Gin.

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La serata di Gala fu una noia MORTALE, non mi sono mai annoiata in vita mia. Erano tutti con la puzza sotto il naso e lanciavano occhiatacce da incubo.

-'Ma che hanno questi che mi fissano?' Sussurrai irritata all'orecchio di Daniel.

Lui mi strinse la mano, -'Shh, ecco il mio capo'.

E andò via.

Mi lasciò da sola al centro della sala e io mi andai a sedere al nostro tavolo.

Annoiata da tutto presi il mio cellulare per controllare se avevo ricevuto chiamate o messaggi, infatti su così. Ricevetti un messaggio da Harry.

Aggrottai le sopracciglia e lessi il messaggio.

'Ti dona il turchese :)'

Mi guardai intorno confusa.

' È verde acqua, dove sei?' Cliccai sul tasto 'invio'.

Mi guardai intorno aspettando la risposta che non tardò ad arrivare.

'Più vicino di quanto tu creda'

Sbuffai, io volevo sapere dov'era Harry avevo bisogno di svagarmi.

Posai il cellulare seccata e due mani si posarono sulle mie spalle.

-'Hai finito di parlare con il capo?' Sbottai arrabbiata.

-'Quale capo?'

Mi voltai e fui contenta di vedere Harry al posto di Daniel.

Mi alzai e lo salutai con un mezzo abbraccio.

-'Che ci fai qui?' Domandai sorpresa.

-'Mio padre fa lo stesso lavoro del tuo fidanzato' fece spallucce.

-'Capisco, io mi sto annoiando' ammisi seccata.

-'Sinceramente anche io, vieni al tavolo dei cocktail' Mi prese per il braccio e mi portò in un tavolo in fondo alla sala.

-'Due cocktail alcolici alla fragola' Ordinò Harry al barman.

-'Alla fragola? Cosa ti dice che mi piace la fragola?' Sorrisi.

-'Sei femmina, a tutte le femmine piace la fragola' affermò.

Risi divertita dalla sua risposta. Prendemmo il cocktail e ci dirigemmo al tavolo che tra l'altro era lo stesso per tutti e due.

-'Dove sei stata?' Domandò Daniel.

-'Ehm, ho incontrato Harry. E abbiamo parlato un po'' anuii sedendomi.

-'È un tuo amico?'

-'Comp-..' fui interrotta.

-'Migliore amico' affermò Harry e io sgranai gli occhi.

Ma quando mai? Il cocktail gli ha dato alla testa.

-'Poi di questo ne parliamo' ringhiò Daniel al mio orecchio.

Finalmente la serata finì e io e Daniel tornammo a casa alle 3 del mattino.

Arrivammo di fronte casa mia e lui spense la macchina, -'Allora? Chi è per te Harry?' Sbottò.

-'Daniel è solo un amico, tranquillo' gesticolai.

-'Stasera mi hai fatto fare una brutta figura!' Alzò il volume della voce.

Aggrottai le sopracciglia, -'Cosa? Io?'

-'Si, dovevo presentarti al padre del tuo amico e tu eri con lui' mi spinse verso lo sportello dell'auto.

Basta.

-'Ma sei fuori?' Urlai senza preoccuparmi dell'ora e dei vicini che riposavano.

Lui sgranò gli occhi.

-'Tutta la sera mi hai ignorata, oggi fuori dalla scuola hai pensato solo a dirmi di vestirmi elegante per sta merda e mi hai rotto il cazzo con queste cene di gala!' puntai il dito sul suo viso.

-'Gin, piccola, calmati' disse stordito.

-'No, hai 21 anni cazzo! Non sei mai andato nei pub e nelle discoteche e costringi me a non andare. Mi hai rotto Daniel io non ti sopporto più'.

-'Mi stai percaso lasciando Ginevra Stones?' Mi rimproverò.

-'Ma chi cazzo sei? Mio padre?' Aggrottai le sopracciglia e continuai, -'Comunque si, ti sto lasciando. Trova una settantenne che si diverta in quelle merdate'

Detto questo uscii dall'auto sbattendo lo sportello alle mie spalle e entrai a casa.

-'La tortura è finita' imprecai parlando a me stessa.

Andai al piano di sopra e mi misi in pigiama, prima però mi tolsi il trucco dagli occhi.

Presi il cellulare e lo misi a caricare notando un nuovo messaggio non letto. Da Leah.

'DOMANI TUTTE A PRANZARE DA NANDO'S. NON ACCETTO NO COME RISPOSTA. CI VEDIAMO LÌ ALLE 12:OO am'

Sorrisi ma non risposi, era troppo tardi e l'avrei sicuramente svegliata.

Mi addormentai.

L'indomani mi alzai alle 10:00 ed ero ancora stanca dalla sera prima.

Mi alzai dal letto e mi feci la doccia, mi avvolsi nelle asciugamani e mi asciugai.

Uscii nuda dal bagno, tanto ero da sola in casa, e mi diressi verso la cassettiera del mio intimo.

Indossai mutande e reggiseno e poi indossai I vestiti che avevo scelto, ovvero un paio di jeans chiari a vita alta con una camicia bianca larga, indossai le mie scarpe prefetite con I lacci e con il plateau e tacco molto alti.

Indossai il cappotto e uscii di casa dirigendomi a piedi da NANDO'S, era vicino casa mia.

Erano tutte di fronte il locale ad aspettarmi, -' Sempre in ritardo' urlò Leah.

-'Sono solo le 12:16' le mostrai l'ora dal mio cellulare.

Entrammo dentro e c'erano anche I ragazzi della nostra classe, tranne Harry.

-'Ma Harry non c'è?' Sussurrai all'orecchio di Simonetta.

-'È in bagno' sorrise e io tirai un sospiro di sollievo.

Non so bene il perché della mia reazione, so solo che da due giorni a questa parte la presenza di Harry mi faceva piacere.

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