.

«Non toccarmi!» Cerco di toglierla.

«Stai ferma.» Afferra il mio viso con una mano e porta l'altra tra le mie gambe.

L'auto frena di scatto e siamo in un luogo isolato.

Oddio, cosa vogliono farmi? Ho paura e non riesco a fare altro che piangere, lo sportello dalla parte di Dominick si apre.

LA MIA LUCE #1 VOLUMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora